Categorie Formula 1

GP SINGAPORE: ANALISI GARA

Una gara dominata dalla Ferrari di Sebastian Vettel quella che si è disputata sul tracciato cittadino di Singapore. Negli anni recenti non abbiamo mai visto una Ferrari così competitiva sia in qualifica che in gara; ciò è la dimostrazione del grosso lavoro che i tecnici di Maranello hanno svolto in questa stagione dal punto di vista aerodinamico, meccanico e per quanto riguarda la Power Unit.

L’unico team che è riuscito ad infastidire la Ferrari SF15-T è stata la Red Bull di Ricciardo che con una gara fantastica ha messo molta pressione all’ex compagno di squadra. La RB11 come ci si poteva aspettare, si è esaltata su questo tracciato che premia soprattutto le doti meccaniche e telaistiche delle vetture. E se non fosse per quella Power Unit deficitaria in potenza e coppia, potremmo ora analizzare un altro risultato; perchè la vettura comunque più veloce in curva, ieri in gara, era la RedBull.

Mercedes non pervenuta purtroppo (magari non per i tifosi ferraristi) in questa gara. Entrambi i piloti hanno accusato grossi problemi con gli pneumatici, soprattutto posteriori, in quanto fin dalle prove del venerdì, non sono riusciti a portarli nella giusta finestra di funzionamento. Nelle prime analisi effettuate, pensavamo ad un problema di surriscaldamento degli pneumatici, un problema che la vettura anglo-tedesca aveva già avuto in questa stagione e che aveva corretto portando un corposo pacchetto aerodinamico in Cina. Ma analizzando meglio alcuni video disponibili anche su Youtube, sia on board che esterni alla vettura, abbiamo potuto notare che il problema era esattamente l’opposto: la Mercedes non è mai riuscita in questo weekend a riscaldare gli pneumatici al punto giusto. Ed è proprio per questo che hanno optato per un assetto molto rigido al posteriore, con l’obiettivo di riuscire a trasferire più carico sugli pneumatici e quindi riscaldarli maggiormente. Riguardo a ciò, si può benissimo notare come per le qualifiche e la gara, Mercedes abbia utilizzato il monkey seat, utile a generare più carico al posteriore. C’è poi un’altra spiegazione relativa al fatto che alla Mercedes servisse più carico al posteriore; con la nuova normativa riguardante le pressioni, il team tedesco per migliorare le condizioni di grip e trazione della W06 Hybrid non poteva più abbassare troppo la pressione delle gomme. L’unica possibilità quindi, era quella di trasferire più carico sulle ruote posteriori per aumentare l’impronta a terra dei due pneumatici. Ma utilizzando molle più dure (generalmente quando si alza la pressione, si alza anche la rigidità delle molle) al posteriore, in Mercedes hanno perso trazione e aderenza.
Nell’analisi della gara corsa nella giornata di ieri abbiamo inserito anche la McLaren in quanto, tutti gli uomini di Woking, si aspettavano tantissimo da questo appuntamento. La MP4-30, su una pista in cui la potenza della Power Unit aveva una minor importanza, ha dimostrato di non essere lontanissima dai migliori. Se calcoliamo comunque il grosso limite della Power Unit Honda, ossia i grandi problemi di recupero energetico da MGU-H che da K, possiamo dire (quasi) con certezza che il telaio della MP4-30, cosi come la meccanica e l’aerodinamica non sono poi cosi male come sembra voglia far sembrare Arai e il suo Team di ingegneri.


PRIMO STINT

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Vettel, la differenza nello stint iniziale l’ha fatta soprattutto nel primissimo giro quando è riuscito a rifilare a Ricciardo ben 3,1 secondi. Dimostrazione del feeling che il pilota tedesco aveva con la propria macchina e dimostrazione della velocità con la quale la rossa è riuscita a portare lo pneumatico super soft al giusto range di temperatura. Nei primi 4 giri, Sebastian, ha girato costantemente più veloce dell’australiano andando a stressare molto le coperture Pirelli. Questo è anche dimostrato dal fatto che dal giro 8 al 12, il pilota della Red Bull è stata poi costantemente più veloce del tedesco della Ferrari a dimostrazione di una miglior gestione degli pneumatici. 

Come si può evincere dalla tabella in basso, nella parte finale dello stint, il passo tenuto da Vettel rispetto a quello di Ricciardo (escludendo da tale calcolo il giro 1) è risultato pressoché simile, con l’alfiere della Rossa più veloce di soli 59 millesimi.
Buona la prestazione offerta da Raikkonen, anche se sia durante le qualifiche che durante la gara il passo non è mai stato comparabile con quello del compagno di squadra e nemmeno con quello della Red Bull di Ricciardo. Purtroppo, essendo stato sempre parecchio distante nei momenti cruciali (prima dei pit stop), gli strateghi della Ferrari non hanno potuto nemmeno pensare di effettuare con lui un undercut su Ricciardo. Il passo del pilota finlandese è stato di oltre 2 decimi superiore rispetto a quello del compagno di team. E’ bene sottolineare che Raikkonen si è comportato molto bene nelle prime due prove libere del venerdì, per poi, perdersi leggermente dal sabato in poi. Riguardo a ciò, e riguardo a quella perdita di feeling che Kimi ha ribadito poi anche nelle interviste post gara, ci potrebbe essere un motivo tecnico dato che la Ferrari ha voluto montargli il nuovo fondo (provato solo da Vettel il venerdì), solo al sabato mattina.

Leggermente più competitiva in condizione di gara la W06 Hybrid di Hamilton e Rosberg. Come scritto nella prima parte dell’articolo, sembra che entrambe le vetture anglo-tedesche, faticassero a portare nella giusta temperatura gli pneumatici. Secondo alcune informazioni provenienti dal paddock una temperatura degli pneumatici di 2°C in meno rispetto al range ideale di funzionamento, fa perdere alla vettura circa l’1% di grip che tramutato in tempo sul giro a Singapore è di circa 4 decimi. Per cercare di risolvere questa problematica, avuta anche in Canada secondo Toto Wolff, gli ingegneri della Mercedes hanno lavorato molto sul setup meccanico irrigidendo molto il posteriore per massimizzare il trasferimento di carico utilizzando a livello aerodinamico, il monkey seat sempre per la stessa ragione. Il passo di Hamilton è risultato essere superiore di 6 decimi rispetto a quello di Vettel, mentre Rosberg, anche per un problema al freno anteriore sinistro (alcuni detriti sembrerebbero aver causato il problema) ha girato ad un passo di 1 secondo al giro superiore a quello del forte pilota ferrarista.
LAP
VETTEL T RICCIARDO T RAIKKONEN T HAMILTON T ROSBERG T ALONSO T
1 01:52,569 SS 01:55,603 SS 01:56,737 SS 01:58,378 SS 01:59,448 SS 02:03,081 SS
2 01:51,623 SS 01:52,906 SS 01:52,845 SS 01:54,260 SS 01:53,927 SS 01:54,912 SS
3 01:52,242 SS 01:52,641 SS 01:52,752 SS 01:53,404 SS 01:54,137 SS 01:54,610 SS
4 01:52,092 SS 01:52,658 SS 01:52,698 SS 01:53,268 SS 01:53,538 SS 01:54,235 SS
5 01:52,354 SS 01:52,435 SS 01:52,643 SS 01:52,589 SS 01:53,533 SS 01:54,313 SS
6 01:52,664 SS 01:52,574 SS 01:52,477 SS 01:52,637 SS 01:53,337 SS 01:54,034 SS
7 01:52,639 SS 01:52,656 SS 01:52,963 SS 01:53,131 SS 01:53,600 SS 01:54,114 SS
8 01:53,132 SS 01:52,835 SS 01:52,702 SS 01:53,213 SS 01:53,392 SS 01:54,102 SS
9 01:52,729 SS 01:52,446 SS 01:52,750 SS 01:53,116 SS 01:53,170 SS 01:54,355 SS
10 01:52,636 SS 01:52,299 SS 01:52,720 SS 01:53,269 SS 01:53,499 SS
11 01:52,711 SS 01:52,507 SS 01:52,761 SS 01:53,049 SS 01:53,562 SS
12 01:52,969 SS 01:52,480 SS 01:52,924 SS 01:52,935 SS 01:53,471 SS
PASSO 01:52,526 SS 01:52,585 SS 01:52,749 SS 01:53,170 SS 01:53,561 SS 01:54,334 SS
GAP 00:00,059 00:00,222 00:00,644 00:01,034 00:01,808
GRAFICO 1 – PRIMO STINT


SECONDO STINT

Visto quanto era successo nel primo stint, l’approccio di Vettel a questa fase di gara è stato completamente diverso. Non ha attaccato da subito ma ha gestito il degrado degli pneumatici fino al giro 8 in modo da avere gomme in ottimo stato per la fase finale dello stint, considerando il fatto che lo stint centrale, per chi era sulla strategia di due soste era fondamentale. La gestione delle SuperSoft la si evince molto bene sia guardando la tabella, che il grafico 3: da entrambi si nota un drastico miglioramento del tempo sul giro dal giro 9 in poi. Al giro 8 il pilota tedesco della Rossa girava in 53basso per poi girare in 1:50,5 al giro 9. Ben 2,6 s più veloce del giro precedente a dimostrazione del fatto che, nei precedenti passaggi, era semplicemente in gestione sugli pneumatici, che avrebbero dovuto durare, SC a parte un bel pò di giri.
A questo improvviso cambio di ritmo del quattro volte campione del mondo, Ricciardo non ha saputo rispondere immediatamente ma ha impiegato 4 giri per riuscire ad avvicinare il passo. In questa occasione, nel finire dello stint, il passo tra i primi due in classifica era simile, a dimostrazione che la gestione di gara fatta da Vettel nei primi passaggi è stata molto funzionale alla gestione delle gomme. Alla fine dello stint il passo medio di Vettel è stato migliore di circa 2 decimi rispetto a quello di Ricciardo.
In questo secondo stint, Raikkonen ha faticato maggiormente rispetto a quello precedente: infatti, il suo passo gara è stato peggiore di oltre 5 decimi contro i “soli” 2 dello stint precedente.
Sia Hamilton che Rosberg, al primo stop non hanno montato le supersoft come fatto da tutti gli altri davanti a loro ma hanno preferito montare le soft, sperando in una safety car verso fine gara che avrebbe potuto ricompattare il gruppo. Il passo non era eccellente nemmeno con le Soft per i due Mercedes. Hamilton, fino al problema che lo ha costretto al ritiro (rottura di una fascetta metallica sul sensore di pressione dell’intercooler) girava con i tempi dei primi ma c’è da considerare che Vettel era in completa gestione della gomma.
LAP
VETTEL T RICCIARDO T RAIKKONEN T HAMILTON T ROSBERG T ALONSO T
1 01:52,265 SS 01:52,479 SS 01:52,496 SS 01:53,340 S 01:53,754 S 01:55,453 S
2 01:52,463 SS 01:52,477 SS 01:52,469 SS 01:52,685 S 01:52,731 S 01:54,567 S
3 01:52,414 SS 01:52,393 SS 01:52,571 SS 01:52,951 S 01:53,298 S 01:54,400 S
4 01:52,734 SS 01:52,497 SS 01:52,362 SS 01:52,735 S 01:53,117 S 01:54,361 S
5 01:52,592 SS 01:52,868 SS 01:52,824 SS 01:52,701 S 01:53,021 S 01:53,839 S
6 01:52,967 SS 01:52,964 SS 01:53,199 SS 01:52,505 S 01:52,807 S 01:54,593 S
7 01:52,943 SS 01:52,881 SS 01:52,714 SS 01:52,804 S 01:53,012 S 01:53,840 S
8 01:53,193 SS 01:53,209 SS 01:53,266 SS 01:55,172 S 01:53,359 S 01:53,897 S
9 01:50,520 SS 01:52,524 SS 01:52,705 SS 02:03,580 S 01:53,944 S 01:53,325 S
10 01:50,904 SS 01:51,560 SS 01:52,128 SS 02:04,969 S 01:52,215 S 01:53,870 S
11 01:50,799 SS 01:51,346 SS 01:51,949 SS 02:04,627 S 01:52,460 S 01:54,105 S
12 01:50,916 SS 01:50,861 SS 01:51,474 SS 02:05,040 S 01:52,638 S 01:53,884 S
13 01:50,641 SS 01:50,857 SS 01:51,631 SS 02:06,266 S 01:52,845 S 01:54,113 S
14 01:50,875 SS 01:50,966 SS 01:51,475 SS RIT 01:52,353 S 01:54,761 S
15 01:51,524 SS 01:51,395 SS 01:52,158 SS RIT 01:52,809 S RIT
16 01:51,587 SS 01:51,631 SS 01:52,404 SS RIT 01:52,669 S RIT
17 01:51,793 SS 01:51,586 SS 01:52,283 SS RIT 01:52,880 S RIT
18 01:51,899 SS 01:51,948 SS 01:52,900 SS RIT 01:52,982 S RIT
PASSO 01:51,835 SS 01:52,025 SS 01:52,389 SS 01:52,817 S 01:52,939 S 01:54,215 S
GAP 00:00,190 00:00,554 00:00,982 00:01,104 00:02,380

