La gara di Sepang rimarrà
sicuramente impressa nelle menti degli uomini del team Mercedes, in quanto,
rappresenta la prima vera sconfitta in pista della vettura di Stoccarda in
questa “nuova era” della Formula 1. Nella scorsa stagione la RedBull con
Ricciardo era riuscita a salire sul gradino più alto del podio ma solo ed esclusivamente
per problemi tecnici della W05.
La vittoria di Sebastian Vettel
non si può considerare una vittoria ottenuta esclusivamente dalla strategia
Ferrari, in quanto la SF15-T si è dimostrata molto competitiva sia in termini
di velocità assoluta che di “dolcezza” sugli pneumatici. Proprio quest’ultima
caratteristica ha permesso agli ingegneri di Maranello di intraprendere una
tattica di gara differente rispetto alle altre monoposto e che alla fine è
risultata vincente.
I momenti chiave della gara che
hanno permesso alla Ferrari di Vettel di vincere sono stati essenzialmente tre:
l’entrata in pista della Safety Car al giro 4 e gli stint di gara 7-16 e 26-36.
Per concludere, è bene
sottolineare che lo svantaggio di cui parlavamo a fine test, i famosi 7-8
decimi tra Mercedes e Ferrari è da considerarsi con temperature dell’asfalto
intorno ai 30°C, ossia con temperature ambientali piuttosto “fredde”, quelle
avute proprio nei test. Più le temperature esterne vanno aumentando e più aumentano le temperature anche
dell’asfalto, assottigliando ancora di più il divario tra Mercedes e Ferrari.
Abbiamo indicazioni di un divario tra la squadra italiana e quella tedesca
intorno ai 3 decimi con temperature dell’asfalto “calde”. C’è da considerare però
che nella giornata di ieri si è arrivati a temperature superiori dell’asfalto , superiori addirittura ai 60°C, valori piuttosto eccezionali che hanno ridotto
ulteriormente il divario tra Ferrari e Mercedes.