configurazione aerodinamica Ferrari |
foto AMuS |
Turning vanes a due elementi sotto il muso della Ferrari SF15-T. Il primo di dimensioni ridotte mentre il secondo è molto più voluminoso.
foto AMuS |
Bellissima l’immagine in basso che ci mostra la pinza dei freni anteriore che è posizionata quasi orizzontalmente per abbassare il baricentro della monoposto in una zona molto sensibile della vettura (masse non sospese). Questa soluzione è necessaria se si vuole una vettura molto reattiva nei cambi di direzione.
foto AMuS |
Nella zona esterna del diffusore è stato mantenuto un piccolo ricciolo. Questa è una zona nevralgica del diffusore, in quanto, una delle problematiche che si riscontrano su vetture che usano un assetto rialzato al posteriore è che un distacco eccessivo del fondo dal suolo comporta una perdita di effetto suolo in quanto si va ad ampliare eccessivamente la sezione di passaggio dell’aria tra il suolo e il fondo. Di conseguenza si ha un flusso d’aria più lento, minor depressione e ci può essere l’entrata di flussi laterali dall’esterno, Detto ciò, questo “ricciolo” ha la funzionalità di energizzare il flusso in uscita dal diffusore impedendo/limitando l’entrata di flussi laterali dall’esterno in modo da garantire il giusto carico al posteriore.
foto AMuS |
foto @Albrodpul |
Grazie all’immagine effe1tech è stato possibile scoprire il nuovo sistema di regolazione dell’altezza che la Ferrari ha adottato sulla SF15-T. Basta rimuovere un’apposita cover in carbonio che va a ricoprire questo interessante sistema di regolazione. I meccanici agendo sul dispositivo possono regolare velocemente l’altezza da terra dell’avantreno della vettura per poi ricoprire il tutto con la cover.
dettaglio Effe1tech |
Tra le scuderie più attive inseriamo senza dubbio la McLaren che, per questa gara malese, ha introdotto sulla propria vettura parecchi aggiornamenti aerodinamici. Introdotto, all’avantreno, il sistema S.Duct (freccia verde slot inferiore).
Lo scopo del sistema S-Duct è quello di limitare il distacco della vena fluida dopo lo gradino nella parte superiore del muso ed impedisce l’accumulazione di uno strato limite “spesso” sopra il muso.
foto @AlbertFabrega |
Per la McLaren una novità veramente interessante, ossia la gobba al di sotto del muso è stata maggiorata, facendo diventare il muso a pellicano. Questa particolare soluzione, che la RedBull utilizza da diverse stagioni e che è stata ripresa sopratutto lo scorso anno anche da altri team (Mercedes nel 2015 lo utilizza ancora), permette di incrementare da deportanza generata dal muso anche se comporta un incremento di resistenza all’avanzamento dovuto alla presenza della protuberanza e della distorsione che questa crea al flusso d’aria che la investe. Per una miglior analisi della novità vi consigliamo la lettura di questo ARTICOLO.
Sul bordo d’entrata delle fiancate è stato aggiunto un terzo deviatore di flusso sul bordo d’entrata delle fiancate della monoposto. Questa non è l’unica novità in questa area della MP4-30, in quanto, sono stati cambiati i deviatori di flusso (aggiunta di una piccola soffiatura), i barge boards (cambiato il disegno) ed è stata aumentata di dimensioni la deriva sul fondo. Tutte queste modifiche hanno la funzionalità di migliorare il flusso d’aria diretto verso il posteriore della vettura di Woking.
Scelta l’ala anteriore vecchia su entrambe le monoposto. Resta comunque una qualifica non deludente visti i risultati di Melbourne e le migliorie portate da Honda sembrano funzionare pur con temperature e umidità non paragonabili a quelle australiane.
foto @AlbertFabrega |
foto @AlbertFabregaCA |