Categorie Formula 1

Analisi tecnica Marussia MR03

L’ultima vettura ad essere svelata, senza una vera e propria presentazione, è stata là nuova Marussia MR03, che presenta diversi tratti in comune con le monoposto precedenti, ma anche qualche piccola novità. All’anteriore è presente l’ormai classico muso a formichiere, sebbene la protuberanza sia meno accentuata vista la minore altezza del muso. Nessuna soluzione estrema dunque come in Toro Rosso e in Force India. La sospensione anteriore è ancora di tipo push-rod. Risalendo verso il posteriore, si nota come l’airscoop sopra la testa del pilota sia invece molto interessante: esso infatti presenta una forma molto grande e divisa al suo interno, probabilmente per separare i flussi diretti all’alimentazione del turbo e quelli destinati al raffreddamento. Le bocche dei radiatori sono decisamente grandi e squadrate, e non permettono dunque di avere un marciapiede molto pronunciato come quello Sauber ad esempio.
Il cofano motore, molto lungo, presenta una piccola pinna dalla quale fuoriescono due piccole prese d’aria. Forse non sono proprio nella posizione piu ideale, visto che “rubano” flusso all’ala posteriore, ma probabilmente le esigenze di raffreddamento hanno richiesto questo. All’uscita del cofano fuoriesce lo scarico, che soffia nel particolare sdoppiamento dei supporti dell’ala anteriore e sotto un monkey seat fissato alla struttura anti-crash posteriore. Le pance non risultano essere molto rastremate, sebbene da come si può apprezzare nella foto dall’alto terminano in una coca-cola piuttosto ristretta, con gli sfoghi di aria calda decisamente più piccoli in confronto ad altre squadre, forse grazie alle ingenti dimensioni dei condotti di ingresso e alle “squame” presenti a lato del pilota. La sospensione posteriore è ancora di tipo pull-rod.
Questa è dunque l’analisi di questa nuova vettura della Marussia, che può sembrare conservativa ma che punta forse proprio sull’affidabilità, propiziata anche dalla power unit Ferrari, per risalire un po’ il gruppo almeno nelle gare iniziali.

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT