Nonostante questo, da quel poco che si è potuto vedere in pista, la Mercedes, ancora una volta, ha dimostrato di essere la vettura più performante, sia in simulazione di qualifica che in quella, ben più importante, di gara. Hamilton, nei pochi giri effettuati, è stato il pilota che ha girato con il miglior passo mentre, il compagno di squadra, è stato di circa 1 decimo più lento. I pochi giri effettuati, rendono però poco l’idea per quanto riguarda il consumo delle gomme SOFT sulla W06 Hybrid.
Molto competitiva, almeno in configurazione di qualifica, la RedBull che, con entrambi i piloti, si è piazzata alle spalle del due anglo-tedesco (si vocifera di una macchina più scarica, e qui 10 kg sono due decimi e mezzo, per farvi una idea). In condizione da gara, però purtroppo, non si hanno indicazioni sul vero potenziale della RB11 in quanto i due bibitari sono scesi in pista tardi, e non hanno potuto girare costantemente, sempre per via delle due bandiere rosse.
Un discorso a parte lo merita la Ferrari che, come in Ungheria, ha cercato, in questo venerdì belga, di mascherare le proprie prestazioni (non solo in pista…). Ha girato, visto il chilometraggio, con la specifica di PU numero 3, in una versione leggermente depotenziata, e soprattutto sembra abbia imbarcato più benzina dei diretti rivali (tranne rispetto a Williams). Interessante comunque il passo dimostrato da Vettel, sia con gomme medie che con le soft. Calcolando che il compound medio è più lento sul giro singolo di quello più morbido, di circa 1,8 s, il passo medio del pilota tedesco è stato molto buono in quanto più lento “solo” di 1,4 s rispetto ad Hamilton. Calcolando che i giri effettuati sono stati pochi, Vettel utilizzando la gomma media non ha potuto beneficiare del degrado della gomma soft utilizzata da tutti gli altri. Per questo che il distacco, seppur elevato, può essere considerato piuttosto buono. Messe le soft, nell’ultima fase del long run, ha girato sugli stessi tempi dei Mercedes, ma con un minor quantitativo di benzina visto che aveva effettuato già la prima parte della simulazione di gara.
Per quanto riguarda il passo di Raikkonen, con le soft ha faticato. Il pilota finlandese non è stato veloce, in quanto, fin da subito ha sofferto sugli pneumatici anteriori, di quel fastidioso fenomeno chiamato blistering, che non gli ha permesso di sfruttare a pieno il potenziale della Ferrari SF15-T.
Il blistering si verifica quando una particolare sezione di gomma vicino alla carcassa si surriscalda in modo anomalo provocando delle piccole bolle d’aria all’interno dello pneumatico che creano a sua volta un distaccamento della gomma. Questi distaccamenti di gomma posso avere superfici diverse a seconda del livello di stress termico e meccanico cui sono soggette. Sullo pneumatico si vanno quindi a creare dei veri e propri buchi, che molto spesso sono molto profondi ed arrivano fino alla carcassa. Questo fenomeno è di difficile risoluzione in quanto i valori di camber e di pressione sono vincolati dalla Pirelli dal 2013 per prevenire i problemi che ci sono stati in quella stagione.
Un aiuto, per prevenire questo problema, potrebbe arrivare grazie alla “gommatura della pista” che durante le prove libere odierne era molto sporca e con poco grip. Proprio per questo motivo, le monoposto tendevano a scivolare provocando un surriscaldamento anomalo del battistrada dello pneumatico.
Per quanto riguarda il passo di gara con gomme medie, purtroppo Kimi è riuscito a realizzare soltanto due giri cronometrati, 1:56,646 nel traffico e 1:55,752 a pista libera. Difficile dare un giudizio, visto i pochi km percorsi con questo compound.
Non male anche il passo della Williams di Bottas che, con gomme soft, ha girato su un passo medio di 55,66. Calcolando che il team di Grove, durante le prove libere del venerdì, gira sempre con parecchia benzina (sfiorando il 100% della benzina da imbarcare alla domenica) e non sfrutta a pieno le potenzialità del motore Mercedes, potrebbe, durante le qualifiche e anche molto probabilmente durante la gara, impensierire la Ferrari.
Per ora, la Mercedes sembra inavvicinabile per tutti ma sarà interessante, viste anche le temperature più alte del solito, capire come sarà il degrado degli pneumatici sulle varie vetture durante la gara di Domenica, degrado che potrà risultare DETERMINANTE nell’esito della gara.