Una delle monoposto che ha stupito durante i test di Jerez è stata la Toro Rosso STR7.Questa è la dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto da Giorgio Ascanelli, direttore tecnico della squadra di Faenza.
A livello tecnico, nella progettazione della nuova monoposto, gli ingegneri di Faenza hanno esasperato i concetti che hanno funzionato sulla monoposto dello scorso anno: le pance hanno il doppio fondo. Ricordiamoci che tale concetto fu portato in Formula 1 da Jean Claude Migeot sulla Ferrari F92A. Il vantaggio di tale soluzione sulla Toro Rosso è il grande “marciapiede” sul fondo della vettura, visto che va a sfruttare quasi tutta la larghezza. In questo modo è possibile canalizzare più flussi verso il diffusore posteriore per aumentare il carico al retrotreno. Per esasperare questo concetto i tecnici hanno dovuto ridisegnare il cambio che ora è molto più lungo e stretto rispetto al 2011 in modo da utilizzare un assetto molto più picchiato rispetto a quello usato sulla STR06. Per riuscire ad inserire il doppio fondo nelle pance si sono dovute alzare le masse radianti, peggiorando il baricentro della vettura. Sono stati anche ridotti sensibilmente i radiatori nelle pance laterali, portando quelli dell’olio in coda. Un’idea che sembra funzionare, anche se le basse temperature ambientali andaluse non hanno permesso di verificare quale sarà l’effettiva tenuta del sistema di raffreddamento nei Gp più caldi della stagione.
Queste soluzioni sono state studiate dalla Toro Rosso per recuperare buona parte del carico aerodinamico al posteriore andato perso per l’abolizione degli scarichi soffianti nel diffusore.