Dopo numerose gare, si è ormai constatato e “digerito” il grande gap prestazionale tra le monoposto ibride attuali e quelle dell’anno passato. Prestazioni diminuite come sappiamo tutti a causa del peso aggiuntivo e del minor carico aerodinamico a fronte di una potenza complessiva del V6 maggiore del V8. Si è però anche visto come questo distacco non sia stato sempre costante sulle varie piste, e in alcune gare i bolidi 2014 si sono più o meno avvicinati alle auto del passato. Ciò è dipeso ovviamente dalla configurazione del tracciato: tramite le sessioni del gp di Singapore, che racchiude in sé un po’ tutti i generi di curve, possiamo esaminare in confronto il comportamento nei vari tratti e spiegare la differenza di prestazione da pista a pista.
Dove tengono il passo le vetture 2014?
Esaminando i giri da qualifica delle scuderie top del 2013 e del 2014, si nota come il comportamento sia simile nelle curve più lente e, forse inaspettatamente, in fase di trazione. Nelle curve a stretto raggio e basse velocità di percorrenza infatti i parametri dipendenti dalla velocità come carico aerodinamico e anche dalla massa, come i trasferimenti di carico in fase di rollio sono meno influenti: quindi monoposto pesanti e con meno carico aerodinamico tendono ad appiattirsi in prestazione a quelle 2013. Ciò può indicare anche che il grip con la mescola supersoft, usata a Singapore in entrambe le edizioni del gp, sia rimasto molto simile.
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Comportamento al tornantino di curva 7, affrontato praticamente alla stessa velocità con la stessa traiettoria |
Anche in fase di trazione si ha una buona risposta delle vetture 2014: se il passaggio in full throttle è comunque più graduale nei primi metri di accelerazione per via della coppia subito disponibile e del minor carico al posteriore, grazie però proprio alla poderosa spinta delle power unit lo svantaggio viene presto recuperato e la fase di trazione si può ritenere molto buona.
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In uscita dalla penultima chicane, nonostante sia affrontata a velocità sensibilmente minori dalla W05, la Mercedes 2014 si conferma in parità con quella che era considerata la regina della trazione, la Red Bull RB9. |
E come è noto, le monoposto 2014 guadagnano molti km/h in fondo al dritto grazie alla minore resistenza alare e alla maggiore potenza del propulsore.
Dov’è che pagano pegno?
Le nuove auto però pagano molto in altri punti, che si traduce nella perdita di diversi secondi al giro specie su alcune piste: nelle curve veloci e nelle fasi di frenata, la differenza risulta essere davvero ampia. Giocano un ruolo fondamentale qui sia il ridotto carico aerodinamico che il peso. Fattori che come vediamo nei confronti sottostanti, influenzano molto le velocità nei vari punti e quindi i tempi sul giro.
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Nell’ultima curva del tracciato, notare la grandissima differenza di velocità e traiettorie tra Hamilton e Vettel: il ridotto carico aerodinamico, i trasferimenti di carico e inerzia penalizzati dalla maggiore massa influenzano moltissimo le prestazioni nel citato punto. |
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Questo confronto fa capire molto quanto prima è costretto a frenare Hamilton rispetto a Vettel e che differenza di velocità ingente allo stesso punto. Hamilton necessitato a gestire una monoposto più difficile da decelerare a causa del maggior peso e minor grip. |
Si può constatare infatti che le auto 2014 abbiano perso meno terreno nelle piste di motore (clipping permettendo) come Spa, Monza e Baharain e in quelle ricche di curve lente come ad esempio Monaco. Hanno accusato molto più il deficit in piste come Silverstone, Catalunya e crediamo Suzuka tra pochi giorni.
Un’ultima piccola analisi andrebbe dedicata alla prestazione in gara, anzi, al mantenimento della stessa: per via di mappature particolari, dovute al risparmio carburante e alla gestione batterie, spesso si hanno differenze nel comportamento della power unit, come potete vedere qui sotto, con Hamilton che ha una minore di velocità in rettilineo abbastanza strana. Cosa che non sarebbe ovviamente mai successa con i V8.
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Hamilton a sinistra stranamente più lento e plafonato |
Utile in questo senso ricordare anche i fenomeni di clipping: https://www.funoanalisitecnica.com/2014/08/il-clipping-spa-approfondimento-sulla.html. Sinceramente è abbastanza “stupido” vedere auto che girano sottopotenziate per via dei consumi energetici, cosa che si vede solo in Formula E, ma che non si dovrebbe vedere in F1. Dategli più benzina!
Di Alfonso Di Filippo
@Alfodifi97