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Gp. Abu Dhabi: la nuova ala McLaren non è stata “bocciata”. Non può adattarsi alla MP4-29.

La McLaren, durante le prove libere di venerdì, sulla solo vettura di Magnussen, ha collaudato la nuova ala anteriore disegnata dal nuovo D.T Prodromou. Il concetto dell’ala, utilizzato esclusivamente durante le libere, non è stato utilizzato durante le qualifiche e la gara. Progetto bocciato?

Assolutamente no, in quanto, su ammissione degli uomini di Woking, i risultati in pista, combaciano esattamente con quelli della galleria del vento e del CFD. La nuova ala è stata cambiata, non solo nella forma, ma sono stati stravolti i concetti aerodinamici ed è per questo che non si è adattata perfettamente alla MP4-29 nata, progettata e sviluppata con il vecchio concetto di ala.

Questo concetto aerodinamico, applicato all’ala sperimentale utilizzata nelle prove di venerdì, sarà quello seguito per la progettazione e sviluppo della vettura 2015.

La deportanza, in una vettura di Formula 1, viene generata principalmente dai seguenti componenti:

  • ala anteriore circa 25%
  • ala posteriore circa 35 %
  • fondo della vettura circa 40 %

In questo contesto diventa molto importante lo studio della parte anteriore di una monoposto, sia per il significativo contributo fornito alla generazione di carico aerodinamico, sia per il fatto che il flusso che si sviluppa intorno all’ala e agli pneumatici anteriori va poi ad investire l’intero corpo vettura, influenzandone fortemente il comportamento.E’ molto importante gestire nel migliore dei modi il flusso d’aria che si sviluppa intorno agli pneumatici in modo tale comprendere come la loro scia vada ad interagire con il resto della vettura.

Detto ciò, è facile capire che il flusso aerodinamico che si sviluppa intorno alla parte anteriore di una
vettura di F1, ed in particolare intorno all’ala e agli pneumatici anteriori, ha una grande influenza sul comportamento dell’intera monoposto; la scia di questi elementi investe l’intero corpo vettura, andando
quindi a modificarne sensibilmente l’assetto.

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT