Mercedes, come era prevedibile, ha introdotto un’ala posteriore da medio-basso carico per adattare la W06 alle caratteristiche del circuito canadese.
Come potete osservare dall’immagine in basso, la specifica di ala presenta un profilo principale molto ridotto rispetto a quello che eravamo abituati a vedere sulla vettura anglo tedesca. Il mainplane, presenta, un minore angolo di attacco (Angle of Attack=AoA) e una corda ridotta.
Per quanto riguarda il flap mobile si è ritornati alle forme che si erano viste sulle W06 nei GP di Cina e Bahrain. Dall’immagine, potete osservare che, il flap mobile dell’ala posteriore è stato “tagliato” nella zona esterna dove va a collegarsi con le derive verticali. Un’ala posteriore più scarica rispetto a quelle che eravamo abituati a vedere la scorsa stagione sulla vettura anglo tedesca. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che, a differenza del 2014, in questa stagione la Mercedes utilizza dei rapporti corti per privilegiare gli sforzi di trazione a discapito delle velocità massime e quindi, necessità di ali più scariche per avere buone velocità sul dritto.
Rispetto al GP di Monaco è stato rimosso il monkey seat (era stato utilizzato nella scorsa stagione) mentre è stata confermata la soluzione di cofano motore con la pinna dorsale più accentuata per cercare di migliorare l’andamento dei flussi verso il posteriore della vettura.
All’anteriore sono state portate due ali che si differenziano rispetto a quelle viste nei precedenti Gran Premi. E’ stata portata l’ala “classica” ma senza la presenza del nolder sul flap superiore come ben mostrato nel confronto sottostante. Ala quindi leggermente meno carica.
Da notare poi che è stata portata un’ala leggermente diversa da quella classica. Dal confronto sottostante si può notare come l’ala anteriore in basso abbia il profilo dell’ultimo flap superiore più piccino, quasi “tagliato”. Questo per ridurre la resistenza all’avanzamento. Immaginiamo che nella prove libere di domani i due piloti dello squadrone tedesco effettueranno prove comparative.
Piccola modifica anche allo sbocco della presa d’aria sui freni posteriori. Il foro è stato aumentato di dimensioni rispetto alla versione portata a Monaco.
Per concludere, ecco che in una immagine di Albert Fabrega, si può notare come, con l’introduzione della seconda Power Unit della stagione, modificata ma senza utilizzare gettoni come detto giorni fa sempre su F1ANALISITECNICA, è comparso un bulbo. Si può ipotizzare che il Team Tedesco abbia modificato qualche componente interno che richiede una diversa conformazione del cofano motore. Da vedere, già in questo weekend, se tale disturbo aerodinamico, potrà influire sui flussi che dall’anteriore se ne vanno al posteriore.