L’anteriore della nuova F14 t potrà sembrare anche molto convenzionale e molto “scolastico” ma la nuova creatura di Maranello nasconde molti segreti e alcune soluzioni innovative ed estreme soprattutto nella zona centrale e posteriore.
Nonostante si pensasse ad un ritorno alla sospensione push rod all’anteriore, i progettisti di Maranello hanno scelto di dare continuità al progetto iniziato nel 2012 ed hanno confermato il sistema pull rod che l’anno scorso aveva dato parecchi problemi alla F138 dopo il cambio di struttura della carcassa effettuato dalla Pirelli a partire dal Gp di Ungheria.
Malgrado l’abbassamento del muso il cinematismo della sospensione è molto estremo ed il tirante della sospensione sembra in posizione più orizzontale rispetto alla scorsa stagione. Questa scelta è stata fatta esclusivamente per ragioni aerodinamiche in modo da stabilizzare i flussi diretti verso il retrotreno.
Nell’area delle fiancate si nota il grandissimo lavoro fatto dai motoristi che sono riusciti a realizzare una power unit che non necessità di un grandissimo sistema di raffreddamento. Se osservate le pance nella parte iniziale sono più voluminose rispetto alla F138 anche perché sono state cambiate le regole di impatto laterale che impongono delle strutture di protezione più sporgenti. Dalle immagini e dal confronto con la F138 sembra essere stata variata la posizione dei radiatori. Quest’anno sono inclinati mentre nel 2013 erano in posizione verticale.
Rispetto alla McLaren le bocche di raffreddamento sono molto più piccole e nella parte terminale, chiamata in gergo tecnico Coca Cola, sono più rastremate e permettono un miglior utilizzo e sfruttamento del diffusore. Questo è stato possibile grazie al sistema di raffreddamento dell’intercooler realizzato sfruttando un sistema aria/acqua che permette di utilizzare masse radianti più piccole a discapito del maggior peso.
Al posteriore è stato mantenuto il sistema pull rod anche se il cinematismo della sospensione è stato modificato. Se osservate attentamente il retrotreno potrete notare che il braccio di convergenza va a creare un profilo aerodinamico con il braccio superiore in modo da recuperare parte del carico deportante che è andato perso a causa dell’abolizione del beam wing (profilo inferiore ala posteriore).
Molto particolari le due grosse aperture presenti nella parte terminale del cofano motore che permettono di evacuare l’aria calda che si viene a generare per raffreddare le componenti interne della power unit. L’aria di sfogo potrebbe essere utilizzata per generare carico deportante sfruttando le piccole appendici aerodinamiche che i tecnici di Maranello hanno creato sfruttando il braccio di convergenza con quello superiore.
Curiosa la verniciatura nera dell’intera area posteriore che non permette di scorgere dettagli importanti. Che sia un tentativo di nascondere qualcosa o sarà proprio questa particolare verniciatura a nascondere qualcosa? Potrebbe trattarsi di un particolare polimero attualmente in commercio che ha una caratteristica molto importante: è 10 volte più leggero di una normale verniciatura ed ha soprattutto una conducibilità termica molto elevata (8 volte superiore a quella del rame). Quindi la verniciatura nera permette un risparmio di peso e permette una miglior evacuazione del calore.
Se avete notato sulla F14 T è stata abbandonata da piccola presa d’aria presente sull’airscope che andava a raffreddare il radiatore del cambio sulla vettura della scorsa annata. E’ stata sostituita da due piccole aperture sul cofano motore realizzate proprio in prossimità del radiatore della scatola del cambio che quest’anno sarà formato da otto rapporti + RM.
Interessante anche il diffusore posteriore che presenta, nella zona esterna, le derive che formano un angolo di 45° e ricordano molto quelle utilizzate nella scorsa stagione dalla Lotus.
Sicuramente la zona del diffusore così come l’ala anteriore e posteriore subirà parecchi interventi prima della prima gara stagionale che si disputerà a marzo sul cittadino di Melbourne.