Categorie Formula 1

Review Tecnica GP Malesia

Ferrari

La Ferrari per il GP di Malesia ha portato un pacchetto aerodinamico ben definito con nessuna grossa novità evidente. Piccole modifiche all’ala posteriore che hanno dato dei buoni risultati in pista e anche una piccola novità aerodinamica sui convogliatori dove è stata aggiunta una piccola soffiatura per migliorare lo scorrimento dei flussi. Per entrambe le vetture, dove le prove comparative del venerdì, la scelta di utilizzare il monkey seat. Confermate anche le aperture sul cofano per combattere il caldo e l’umidità malese.
configurazione aerodinamica Ferrari
Anche la Ferrari ha collocato, ai lati del cockpit, viste le alte temperature presenti in Malesia, delle aperture per riuscire a massimizzare l’evacuazione del calore che si viene a generare sotto il cofano della vettura.
foto AMuS
Oltre alle branchie ai lati del cockpit per cercare di migliorare il raffreddamento della Power Unit e di tutte le sue componenti sono stati creati due piccoli slot sul cofano motore, come potete osservare dall’immagine in basso.

Turning vanes a due elementi sotto il muso della Ferrari SF15-T. Il primo di dimensioni ridotte mentre il secondo è molto più voluminoso.

foto AMuS

Bellissima l’immagine in basso che ci mostra la pinza dei freni anteriore che è posizionata quasi orizzontalmente per abbassare il baricentro della monoposto in una zona molto sensibile della vettura (masse non sospese). Questa soluzione è necessaria se si vuole una vettura molto reattiva nei cambi di direzione. 

foto AMuS

Nella zona esterna del diffusore è stato mantenuto un piccolo ricciolo. Questa è una  zona nevralgica del diffusore, in quanto, una delle problematiche che si riscontrano su vetture che usano un assetto rialzato al posteriore è che un distacco eccessivo del fondo dal suolo comporta una perdita di effetto suolo in quanto si va ad ampliare eccessivamente la sezione di passaggio dell’aria tra il suolo e il fondo. Di conseguenza si ha un flusso d’aria più lento, minor depressione e ci può essere l’entrata di flussi laterali dall’esterno, Detto ciò, questo “ricciolo” ha la funzionalità di energizzare il flusso in uscita dal diffusore impedendo/limitando l’entrata di flussi laterali dall’esterno in modo da garantire il giusto carico al posteriore. 

foto AMuS

Piccola novità aerodinamica sui convogliatori che incanalano l’aria sui dischi freno. Nella versione vista in Malesia è stata aggiunta una piccola soffiatura per migliorare lo scorrimento dei flussi in un’area molto delicata per l’aerodinamica della vettura.
foto

Grazie all’immagine effe1tech è stato possibile scoprire il nuovo sistema di regolazione dell’altezza che la Ferrari ha adottato sulla SF15-T. Basta rimuovere un’apposita cover in carbonio che va a ricoprire questo interessante sistema di regolazione. I meccanici agendo sul dispositivo possono regolare velocemente l’altezza da terra dell’avantreno della vettura per poi ricoprire il tutto con la cover. 

dettaglio Effe1tech

Mercedes

Nessuna novità sulla W06 Hybrid anche se è giusto sottolineare che a livello aerodinamico i due piloti hanno scelto degli assetti leggermente diversi. Hamilton ha utilizzato un’ala anteriore più carica con la presenza di un piccolo nolder sul flap dell’ala anteriore come mostrato nella foto confronto sottostante. Al posteriore, entrambi i drivers, hanno utilizzato il monkey seat.
Confermate anche le aperture sul cofano per combattere il caldo e l’umidità malese.

McLaren

Tra le scuderie più attive inseriamo senza dubbio la McLaren che, per questa gara malese, ha introdotto sulla propria vettura parecchi aggiornamenti aerodinamici. Introdotto, all’avantreno, il sistema S.Duct (freccia verde slot inferiore).
Lo scopo del sistema S-Duct è quello di limitare il distacco della vena fluida dopo lo gradino nella parte superiore del muso ed impedisce l’accumulazione di uno strato limite “spesso” sopra il muso.

Lo slot inferiore, invece, allevia l’alta pressione presente sotto il muso della vettura e l’accumulo dello strato limite nella parte inferiore del naso.

foto @AlbertFabrega

Per la McLaren una novità veramente interessante, ossia la gobba al di sotto del muso è stata maggiorata, facendo diventare il muso a pellicano. Questa particolare soluzione, che la RedBull utilizza da diverse stagioni e che è stata ripresa sopratutto lo scorso anno anche da altri team (Mercedes nel 2015 lo utilizza ancora)permette di incrementare da deportanza generata dal muso anche se comporta un incremento di resistenza all’avanzamento dovuto alla presenza della protuberanza e della distorsione che questa crea al flusso d’aria che la investe. Per una miglior analisi della novità vi consigliamo la lettura di questo ARTICOLO.

Sul bordo d’entrata delle fiancate è stato aggiunto un terzo deviatore di flusso sul bordo d’entrata delle fiancate della monoposto. Questa non è l’unica novità in questa area della MP4-30, in quanto, sono stati cambiati i deviatori di flusso (aggiunta di una piccola soffiatura), i barge boards (cambiato il disegno) ed è stata aumentata di dimensioni la deriva sul fondo. Tutte queste modifiche hanno la funzionalità di migliorare il flusso d’aria diretto verso il posteriore della vettura di Woking.

Scelta l’ala anteriore vecchia su entrambe le monoposto. Resta comunque una qualifica non deludente visti i risultati di Melbourne e le migliorie portate da Honda sembrano funzionare pur con temperature e umidità non paragonabili a quelle australiane.


Intervento di dettaglio anche sul muso della vettura dove è stato ridotto di dimensioni il foro collocato all’estremità del muso.

Red Bull

Dal punto di vista aerodinamico la RedBull ha portato in pista nelle qualifiche un assetto piuttosto scarico, soprattutto per quanto riguarda l’ala posteriore che risulta avere un AoA piuttosto basso, un camber e una corda ridotti. Confermata la paratia dell’ala posteriore vista per la prima volta nei test di Barcellona con una apertura che si collega direttamente alle feritoie orizzontali utili a ridurre i vortici di estremità. Anche per la RedBull cosi come su Mercedes e Ferrari è stato scelto l’utilizzo del monkey seat per avere un retrotreno più stabile.

Williams

I due piloti della Williams, dopo dei test comparativi effettuati durante le prove libere, hanno optato per non utilizzare il monkey seat penalizzando quindi il carico aerodinamico al posteriore. Confermate anche le aperture sul cofano per combattere il caldo e l’umidità malese.
foto @AlbertFabrega

Toro Rosso

Notevole lo sviluppo aerodinamico in casa Toro Rosso che continua a portare aggiornamenti sulla propria STR10. Anche per questa trasferta malese si sono visti piccoli aggiornamenti sulla vettura in quanto è stato portato un monkey seat a due elementi che va a sostituire quello a tre che avevamo visto durante l’inverno. Non si tratta di un grosso sviluppo ma un semplice adattamento del pacchetto aerodinamico alle caratteristiche del tracciato.

Sauber

Anche Sauber ha fatto una scelta analoga ed ha introdotto, sul lato sinistro (destro è da verificare) una lunga serie di piccole aperture per sfogare il maggior calore possibile.
foto @
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT