La prima gara europea si è conclusa con l’ennesimo dominio stagionale della Mercedes che ha letteralmente dominato queste prime gare dell’era ibrida della Formula 1. 5 vittorie, 4 doppiette e 4 giri veloci in gara. Unica nota negativa il ritiro di Hamilton in Australia.
Sul circuito di Montmelo la Red Bull ha dato segni di miglioramento ed ha sorpreso il ritmo tenuto in gara dal campione del mondo Sebastian Vettel che è riuscito a rimontare, con una gara a tre soste, dal 15° posto della griglia fino al 4° posto realizzando anche il giro più veloce in gara.
Il tracciato spagnolo ha poche cose in comune con il tracciato cittadino di Monte-Carlo che è caratterizzato da curve a bassa velocità in cui per essere competitivo si necessità di ottimo grip meccanico e grande trazione in uscita dalle curve. Il carico aerodinamico globale e la potenza della Power Unit delle vetture sono importanti ma non fondamentali per essere competitivi sulle strade del Principato.
Per riuscire a capire quali vetture potranno essere competitive nella prossima gara andiamo ad analizzare il sector3 del circuito di Barcellona che è caratterizzata da curve a bassa velocità in cui è importante avere trazione, grip meccanico e riuscire a salire sui cordoli senza scomporre la monoposto.
Per questo andiamo ad analizzare i best time realizzata in qualifica e gara dai piloti:
Qualifica
6 N. ROSBERG 29.783
2 44 L. HAMILTON 29.924
3 3 D. RICCIARDO 29.989
4 77 V. BOTTAS 30.292
5 7 K. RAIKKONEN 30.359
6 19 F. MASSA 30.445
7 22 J. BUTTON 30.514
8 8 R. GROSJEAN 30.525
9 14 F. ALONSO 30.542
10 1 S. VETTEL 30.605
Gara
1 S. VETTEL 30.234
2 6 N. ROSBERG 30.689
3 44 L. HAMILTON 30.756
4 3 D. RICCIARDO 30.975
5 20 K. MAGNUSSEN 31.032
6 77 V. BOTTAS 31.033
7 14 F. ALONSO 31.080
8 7 K. RAIKKONEN 31.145
9 13 P. MALDONADO 31.155
10 26 D. KVYAT 31.251
In qualifica, come potete vedere in alto, Ricciardo paga 203 millesimi rispetto al miglior settore realizzato in qualifica dalla Mercedes di Rosberg. Vettel non lo analizziamo in quanto ha accusato problemi alla trasmissione che non gli hanno permesso di rendere al 100% durante le fasi di qualificazione.
In gara la situazione viene completamente ribaltata in quanto il pilota che ha fatto segnare il riferimento cronometrico migliore in questo tratto di circuito è stato Vettel, staccando di oltre 4 decimi Rosberg e di oltre mezzo secondo Hamilton. Ricciardo risulta staccato dal compagno di squadra di ben 7 decimi. Questi dati vanno presi con le pinze in quanto c’è una grossa variabile da considerare: la strategia di gara.
Dati Pirelli Pit stop summary – 2014 Spanish Grand Prix
Hamilton: MU MN (18) HN (43) 2
Rosberg: MU HN (21) MN (45) 2
Ricciardo: MU MN (14) HU (45) 2
Vettel: MU HU (12) MN (33) MN (52) 3
Bottas: MU MU (20) HN (45) 2
Alonso: MU MU (16) HN (35) MU (53) 3
Raikkonen: MU MU (17) HU (43) 2
Grosjean: MU MU (15) HU (34) 2
Perez: MU HN (18) MN (37) 2
Hülkenberg: MU MN (17) HN (36) 2
Button: MU MN (17) HN (36) 2
Magnussen: MN MN (19) HN (41) 2
Massa: MU MU (15) HN (28) HU (46) 3
Kvyat: MN MN (18) HN (36) MU (53) 3
Maldonado: MN MN (15) HN (37) 2
Gutierrez: MU MN (18) HN (36) MU (52) 3
Sutil: MN MN (17) HN (35) 2
Bianchi: MN MU (21) HN (41) 2
Chilton: MN MN (17) MU (31) HN (42) 3
Ericsson: MN MN (18) HN (40) 2
Kobayashi: MN MN (23) 1 NC
Vergne: HN MN (16) 1 NC
M = Medium compound
H = Hard compound
N = New compound
U = Used compound
Oltre ai riferimenti cronometrici, andiamo ad analizzare la capacità di trazione delle due vetture. Per farlo abbiamo scelto l’ultima chicane, la cui uscita è fondamentale per fare un giro molto veloce.