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La nostra analisi dei test di Jerez. Super Mercedes. Bene la Ferrari

I quattro giorni di test si sono conclusi da poco e quindi è ora di cercare di analizzare tutti i dati che abbiamo raccolto in queste giornate di prove.
Prima di tutto cerchiamo di fare un quadro comparativo tra i migliori tempi ottenuti in questi test 2015 sul tracciato di Jerez per compararli con i riscontri cronometrici che erano stati realizzati nella stagione scorsa.
Questa tabella, seppur poco significativa, vi fa capire che i vari team sono arrivati molto più pronti (la cosa è normale dopo 1 anno di esperienza) a questi test. Basta vedere i grossi miglioramenti che, quasi tutti, hanno avuto rispetto al 2014.
Le vetture nella scorsa stagione sono arrivate al primo test invernale molto impreparate. Se escludiamo la Mercedes e i suoi motorizzati, gli altri hanno fatto fatica a girare con costanza e quindi, le prestazioni ottenute, non mettevano in risalto le vere prestazioni delle vetture.
Nell’analizzare il deltaT tra 2014 e 2015 è giusto evidenziare che, in questa stagione le vetture rispetto al 2014.  sono aumentate di peso. 10 Kg di aumento imposto dal regolamento tecnico a cui si aggiunge un incremento di peso dovuto alle gomme. Dovremo essere intorno ad un aumento, rispetto al 2014, di circa 13-14 Kg che su un tracciato come Jerez equivalgono ad un gap prestazionale di  circa 4-5 decimi al giro in più.

Le variabili in gioco sono tante, le costanti a disposizioni molto poche ma, nonostante questo, troviamo sia giusto dare un interpretazione nostra su quanto e cosa ci hanno trasmesso questi test.
  • Gli
    stessi problemi avuti lo scorso anno da Renault e in minor parte da Ferrari li
    sta avendo, quest’anno, la Honda. Quindi i tempi ottenuti dalla scuderia di
    Woking non si possono confrontare con quelli ottenuti nel 2014 (Power Unit
    Mercedes);
  • Mercedes casa madre e Williams, sono quelli che, guardando i riferimenti, ha migliorato di meno. Questo è un dato che non sorprende, in quanto, già nel 2014 erano arrivati molto pronti al primo test. Il livello della Power Unit di Stoccarda era già altissimi ed è normale che la loro curva di miglioramento sia inferiore rispetto ai rivali;
  • RedBull e Renault stanno avendo qualche problema. Sicuramente meno rispetto al 2014 (non erano riusciti a girare) ma sicuramente il lavoro da fare è tantissimo. Molto probabile che la Power Unit francese subisca qualche grosso cambiamento utilizzabile a Barcellona.
  • Renault nella scorsa stagione aveva problemi anche sulle altre vetture che forniva. Quest’anno, invece, la Toro Rosso gira con regolarità cosa che, nella passata stagione, non riusciva a fare. Installazione in macchina meno estrema?
  • La Power Unit Ferrari, sia sulla Rossa che sulla Sauber, è quella che sembra abbia fatto più  passi avanti. Sono pochi i problemi di affidabilità accusati su entrambe le vetture.
Ora arriva l’analisi più interessante, dove le costanti da poter analizzare, sono decisamente superiori.

Analizzando i “passi”, del secondo giorno di test (la giornata più interessante secondo noi) si nota il differente lavoro fatto dalla Ferrari e dalla Mercedes.

Vettel ha lavorato sempre su stint brevi e gomme medie. Lo stint più lungo fatto dal tedesco è stato di 12 giri con passo intorno al 1m23 basso.

Hamilton ha lavorato nella direzione opposta.


Stint lunghissimi, quasi già a simulare la gara e gomme Hard. Ha fatto, montando hard nuove, uno stint di ben 33 giri con passo medio del 1m26basso. La costanza del campione del mondo è abbastanza buona anche se c’è un deciso aumento dei tempi a dimostrazione del degrado di queste coperture che non viene compensato dalla diminuzione di carburante. Lo stint è iniziato con 1.24 alto per arrivare dopo ad una trentina di giri a 1.27 alto… Sarà interessante vedere gli altri come si comporteranno nei long run.

Prendendo in esame uno stint di Hamilton (12 giri) e comparandolo con quello di Vettel (12 giri) il passo medio ottenuto è analogo: 1,23basso.

 Però, l’inglese con gomme
winter hard
e il tedesco con le medie. Purtroppo i quantitativi di benzina non
si conoscono ma se fossero simili il passo del campione del mondo è molto
migliore.

Conclusioni

  • Per concluderei direi che i miglioramenti più grossi sono stati fatti dai motorizzati Ferrari.
  • Ferrari, secondo le nostre constatazioni potrebbe accusare un gap quantificabile intorno ad 1s al giro.
  • Mercedes ha migliorato ma come era prevedibile meno degli altri.
  • Red Bull indecifrabile.
  • McLaren, male per scarsa affidabilità Power Unit. Urge reazione nei prossimi test di Barcellona.
  • Williams sta un po deludendo ma, come sappiamo, loro girano con parecchia benzina. Però lo stint breve fatto da Bottas con gomme soft nuove non è stato entusiasmante.
  • Lotus molto meglio del 2014 grazie alla P.U Mercedes. Era difficile fare peggio

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT