Andiamo ad analizzare alcune soluzioni tecniche che si sono viste durante i test di Jerez di questi giorni..
Interessante la collocazione delle telecamerine che sono diventati dei veri e propri deviatori di flusso per migliorare lo scorrimento dei flussi verso la parte posteriore della monoposto.
Curiosa, inoltre, la piccola aletta che gli aerodinamici hanno collocato sulla deriva laterale dell’ala anteriore. Quest’ala ha lo scopo di generare dei vortici controllati per dirigere il flusso in uscita dalla’ala nella zona esterna degli pneumatici anteriori.
E’ stata confermata, rispetto alla scorsa stagione, una piccola termocamera per tenere costantemente sotto controllo la temperatura degli pneumatici.
La sospensione anteriore dimostra la cura maniacale degli ingegneri Mercedes che hanno cercato di “pulire” il più possibile i flussi destinati alle pance e soprattutto ai radiatori. Il tirante dello sterzo è stato rialzato fino ad allinearsi con il braccetto superiore, pulendo l’area compresa tra i due bracci e creando di fatto un unico profilo, come si può vedere nel particolare in foto.
Nella parte bassa del muso (vedi disegno in basso) è presente anche uno slot che va ad alimentare il sistema S-Duct (sfocia dove è collocato lo sponsor Total) della RB10 per alleviare l’alta pressione che si crea sotto il muso della vettura.
Nella parte bassa del cofano motore, Adrian Newey, ha collocato due aperture per permettere la fuoriuscita del calore che si viene a creare all’interno. Quest’aria calda viene sfogata nella parte alta dell’estrattore posteriore contribuendo a massimizzare il funzionamento del diffusore.(vedi post per capirne le motivazioni https://www.funoanalisitecnica.com/2014/01/come-recuperare-leffetto-del-beam-wing.html )
Vista dall’alto la RB10 è si capisce il grande lavoro fatto da tutti gli ingegneri per contenere gli ingombri e realizzare una zona a Coca Cola molto rastremata.Grazie alla foto in basso si nota che parte del flusso d’aria proveniente dalle fiancate viene raccolto ed indirizzato nella zona centrale del diffusore riprendendo un concetto utilizzato da tutti i team nelle scorse stagioni.
L’anteriore della F14 T così a primo impatto è sembrato abbastanza scolastica ma studiandolo attentamente non è proprio così. Sicuramente la portata d’aria sotto il muso è inferiore rispetto alla F138 ma in questo modo gi aerodinamici di Maranello hanno creato un vero e proprio canale Venturi in modo da accelerare il flusso d’aria sotto tutta l’area piatta dell’intera superficie del musetto.
Le telecamerine sono molto simili a quelle della Mercedes ed hanno la funzionalità di deviare il flusso verso le fiancate della monoposto. Interessante notare i flussi all’anteriore e si nota chiaramente come il flusso d’aria tenda a scendere verso la parte bassa della F14 T.
Personalmente questa vettura mi ha colpito molto per via della mancanza di sfoghi nella carrozzeria posteriore.
Le fiancate sono molto rastremate nella zona a CocaCola. Il flusso d’aria proveniente dalle fiancate viene indirizzato verso la zona centrale del diffusore dove viene sfruttato lo starting hole come piccolo “doppio diffusore”.