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IL CAOS GOMME COMPORTERÀ AI TEAM MOLTO LAVORO ALL’AERODINAMICA E ALLA MECCANICA DELLE PROPRIE VETTURE

Ieri è stata comunicata la decisione della Pirelli di modificare la composizione delle gomme studiate per questa stagione. Questa decisione è stata presa per risolvere due problematiche: la delaminazione del battistrada che in queste ultime gare è avvenuta con troppa frequenza; migliorare la durata degli pneumatici visto che le quattro soste ai box, avvenute al Gp di Barcellona, sono considerate troppe.
Per cercare di risolvere queste problematiche, la casa milanese, modificherà la struttura delle gomme introducendo il kevlar al posto dell’acciaio. Il kevlar è un materiale molto più costoso rispetto all’acciaio ed è ha anche un peso specifico minore quindi le nuove gomme peseranno qualche kg in meno rispetto a quelle usate in questo inizio di stagione. Quindi, la FIA, abbasserà il peso minimo delle monoposto, oppure, i team avranno più zavorra a disposizione?

Ecco il comunicato diramato nella giornata di martedì 14 maggio 2013 della Pirelli:

“Il nostro obiettivo è offrire ai Team nuovi pneumatici che presentino le caratteristiche di stabilità del range 2012 e le prestazioni del 2013. E’ tradizione Pirelli apportare, in maniera rapida, miglioramenti ai nostri prodotti, quando necessario. In questo caso abbiamo deciso di introdurre una ulteriore evoluzione dei nostri P Zero poichè i quattro pit-stop del Gran premio di Spagna sono stati eccessivi. Un tale numero di soste si è verificato soltanto una volta, dal nostro rientro in Formula Uno nel 2011”.
“Nel dettaglio, i cambiamenti che apporteremo comporteranno un minore stress alle mescole, con l’effetto di ridurre il consumo e il numero delle soste”.
“I test invernali sono stati insufficienti a raccogliere i dati necessari per uno sviluppo soddisfacente del range 2013, con la conseguenza di aver progettato delle coperture troppo orientate alla prestazione. Appena ce ne siamo resi conto, abbiamo iniziato a studiare delle soluzioni alternative. Val la pena sottolineare che i test invernali, come sono attualmente pensati, non permettono di provare gli pneumatici nelle stesse condizioni di gara, soprattutto a causa delle basse temperature. Inoltre, il numero di tali test è eccessivamente limitato. Anche i Team stanno chiedendo di avere test più lunghi e in luoghi più adatti. Tali limitazioni ci hanno costretto a uno sviluppo delle gomme 2013 sulla base di simulazioni che, per quanto accurate, sono state comunque insufficienti, soprattutto a causa dell’aumentata velocità delle vetture di quest’anno (fino a 3 secondi al giro)”.
“Lavoreremo, inoltre, per eliminare le delaminazioni causate dai detriti in pista. Il fenomeno della delaminazione non mette a rischio la sicurezza delle vetture, ma anzi assicura ai piloti la possibilità di completare il giro e rientrare in modo sicuro ai box per il cambio della copertura danneggiata. La delaminazione, infatti, consiste nella perdita del battistrada ma non comporta un danneggiamento della struttura della gomma. Il nostro obiettivo è eliminare le delaminazioni, garantendo ai piloti la stessa sicurezza offerta dagli pneumatici attuali”.
“Desidero, in ultimo, ringraziare tutti i Team per il loro continuo e valido supporto e per la collaborazione che ci stanno dando nell’identificare il corretto compromesso tra la pura velocità, che è nel DNA di Pirelli, e una riduzione delle soste”.

Questa decisione avrà sicuramente un grande effetto sulle vetture in quanto i pneumatici sono parte integrante del progetto della monoposto ed hanno effetto sull’aerodinamica e sulle sospensioni.

Con la modifica della costruzione degli pneumatici i team dovranno lavorare moltissimo in galleria del vento e al CFD per ottimizzare la propria vettura con le nuove gomme. 

In campo aerodinamico, i pneumatici hanno un grande impatto sul flusso d’aria intorno alla vettura, non solo a causa delle loro dimensioni ma anche a causa del grado di deformazione della spalla durante le curve.
La Pirelli, per effettuare i test in galleria del vento ai team, fornisce modelli in scala 60%, e quali riflettono con molta precisione il grado di deformazione del pneumatico. le squadre dovrebbe essere in grado, in poco tempo, di ripristinare le gomme 2012, per poter effettuare dei test aerodinamici in galleria del vento.
A causa di questo cambiamento i team dovranno studiare e produrre nuove alettoni anteriori, profili laterali, condotti dei freni e fondo vettura in modo da adattare queste componenti alle nuove gomme.
Anche nel campo delle sospensioni i team, dovranno intervenire sulle proprie monoposto per riuscire ad adattarle nel migliore dei modi. Verranno, sicuramente, riviste le molle, gli smorzatori e anche la geometria delle sospensioni sia all’avantreno che al retrotreno.
Tutto questi interventi, comporteranno un aumento dei costi piuttosto elevato… tutto per non aver effettuato più test durante l’inverno in circuiti con temperature più consono a dei test sugli pneumatici.
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT