(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
E’ iniziato il fine settimana che culminerà, nella giornata di domenica con il GP di Silverstone. La Ferrari sembra ormai aver abbandonato ogni speranza per questa stagione ed è intenzionata ad usare le 11 gare rimanenti come laboratorio per la vettura della prossima stagione. Dalle prime immagini trapelate dai box, sulla F4 T, non ci sono novità apparenti ma delle semplice conferme degli ultimi sviluppi introdotti sulla F14 T che sembrano aver funzionato.
foto Sutton |
Le basse temperature previste per questo non dovrebbero far perdere tempo nel valutare quale carrozzeria posteriore utilizzare visto che la nuova versione, utilizzata in Austria, da entrambi i piloti ha funzionato molto bene. Ricordiamo per chi ancora non lo avesse letto che questa nuova carrozzeria posteriore è studiata appositamente per migliorare lo scorrimento dei flussi al retrotreno e per migliorare l’efficienza aerodinamica della monoposto.Gli aerodinamici di Maranello, allungando le pance, hanno ridotto l’estrazione d’aria calda dall’interno del cofano motore migliorando notevolmente la qualità del flusso riducendo, quindi, il bloccaggio e incrementando l’efficienza aerodinamica globale della vettura (efficienza aerodinamica= rapporto tra lift e drag).Come potete osservare dalla foto, nella parte terminale del cofano motore, sono presenti delle aperture che verranno regolate in base ai dati di temperatura interna che i tecnici riscontreranno durante le prove libere confrontandoli con quelli rilevati durante le simulazioni computerizzate.
Al posteriore, dopo essere stata scartata per il Gp del Canada, viene riproposta l’ala posteriore dotata del monopilone che, almeno teoricamente, dovrebbe contribuire a migliorare l’efficienza globale della monoposto migliorando il flusso d’aria diretto verso l’ala posteriore.
Dal punto di vista delle frenate, questo di Silverstone è il tracciato forse meno impegnativo con appena l’8% del tempo sul giro speso in frenata. Si tratta, infatti, di un circuito molto “guidato” dove i curvoni veloci determinano generalmente frenate poco impegnative. Nel caso di condizioni climatiche avverse, viste le basse energie in gioco, si possono veri care problemi legati all’eccessivo raffreddamento e alla cosiddetta “vetrificazione” (glazing) del materiale d’attrito. Il carbonio con cui sono realizzati dischi e pastiglie, infatti, a temperature di esercizio troppo basse non garantisce la corretta generazione dell’attrito pregiudicando le performance in frenata.
Gp. Silverstone |
Gp Spagna |
Il vantaggio della presa orizzontale è che si abbassa il baricentro della monoposto in una zona molto sensibile della vettura, vale a dire nelle masse non sospese, ottenendo una macchina molto reattiva nei repentini cambi di direzione, fondamentali su questo tracciato.
FOTO Alberto Rodríguez @Albrodpul |
Al posteriore confermate le nuove prese d’aria dei freni che sono caratterizzate composte da ben otto appendici e l’aggiunta di generatori di vortice nella zona centrale dell’estrattore.
amm_zt = 0;
amm_ad_siteid = 9891;
amm_ad_zone = 111363;
amm_ad_width = 300;
amm_ad_height = 250;