Alla fine la Ferrari ha dovuto riconoscere che le sospensioni “vintage” della Red Bull sono tornate a essere un concetto vincente, e le hanno adottate. Ne sarà dotata la Rossa del 2012, al momento in fase di progettazione ma che per grandi linee ha già un’identità e fisicamente – sia pure con un modello in scala e in forma incompleta – “gira” nella galleria del vento. Il sistema è quello delle sospensioni a tirante (pull-rod), contrapposte a quelle a puntone (push-rod) cui Maranello era rimasta fedele, che dovrebbe cambiare volto alla Rossa consentendo a Fernando Alonso di inseguire il Mondiale.
L’architettura pull-rod, in gran voga negli anni Settanta e all’inizio degli Ottanta, era stata poi accantonata perché ritenuta troppo sofisticata e complessa, ed era stata sostituita con il sistema push-rod, in grado di semplificare e velocizzare l’accesso dei meccanici per gli interventi di regolazione. Poi nel 2009, con gran sorpresa, il vecchio sistema era stato reintrodotto da Adrian Newey sulla Red Bull: su quella strada impervia procedettero negli anni seguenti le altre scuderie importanti ma non la Ferrari. A Maranello, però, tutto è stato rimesso in discussione alla luce dei risultati non soddisfacenti di questa stagione. Il sistema, che consentirà l’adozione di un retrotreno più basso e piccolo, comparirà solo nella prossima stagione mentre negli ultimi sei gran premi dell’anno verranno testate, anche in gara, singole parti meccaniche e aerodinamiche.