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Anteprima del Gran Premio d’Inghilterra: Silverstone, 3-6 luglio 2014


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PNEUMATICI HARD E MEDIUM PER IL CIRCUITO SU CUI VIENE SCARICATO IL PIU’ ALTO CARICO DI ENERGIA SULLE GOMME 
La Formula Uno si dirige verso Silverstone, la casa del motorsport britannico e, un po’, anche la seconda gara di casa per Pirelli. L’azienda italiana, infatti, ha a Didcot, a meno di un’ora da Silverstone, il proprio polo logistico.

La pista è conosciuta per essere una delle più veloci dell’anno, dove viene scaricato il più alto carico di energia sulle gomme.
A rendere la sfida ancora più difficile è il meteo generalmente variabile, con un’alta probabilità di pioggia durante il fine settimana e diverse temperature e velocità del vento. Questo può a volte rendere difficile confrontare i dati ottenuti nelle prove libere con le reali condizioni di gara.
Per far fronte a questa prova, Pirelli ha scelto i due pneumatici più duri della gamma P Zero: l’Orange hard ed il White medium.

Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli, ha dichiarato: “Silverstone è uno degli appuntamenti più importanti dell’anno: è una gara ricca di storia e le alte velocità la rendono sempre emozionante per i piloti e per gli appassionati. I tifosi inglesi sono veramente unici: è fantastico vederli tifare sugli spalti con qualsiasi condizione meteo. E proprio il meteo è sempre un punto di domanda a Silverstone. Per questo motivo la capacità di prendere decisioni velocemente è molto importante, poichè non sempre si può fare affidamento sui dati raccolti in precedenza.
Su questo circuito abbiamo portato le nostre due mescole dure, e dopo la gara ci aspetta la terza sessione di test gomme della stagione, da martedì a mercoledì. Ferrari e Marussia proveranno il primo giorno, Red Bull e Lotus il secondo giorno”.

Jean Alesi, consulente tecnico Pirelli: “Silverstone è una vera università della Formula Uno, anche se la Silverstone di pochi anni fa era ben diversa da quella di oggi.
Prima c’erano solo sei curve, tra cui la Stowe che veniva affrontata a velocità folli. Ora è cambiato molto. In realtà ho provato la nuova configurazione solo con vetture GT. Tuttavia, in alcuni punti, come nella curva Becketts, vi è ancora spazio per una guida al limite. Hai bisogno di una macchina perfettamente bilanciata e gomme che ti consentano di recuperare quei decimi fondamentali per un buon tempo sul giro. E’ un circuito molto faticoso, più dal punto di vista mentale che fisico”.


Il circuito dal punto di vista degli pneumatici:
I Team utilizzeranno un carico aerodinamico medio o alto per ottenere la più alta velocità in curva nella prima metà del giro. Questo settaggio non comprometterà la velocità sui rettilinei, che sono abbastanza corti, riducendo le possibilità di sorpasso.
Silverstone è un circuito ad alta energia: la sua natura veloce e scorrevole fa sì che gli pneumatici siano sottoposti a differenti forze, spesso anche contemporaneamente.
Le accelerazioni laterali raggiungono i 5g, mentre la temperatura della superficie degli pneumatici può superare i 110 gradi centigradi.
La P Zero White medium è una mescola ’low working range’, capace di assicurare massime prestazioni anche a basse temperature. La P Zero Yellow soft è una mescola ‘high working range’, perfetta per temperature più alte e condizioni di pista più faticose.
E’ difficile prevedere una strategia di gara a Silverstone, dove le temperature dell’asfalto possono variare anche di oltre 15 gradi tra una sessione e l’altra.
Il circuito di Silverstone viene utilizzato molto durante l’anno, soprattutto con le gare di supporto durante il weekend del Gran Premio, quindi l’evoluzione della pista non rappresenta un fattore critico come negli altri circuiti.
La strategia vincente dello scorso anno era a due soste. Sebastian Vettel, Red Bull, vinse la gara partendo dalla terza posizione in griglia, facendo due stint con gomme medium prima dello stint finale con la mescola hard.

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT