L’analisi prestazionale della gara di Silverstone è condizionata dalla partenza in cui le Williams hanno fatto il vuoto mettendosi in testa alla gara, anche grazie all’errore di Hamilton dopo la ripartenza dalla Safety Car.
Il ritmo mostrato durante il primo Stint da entrambe le Mercedes è stato ovviamente condizionato dal traffico delle Williams che invece, avendo pista libera hanno girato con il proprio passo. Soprattutto Bottas nel primo stint, sembrava avere qualche decimo in più rispetto al compagno di squadra ma non è mai riuscito ad infastidirlo e attaccarlo. Quindi non crediamo che il passo del finlandese fosse di molto inferiore a quello del brasiliano ma che, semplicemente, Massa stava cercando di gestire nel migliore dei modi gli pneumatici come chiesto espressamente dal proprio ingegnere.
Comunque, andando ad analizzare il passo dei quattro di testa, si evince una sostanziale parità:
1° STINT |
MAS | 01:39,583 |
BOT | 01:39,550 |
HAM | 01:39,574 |
ROS | 01:39,563 |
Un discorso a parte lo merita
la Ferrari che, dopo una pessima partenza si è ritrovata nel traffico e non è riuscita a sopravanzare i piloti che la precedevano soprattutto per una mancanza di potenza sul dritto nonché per una difficoltà, come dimostrato anche da Mercedes, nel sorpassare le altre vetture, se non si ha un passo decisamente superiore. Il passo dimostrato, sia da Raikkonen che da Vettel, quindi, potremmo dire che sia stato reale potendo quindi fare meglio ma forse non per competere con Mercedes e con Williams.
1° STINT |
RAI | 01:40,394 |
VET | 01:40,453 |
Un passo che, se confrontato con i quattro piloti di testa è peggiore di ben 8-9 decimi. Ma di quanto la Ferrari poteva andare più forte? E’ molto difficile dirlo con precisione; si possono fare solo delle ipotesi e dire anche analizzando il lavoro fatto durante i long run del venerdì, che il gap dalla Williams poteva essere dimezzato circa.
Nel secondo stint grazie all’undercut, Hamilton ha scavalcato entrambi i piloti della Williams ed ha potuto mostrare il suo reale passo. Rosberg, invece, rimasto al quarto posto ha dovuto adattarsi al passo dei due Williams.
2°STINT |
MAS | 01:37,610 |
BOT | 01:37,692 |
HAM | 01:37,322 |
ROS | 01:37,721 |
Infatti, analizzando il passo in questo secondo stint calcolato studiando i tempi prima della Virtual Safety Car e prima che iniziasse a piovere, si evince che, con gomme Hard la Mercedes fosse di circa 3 decimi di secondo più veloce della Williams. Ritmo analogo, invece, per i due Williams e per Rosberg che non aveva la velocità per scavalcare la FW37 che, come ben sappiamo, è molto veloce nei rettifili. Con soli 3-4 decimi di passo, la vettura davanti a se, soprattutto se essa ha una ottima veloce di punta come potevano essere le Williams per la Mercedes, o la Force India per la Ferrari, non la passi.
Per quanto riguarda la Ferrari, anche il secondo stint, è poco indicativo in quanto, sia Vettel che Raikkonen hanno girato nel traffico e non hanno potuto mostrare il loro reale potenziale.
2°STINT |
VET | 01:38,480 |
RAI | 01:38,507 |
Il distacco dal duo Williams e Rosberg è rimasto invariato rispetto al primo stint ma nei confronti del leader è cresciuta ad oltre 1 s. Come abbiamo scritto appena sopra non crediamo che questo sia il reale gap tra la Ferrari e la Mercedes in configurazione gara.
