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COME FUNZIONA L’AERODINAMICA DELLA NUOVA FERRARI

La nuova interpretazione dell’uso delle strutture laterali deformabili che devono proteggere l’abitacolo in cado di urto, attuata sia da McLaren che Ferrari, ha l’obiettivo di realizzare fiancate molto strette e snelle per riuscire ad avere un maggior flusso d’aria nella zona posteriore dell vettura.

L’anno scorso la McLaren. è stata il primo team, che ha ridotto la dimensione delle fiancate e delle masse radianti. Questa’anno la stessa strada è stata scelta anche dalla Ferrari anche perché molti tecnici aerodinamici, durante la stagione scorsa e l’inizio di questo 2012, si sono trasferiti da Woking a Maranello.

 


Il vantaggio di tale pance molto strette è anche quello di poter sfruttare la soluzione usata dalla Toro Rosso nella scorsa stagione introducendo una sorta di “doppio fondo” in modo da recuperare parte del carco aerodinamico perso con l’abolizione degli scarichi soffianti nel diffusore. In sostanza sotto le pance è stato creato un canale utile al passaggio dell’aria, riprendendo un po’ il concetto della Ferrari F92A che all’epoca si era rivelata un disastro perché la tecnologia del periodo non era all’altezza della soluzione.

Nell’animazione che accompagna questo articolo possiamo vedere chiaramente il flusso proveniente dal anteriore e corre sotto il muso della vettura. Più aria si riesce a portare nel fondo e più carico aerodinamico si riesce a sviluppare mediante il diffusore. Se poi si riesce anche ad accelerare quest’aria sotto il fondo, il carico aerodinamico aumenta.

Ma le soluzioni di quest’anno non finisce qui. Le alette tipo “Eurofighter” servono per dividere il flusso d’aria in due percorsi: uno diretto verso le pance e i radiatori e ‘altro nel corpo macchina. Queste strutture deformabili a forma di alette aumentano anche il carico deportante del corpo macchina.

Nel animazione di www.boxGP si può chiaramente vedere come funzionano queste ali e come si muovono i fluidi d’aria sul corpo macchina nella zona delle fiancate e al posteriore.
informazioni date da @ivanF1
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT