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GP MALESIA: le configurazioni aerodinamiche scelte dai Team

Si sono concluse ormai da ore le qualifiche del GP di Malesia con la stupenda seconda posizione di Sebastian Vettel sulla SF15-T. Vediamo un po però da più vicino le configurazioni aerodinamiche scelte dai Team.
MERCEDES
La casa di Stoccarda non ha portato novità rispetto alla gara di Melbourne ma Hamilton, il poleman ha voluto differenziarsi dal compagno di squadra montando un’ala leggermente più carica. La piccola differenza sta nella presenza di un piccolo nolder sul flap dell’ala anteriore come mostrato nella foto confronto sottostante. Scelta uguale invece per quanto riguarda il monkey seat per una maggior generazione di carico aerodinamico al posteriore. La Mercedes è una delle vetture con “più ala” del lotto e questo lo si può ben vedere anche per quanto riguarda le velocità di punta (318 km/h contro i 327 della Williams, e dai tempi mostrati nel secondo settore dove l’aerodinamica e il carico possono fare parte della differenza. Confermate anche le aperture sul cofano per combattere il caldo e l’umidità malese.

Ci sono giunte voci, molto realistiche che per non aver problemi alla Power Unit la Mercedes debba utilizzare delle mappature più conservative del solito.
FERRARI
La Ferrari per il GP di Malesia ha portato un pacchetto aerodinamico ben definito con nessuna grossa novità evidente. Piccole modifiche all’ala posteriore che hanno dato dei buoni risultati in pista e anche una piccola novità aerodinamica sui convogliatori dove è stata aggiunta una piccola soffiatura per migliorare lo scorrimento dei flussi. Per entrambe le vetture, dove le prove comparative del venerdì, la scelta di utilizzare il monkey seat. Confermate anche le aperture sul cofano per combattere il caldo e l’umidità malese.


Vettura piuttosto scarica quella portata in pista dal Team di Maranello, che paga molto dalla Mercedes nel settore centrale (mezzo secondo nei best sectors), mentre si comporta piuttosto bene nel T1, e soprattutto nel T3. Buone le velocità di punta, a livello della super Williams (326 Vs 327 km/h). Impressionante la gestione della potenza e della coppia anche sul bagnato (migliore che sull’asciutto), sorprendendo addirittura i tecnici del team italiano.

REDBULL
Il team anglo-austriaco è apparso in una condizione migliore di quella dal terribile weekend di Melbourne grazie a dei miglioramenti software portati in Malesia dal motorista Renault. I cilindri sono tornati ad essere fortunatamente sei ma le mappature restano sempre piuttosto conservatrici per non aver problemi sulle Power Unit francesi. Dal punto di vista aerodinamico la RedBull ha portato in pista nelle qualifiche un assetto piuttosto scarico, soprattutto per quanto riguarda l’ala posteriore che risulta avere un AoA piuttosto basso, un camber e una corda ridotti. Confermata la paratia dell’ala posteriore vista per la prima volta nei test di Barcellona con una apertura che si collega direttamente alle feritoie orizzontali utili a ridurre i vortici di estremità. Anche per la RedBull cosi come su Mercedes e Ferrari è stato scelto l’utilizzo del monkey seat per avere un retrotreno più stabile.


WILLIAMS
Il team di Groove, apparso notevolmente in difficoltà nelle qualifiche odierne sul bagnato, è quello che dal corpo vettura riesce a generare il minor carico aerodinamico. Pur con una soluzione di ali non troppo scarica, e similari a quelle utilizzate in quel di Melbourne, sul bagnato Massa e Bottas sono andati in notevole difficoltà. I due piloti della Williams hanno optato per non utilizzare il monkey seat penalizzando quindi il carico aerodinamico al posteriore. Confermate anche le aperture sul cofano per combattere il caldo e l’umidità malese.


MCLAREN
Il team di Alonso e Button è quello che ha portato in Malesia più novità, sia alla PU (principalmente Honda ha lavorato sul software) e sia dal punto di vista aerodinamico (piccole novità anche per quanto riguarda la cremagliera dello sterzo). Confermato l’S-Duct che a quanto ci dicono sembra funzionare molto bene, cosi come sono state confermate le altre novità come il terzo generatore di vortice sul bordo d’entrata delle fiancate della monoposto. Confermati anche i deviatori di flusso (con l’aggiunta di una piccola soffiatura), i barge boards (cambiato il disegno) cosi come la deriva sul fondo che è stata maggiorata. Niente monkey seat per Alonso e Button che non necessitano di ulteriore carico visto che la McL è una ottima auto dal punto di vista telaistico (le velocità al T2 sono molto buone). Scelta l’ala anteriore vecchia su entrambe le monoposto. Resta comunque una qualifica non deludente visti i risultati di Melbourne e le migliorie portate da Honda sembrano funzionare pur con temperature e umidità non paragonabili a quelle australiane.


LOTUS

TORO ROSSO



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Pubblicato da
Redazione FUnoAT