La gara di Monaco, nonostante l’ottimo secondo posto colto da Vettel, ottenuto grazie al regalo del muretto Mercedes ha messo in evidenza per l’ennesima volta le problematiche presenti sulla SF15-T. Durante tutto il fine settimana la vettura di Maranello ha dimostrato di soffrire eccessivamente le temperature basse in quanto, non riusciva a scaldare rapidamente gli pneumatici come invece faceva la Mercedes. Tale problema veniva amplificato con le coperture soft che, essendo delle “high working range”, funzionano nel migliore dei modi ad un range di temperatura elevato.
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LAP | VETTEL | ROSBERG | DIFF. | ||
---|---|---|---|---|---|
71 | 83,655 | 82,014 | -1,641 | ||
72 | 80,196 | 79,204 | -0,992 | ||
73 | 79,532 | 78,603 | -0,929 | ||
74 | 79,271 | 78,829 | -0,442 | ||
75 | 78,854 | 78,607 | -0,247 | ||
76 | 79,095 | 78,599 | -0,496 | ||
77 | 79,07 | 79,156 | 0,086 | ||
78 | 79,265 | 79,815 | 0,55 |
C’è da fare una considerazione; tale problema è da considerare quasi cronico per le Ferrari degli ultimi anni. Una comprova la si può ricercare nel siluramento di Aldo Costa dopo il brutto Gran Premio di Barcellona. Il tecnico italiano era spesso sotto pesanti critiche proprio per il fatto che la 150 Italia non riusciva a “scaldare” nella maniera corretta gli pneumatici.