GRAFICO 2- SECONDO STINT

GRAFICO 3 – CONFRONTO VETTEL Vs RICCIARDO

TERZO STINT

Ultimo parte di gara effettuata da tutti i top driver con gomme soft. Anche con questa mescola Vettel si è dimostrato il più veloce in pista con un passo medio migliore di quasi 2 decimi su Ricciardo e oltre 6 sul compagno di squadra. Vettel è sempre stato più veloce di Ricciardo ad esclusione degli ultimi 5 giri, quando, il pilota tedesco ha solamente amministrato il vantaggio, tirando leggermente “i remi in barca”.
A parità di gomme la Mercedes di Rosberg ha girato, rispetto alla Ferrari di Vettel, con un passo medio più lento di 1 secondo. Un’enormità se pensiamo al dominio che questo team sta avendo dal 2014 in poi.

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LAP
VETTEL T RICCIARDO T RAIKKONEN T HAMILTON T ROSBERG T ALONSO T
1 01:51,473 S 01:52,696 S 01:52,132 S RIT 01:52,774 S RIT
2 01:51,510 S 01:51,816 S 01:51,738 S RIT 01:51,760 S RIT
3 01:51,063 S 01:51,111 S 01:51,542 S RIT 01:51,450 S RIT
4 01:50,787 S 01:51,152 S 01:51,251 S RIT 01:51,419 S RIT
5 01:50,733 S 01:50,591 S 01:51,048 S RIT 01:51,544 S RIT
6 01:50,352 S 01:50,558 S 01:50,999 S RIT 01:51,492 S RIT
7 01:50,186 S 01:50,304 S 01:50,962 S RIT 01:51,755 S RIT
8 01:50,304 S 01:50,300 S 01:50,341 S RIT 01:51,549 S RIT
9 01:50,320 S 01:50,118 S 01:50,800 S RIT 01:51,255 S RIT
10 01:50,271 S 01:50,258 S 01:50,568 S RIT 01:50,934 S RIT
11 01:50,075 S 01:50,174 S 01:50,944 S RIT 01:51,176 S RIT
12 01:50,319 S 01:50,041 S 01:50,857 S RIT 01:51,153 S RIT
13 01:50,069 S 01:50,240 S 01:51,156 S RIT 01:51,340 S RIT
14 01:50,267 S 01:50,498 S 01:51,068 S RIT 01:51,792 S RIT
15 01:50,393 S 01:50,694 S 01:51,270 S RIT 01:51,822 S RIT
16 01:50,989 S 01:50,879 S 01:51,163 S RIT 01:52,215 S RIT
17 01:50,939 S 01:51,414 S 01:51,746 S RIT 01:52,249 S RIT
18 01:51,053 S 01:50,632 S 01:51,847 S RIT 01:51,925 S RIT
19 01:51,273 S 01:51,824 S 01:51,875 S RIT 01:52,430 S RIT
20 01:51,278 S 01:50,750 S 01:52,598 S RIT 01:52,885 S RIT
21 01:52,559 S 01:50,623 S 01:54,614 S RIT 01:52,660 S RIT
PASSO 01:50,683 01:50,802 01:51,295 01:51,746
GAP 00:00,120 00:00,613 00:01,063

GRAFICO 4 – TERZO STINT
In conclusione, la Ferrari che ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, di essere la seconda forza in campo di questo campionato. E quando la Mercedes non riesce ad essere al top, l’occasione in casa Ferrari si riesce sempre a sfruttarla. Certo, se potevamo aspettarci una Red Bull molto competitiva, quello che lascia perplessi (e un po sbigottiti) è la caduta di prestazioni accusata dalla Mercedes. Non c’è nemmeno tempo di rifiatare perchè domenica si corre a Suzuka, in Giappone, e tempo permettendo (in arrivo un ciclone che potrebbe portare della pioggia), potremo molto probabilmente vedere finalmente i veri valori in campo dopo l’introduzione della nuova normativa per quanto riguarda la pressione delle gomme. Sta solo li il problema della W06 Hybrid o gli ingegneri della scuderia tedesca hanno peccato di presunzione portando in pista troppo frettolosamente la PU EVO (spendendo i 7 gettoni rimanenti)?
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT