Molto interessante la termo-camera che la FOM ha introdotto a partire dal Gp di Monza e che mostrano ai telespettatori le temperature di funzionamento degli pneumatici. Per fare questo viene sfruttato il fenomeno della termografia che è un tipo di acquisizione di immagini nel campo dell’infrarosso e viene misurata l’energia termica emessa dalle gomme.
Le
termo-camere rilevano le radiazioni nel campo dell’infrarosso dello spettro elettromagnetico e compiono misure correlate con l’emissione di queste radiazioni.
Ricordiamoci che, tutti gli oggetti ad una temperatura superiore allo zero assoluto emettono radiazioni nel campo dell’infrarosso (ad esempio anche oggetti che hanno una temperatura molto bassa, come i cubetti di ghiaccio, emettono infrarossi. Più è alta la temperatura dell’oggetto, più quest’ultimo irradierà raggi infrarossi).
Che cos’è la radiazione infrarossa?
In fisica la radiazione infrarossa (IR) è la radiazione elettromagnetica con banda di frequenza dello spettro elettromagnetico inferiore a quella della luce visibile.
Il termine significa “sotto il rosso” (dal latino infra, “sotto”), perché il rosso è il colore visibile con la frequenza più bassa.
Viene spesso associata con i concetti di “calore” e “radiazione termica”, poiché ogni oggetto con temperatura superiore allo zero assoluto (in pratica qualsiasi oggetto reale) emette spontaneamente radiazione in questa banda (per la legge di Wien aumentando la temperatura il picco di emissione si sposta sempre più verso il visibile finché l’oggetto non diviene incandescente).
Dopo alcuni concetti puramente teorici andiamo ad analizzare la termo-camera presente sulla Ferrari di Massa ed Alonso durante il Gp di Singapore.
Il primo video analizza le gomme anteriori della vettura di Alonso che appena vengono rimosse le termocoperte ha una, giustamente, una temperatura costante su tutto il pneumatico compresa la spalla della gomma. Appena entra in pista, vista la bassa velocità della F138, la gomma tende a raffreddarsi sia nella zona centrale che nella spalla.
Da segnalare che, a partire da questo Gp, la Ferrari ha introdotto delle nuove termo-coperte per riscaldare nel migliore dei modi la spalla dello pneumatico introducendo un disco di alluminio tra la copertura e la termo-coperta.
Durante il giro lanciato, lo pneumatico tende ad alzarsi di temperatura durante le fasi inserimento curva ma la spalla è bianca e quindi rimane molto fredda. Questo comportamento è si dovuto al tracciato che, a causa della mancanza di curve veloci impegna poco lateralmente le gomme, ma potrebbe essere dovuto anche ad un cattivo utilizzo degli pneumatici anteriori causando l’ormai cronico sottosterzo che la F138 sta accusando da parecchie gare.
Se analizziamo la termo-camera di Webber la spalla dello pneumatico è molto più calda soprattutto in inserimento curva garantendo ai piloti della Red Bull un inserimento ottimale sulle curve del tracciato di Singapore.
Analizzando la termo-camera posteriore si può osservare come la zona centrale della gomma si surriscaldi nelle fasi di frenata mentre la spalla si scalda soprattutto in accelerazione a causa dei gas caldi provenienti dagli scarichi che vengono indirizzati tra la ruota posteriore e la zona esterna del diffusore per generare una sorta di “minigonna termica” e cercare in questo modo di aumentare il carico al posteriore. Vedendo il brusco innalzamento di temperatura della spalla della gomma sembra che il soffio dei gas di scarico sia troppo diretto verso la zona interna della gomma. In questo modo i gas di scarico non possono essere sfruttatati al massimo delle loro potenzialità per generare carico.
Purtroppo mancano video che mostrino la termografia delle gomme posteriori della Red Bull. Sarebbe stato estremamente interessante comparare le due vetture per mettere a confronto i due sistemi di scarico utilizzati dalle due vetture.