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ANALISI TECNICA McLAREN MP4-28

Ormai stiamo entrando nel vivo della stagione 2013 in quanto oggi c’è stata la presentazione della McLaren Mp4-28 che sarà guidata dal duo Button-Perez.

La McLaren sembra aver dato un netto taglio con la filosofia progettuale usata fino all’anno scorso in quanto ha realizzato una monoposto più estrema nelle soluzioni tecniche, sfruttando nel migliore dei modi il regolamento nella realizzazione di una monoposto competitiva.

La Mp4-27 non era una monoposto da buttare. Anzi…. secondo il mio modesto parere, è stata, nella scorsa stagione, la monoposto migliore (affidabilità a parte).
Una delle prime cose che si notano di questa “stupenda” Mp4-28 è sicuramente il muso che è molto più alto dello scorso anno in modo da aumentare il passaggio di aria sotto il fondo della vettura per indirizzarlo verso il diffusore posteriore. Il muso, a differenza della Lotus E21, è dotato del “coperchio” (da ora in poi lo chiamerò con il termine tecnico vanity panel) per nascondere il gradino. I tecnici della McLaren lo hanno usato perché hanno riscontrato che lo scalino provocava qualche problema al flusso d’aria in quella determinata zona della vettura.

Confronto tra Mp4-28 e Mp4-27

L’alettone anteriore non merita nessuna analisi in quanto subirà tantissime evoluzioni fin dal primo test in modo da deliberare la soluzione migliore per la gara inaugurale che si correrà in Australia. Però non sfugge, in questa zona della monoposto, un dettaglio molto importante: i piloni dell’ala. Dal disegno di questi ultimi, sembra che i tecnici di Woking, vogliano usare i piloni dell’ala come dei convogliatori aerodinamici riprendendo il concetto usato sulla F2012 dagli aerodinamici di Maranello.

 La secondo grossa novità (la prima è l’innalzamento del muso) di questa monoposto la troviamo nella sospensione anteriore di tipo pull rod che come già più volte ribadito garantisce ai progettisti dei grosso vantaggi aerodinamici. Per ovviare ai problemi di regolazione della sospensione, accusati nella scorsa stagione dalla Ferrari, hanno progettato il tutto in modo che le barre di torsioni siano sostituibili dall’alto (sarà così anche sulla Ferrari F138) e non dalla parte inferiore della scocca.

Le fiancate sono molto svasate nella parte inferiore ed il fondo vettura sembra avere un “marciapiede” molto vistoso. Probabilmente i tecnici di Woking hanno riprese il concetto di doppio fondo usato dalla Toro Rosso negli scorsi anni. Le prese d’aria dei radiatori sono ritornate ad essere di forma triangolare come di tradizione McLaren.

Sulla monoposto vista durante la presentazione, sono stati abbandonati i flap a ponte nella zona delle prese dei radiatori, per far posto a dei semplici deviatori di flusso verticali.

Sul cofano motore sono presenti due prese d’aria: quella sull’air box ha lo scopo di alimentare il V8 Mercedes, mentre quella inferiore serve al raffreddamento delle componenti interne. Nella parte terminale del cofano motore è presente un’apertura che serve ad evacuare l’aria calda dei radiatori.

Gli scarichi della Mp4-28 sono molto simili a quelli della scorsa stagione ma sicuramente cambieranno durante i test invernali nonostante che, questo sistema di scarico, abbia dato ottimi risultati sulla Mp4-27.

La sospensione posteriore, di tipo pull rod, sembra essere stata completamente ridisegnata ed è stata ripresa l’idea di Newey carenando il semiasse con dei profili alari. Diversa sembra anche la geometria della sospensione con dei diversi attacchi di quest’ultima sulla scatola del cambio. A conseguenza di questa modifica, è stato completamente ridisegnato il cambio che ora è molto più stretto e lungo.

L’ala posteriore e il diffusore presenti sulla Mp4-28 erano quelli della monoposto dello scorso anno. Probabilmente la nuova ala posteriore verrà provata a Jerez durante il primo test della sessione invernale. Sulla monoposto vista alla presentazione non erano presenti delle tubazioni per usare il sistema DRS passivo per far stallare l’ala posteriore. Sicuramente, questo sistema verrà montato in vettura e sarà collaudato in questi test invernali.
Interessante notare il lavoro esasperato che gli aerodinamici di Woking hanno fatto anche su questa monoposto sulle prese dei freni che ormai sono diventate dei veri e propri deviatori di flusso. Le pinze dei freni sono montate verticalmente all’anteriore e orizzontalmente al posteriore.












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Pubblicato da
Redazione FUnoAT