Analizzando inoltre i consumi appena dopo metà gara si evince che, soprattutto nella prima fase di gara, i piloti Williams ed in special modo Massa hanno utilizzato per vari giri la mappatura EVO BOOST (disponibile per una decina di giri). Infatti, la Williams con Massa, ha consumato più benzina rispetto ai due Mercedes e questo, fino ad ora, non era mai successo. La FW37 è una vettura con un ottima penetrazione aerodinamica e con poca resistenza all’avanzamento e ci aveva sempre mostrato consumi di molto inferiori a tutto il plotone. C’è sicuramente da dire che la Williams dallo scorso Gran Premio sembra abbia cambiato un po pagina, cercando più carico e meno “velocità”. Bottas e gli altri inseguitori, pur utilizzando anche loro la mappatura EVO BOOST hanno consumato meno rispetto al brasiliano perché hanno potuto contare sull’effetto scia.
Per la Ferrari si notano consumi molto bassi per Raikkonen in quanto ha girato molto spesso in scia e questo ti permette di consumare un quantitativo minore di benzina. Vettel, invece, pur girando in scia ha consumato parecchio in quanto ha cercato di spingere molto per effettuare dei sorpassi e in più utilizzava un carico aerodinamico superiore a quello del compagno di squadra.
Merita una dettagliata analisi anche il momento tra il 38° giro e il 42°-43° giro in cui, i piloti hanno dovuto girare su una pista scivolosa a causa della pioggia. In questa fase di gara le prestazioni di Hamilton, in confronto con il compagno di squadra sono crollate. Rosberg in questa fase di gara ha girato con un passo di ben 1,9 s più veloci. Da quello che hanno raccontato i protagonisti in questa delicata fase di gara Hamilton aveva perso la giusta temperatura sugli pneumatici e non è riuscito più a farli funzionare, tanto da chiedere per più volte il pitstop alla sua scuderia, ma prontamente essi rispondevano picche (cosa che non ha fatto Ferrari con Kimi!). Rosberg, invece, che era in fase di rimonta, è stato molto aggressivo ed è riuscito a sfruttarli ottimamente.
Male con la pista umida anche le Williams che hanno pagato la differenza di carico aerodinamico rispetto alla Mercedes. La prossima gara che si disputerà in Ungheria, sarà un banco di prova molto importante per la FW37.
Molto bene Vettel che in questa fase di gara visto che è stato il secondo pilota più veloce dimostrando la sua abilità in queste particolari condizioni nonostante la Ferrari non abbia un carico aerodinamico equiparabile alla Mercedes (e nemmeno a quello della Williams, nella gara di ieri). Ottimo invece il giovane pilota della RedBull, Kvyat, che è stato il più veloce in queste condizioni di gara dimostrando che, la RB11 a livello di carico è un’ ottima vettura e che lui è molto abile quando le condizioni della pista sono critiche. Peccato per quel testacoda che gli ha sicuramente tolto la possibilità di finire sul podio (difficile ma non impossibile, pur con un Vettel in grande spolvero a fine gara).
Gomme Slick su umido |
MAS | 01:45,620 |
BOT | 01:45,907 |
HAM | 01:45,545 |
ROS | 01:43,671 |
VET | 01:43,544 |
KVY | 01:43,348 |
Con gomme intermedie, nell’ultima fase di gara, Kvyat è quello che ha girato con il miglior passo, seguito dai due piloti Mercedes e dalla Ferrari di Vettel. Molto male le Williams che, sopratutto con Bottas, hanno girato con un ritmo di 2,5 s superiore a quello della RedBull del pilota russo. Da dire però che Bottas nella sua carriera ha sempre dimostrato di soffrire condizioni miste o addirittura di bagnato. Non è quindi una novità se ieri Bottas è andato completamente in difficoltà. Discorso che vale anche per Raikkonen.
Gomme intermedie |
MAS | 01:52,218 |
BOT | 01:53,769 |
HAM | 01:51,164 |
ROS | 01:51,211 |
VET | 01:51,447 |
KVY | 01:50,785 |