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Gp. Corea:la configurazione aerodinamica scelta dalla Red Bull

La Red Bull vista sul tracciato coreano di Yeongam non presentava grosse modifiche aerodinamiche. Confermato il muso che solitamente la Red Bull usa nei tracciati a medio-alto carico che è caratterizzato dalle telecamerine collocate sul bordo d’entrata del muso stesso. Il muso presenta una piccola gobba nella parte bassa per massimizzare il carico all’avantreno.
All’anteriore, durante le prove libere di venerdì, è stata usata l’ala  che era già stata testata durante le libere del Gp di Singapore che, però, non era stata utilizzata in gara. Quest’ala dispone di alcuni elementi aggiuntivi: si notano gli upper flap e le bavette in più:(sono facilmente riconoscibili perché sono parti non verniciate):

Al posteriore è stata utilizzata un ala molto scarica rispetto a tutti gli altri che presenta tre soffiature nella parte alta della paratia laterale. L’ala che la Red Bull aveva utilizzato a Singapore, di soffiature, ne presentava ben cinque. Confermata, invece, la soffiatura nella parte bassa della paratia laterale dell’ala posteriore.
Durante le prove libere sono state fatte delle misurazioni nella zona esterna del diffusore per capire come si integra il nuovo diffusore con gli scarichi e le prese d’aria dei freni posteriori. Dai risultati in pista sembra che tutto stia funzionando alla perfezione sulla Red Bull RB9.
Nelle FP2 a differenza delle FP1, sulla RB9 è stato rimosso il monkey seat collogato sul profilo inferiore dell’ala posteriore a dimostrazione che il carico deportante al retrotreno è già ottimo senza l’uso di questo componente aerodinamico.

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT