Categorie Formula 1

Review tecnica Gp Monaco

Il copione visto nelle precedenti gare si ripete nel principato, con la doppietta delle Mercedes, l’inseguimento sempre più ravvicinato delle Red Bull (complice anche la conformazione della pista) e la Ferrari sempre più terza forza in campo. Proprio in virtù di un disegno così particolare del tracciato, le scuderie hanno portato novità anche specifiche per adattarsi al meglio a un circuito davvero unico nel calendario.
Mercedes:

Due versioni di ala anteriore portate dalla Mercedes sul cittadino di Montecarlo.
Ala 1 è stata quella utilizzata per qualifiche e gara, presenta il flap aggiuntivo superiore con una corda maggiore rispetto a quello dell’ala e tra l’endplate e il mainplane tre vistose soffiature che non sono presenti sull’ala 2.
ala 1 – foto AutoMotorundSport
ala 2- foto AutoMotorundSport



Modificata l’appendice alare collocata sotto il muso che la Mercedes W05 utilizza fin dai test invernali. Gli aerodinamici anglo_tedeschi hanno cambiato varie volte in questo inizio di stagione questa particolare aletta. Lo scopo degli ingegneri è quello di far lavorare al meglio l’aerodinamica intorno alla chiglia che è una delle zone nevralgiche proprio per il campo di alta pressione che si genera al crescere della velocità.





elaborazione grafica monkey seat W05

Per cercare di massimizzare il carico deportante al retrotreno la Mercedes ha portato con un inedito monkey seat di dimensioni piuttosto grandi rispetto a quanto visto nelle prime gare stagionali.
Grazie a questa soluzione gli ingegneri anglo-tedeschi voglio spostare verso l’alto il flusso d’aria che investe il monkey seat, compresi i gas di scarico in uscita dal terminale per massimizzare la deportanza generata dall’ala posteriore. 


















Ferrari:
Gli ingegneri di Maranello, guidati dall’ing Marmorini, non hanno scelto la strada della Mercedes separando il gruppo turbina dal compressore. Il gruppo turbocompressore è stato collocato nella parte posteriore. Interessante il collocamento dell’intercooler che è stato collocato all’interno della V formata dalle due bancate del propulsore.


Sulle prese d’aria dei freni anteriori sono state mantenute le modifiche fatta durante lo scorso fine settimana spagnolo. Assente dunque la soffiatura dei mozzi. Molto grandi le prese d’aria dei freni appunto per sopperire alla grande necessità di raffreddamento in questo tracciato privo di allunghi capaci di raffreddare adeguatamente le componenti. Nello stesso senso sono state portate nuove fiancate provate nei test in Spagna, in basso, più larghe delle precedenti.






Sono stati rinforzati i cinematismi della sospensione anteriore e sono stati adeguate anche le carenature dei braccetti.

Rispetto al precedente Gp di Spagna è stata allargata l’apertura terminale del cofano motore per permettere un miglior raffreddamento della Power Unit e della trasmissione.

Gp Montecarlo

Gp Barcellona

Red Bull:


Come avevamo già anticipato ieri, sulla Red Bull RB10 sono state installate le FOM cameras nella posizione indicata dal regolamento tecnico. La forma è leggermente arcuata per creare meno disturbi aerodinamici possibile. E’ stato rimosso il piccolo scalino sul muso che fino alla gara di Barcellona conteneva le camere.
Da segnalare sul retrotreno della RB10 un nuovo monkey seat a “doppio ponte” studiato appositamente per le caratteristiche di questo tracciato. Dalla foto in basso potete, inoltre, vedere che per questa gara sulla Red Bull abbia utilizzato un cofano motore molto stretto nella zona in cui fuoriesce lo scarico.


Molto interessante il lavoro dall’equipe diretta da Adrian Newey  nella zona del fondo in prossimità delle ruote posteriori. A differenza delle prima gare stagionali, a partire dal Go della Cina, è stata creata una particolare soffiatura davanti agli pneumatici posteriori per limitare le turbolenze che vengono create dal rotolamento della gomma. Queste turbolenze potrebbero creare dei problemi di efficienza al diffusore.
E’ stata conservata la deriva  verticale sul fondo per incanalare parte del flusso tra la ruota posteriore e la zona esterna del diffusore per cercare di creare una “minigonna” che possa sigillare l’estrattore e incrementare il carico.
elaborazione soffiatura fondo Red Bull RB10


Lotus:
Gli aerodinamici hanno sviluppato qualche componente aerodinamico per massimizzare il carico verticale al retrotreno che è fondamentale per essere veloci. Per fare questo è stato installato anche sulla Lotus E22 un monkey seat a due elementi collegato sempre al pilone di sostegno in una posizione più alta rispetto agli altri team. Oltre a questa modifica sono state aggiunte delle piccole frange nella parte terminale del profilo verticale dell’ala posteriore per migliorare l’iterazione tra ala e estrattore.



Toro Rosso:
Piccole modifiche all’avantreno della Toro Rosso STR09. Il becco collocato nell’estremità del muso è stato legegrmento “sfinato” per incrementare ulteriormente il passaggio d’aria sotto i piloni di sostegno.
Anche sulla Toro Rosso, così come abbiamo visto su altre monoposto, è stato introdotto un nuovo monkey seat a valle del pilone di sostegno per incrementare  il carico verticale e massimizzare la deportanza generata dell’ala posteriore.



Williams:
Per essere competitiva nel Gp di Monaco gli ingegneri Williams hanno portato su questo tracciato cittadino due versioni di ala anteriore. Le differenze tra le due ali non sono tantissime ma qualche piccola differenza esiste. Se osservate il flap aggiuntivo superiore delle due ali potrete notare che su quella in alto è stato inserito un piccolo nolder per incrementare il carico verticale. Per qualifiche e gara è stata scelta la versione, più carica, col nolder.

















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Pubblicato da
Redazione FUnoAT