L’Hungaroring è una pista ad alto carico aerodinamico che richiede una downforce molto simile a quella usata Monte-Carlo.
Per essere veloci su questo tracciato è necessario disporre di un elevato carico deportante, avere un ottimo grip meccanico, riuscire a saltare sui cordoli e disporre di un ottima trazione.
Le caratteristiche descritte sopra sembrano rispettare in pieno le caratteristiche della Red Bull RB9 la quale, a differenza delle altre monoposto (esclusa Mercedes) riesce a produrre tantissimo carico anche a basse velocità.
La Red Bull, come tutti sappiamo, utilizza ormai già da diverse stagioni un assetto rake che permette di avere un’ala anteriore molto vicina al suolo. Grazie a questa tipologia di assetto assetto è possibile caricare ulteriormente l’incidenza dell’alettone anteriore pagando però qualche km/h di velocità di punta (poco importante su questo tracciato). Abbassando l’anteriore della monoposto, si va inoltre ad aumentare anche l’angolo tra il profilo estrattore e il suolo. Questo comporta un aumento di dimensione “virtuale” del profilo estrattore che per regolamento tecnico deve avere delle dimensioni molto ristrette
Un’altra caratteristica fondamentale della Red Bull che sarà molto utile per essere veloce su questo tracciato è il sistema di scarico che sfrutta le rampe per indirizzare i gas caldi tra la ruota posteriore e la parte esterna del diffusore per generare una “minigonna termica” e quindi aumentare il carico al posteriore. Lo scarico a rampa da il meglio di se soprattutto nelle curve medio lente come ho già spiegato in alcuni vecchi post.
L’unica cosa che deve temere la Red Bull sono le alte temperature che potrebbero deteriore molto velocemente gli pneumatici anche se la nuova carcassa in Kevlar delle gomme dovrebbe aiutare tutti i team che accusavano un alto degrado con le precedenti coperture.