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Foto: Video Toyota Gazoo Racing (YouTube) |
Grazie al video diffuso dalla Toyota, si ha avuto la possibilità di dare i primi sguardi alla nuova Toyota TS050 LMP1, impegnata nei test al Paul Ricard. A colpo d’occhio, spicca una nuova parte anteriore, con il muso rialzato, esattamente come nella TS030 del 2012, mentre non si è a conoscenza, per ora, della configurazione aerodinamica (alto o basso carico) utilizzata in questo test. Tale informazione potrebbe risultare molto utile soprattutto in vista della prossima edizione della 24 Ore di Le Mans.
Oltre a questa informazione, dalle immagini a disposizione, è attualmente impossibile capire le modifiche apportate nella zona centrale e posteriore del prototipo, rispetto alla TS040 della passata stagione.
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Comparazione della TS050 e TS040 a cura di Piergiuseppe Donadoni |
La vettura ha iniziato ufficialmente i test il 12 gennaio, sul circuito di Aragon, facendo delle prove comparative assieme alla TS040 2015, con i piloti: Sebastièn Buemi, Mike Conway e Stephane Sarrazin. Verrà presentata in occasione dei test ufficiali, che si svolgeranno nelle giornate di venerdì 25 e sabato 26 marzo.
La novità principale sarà il passaggio al motore turbo (non si è ancora a conoscenza della cilindrata e dei cilindri che verranno impiegati), al posto dell’uscente V8 aspirato da 3.7 litri, mentre per il recupero dell’energia sono state scelte le batterie agli ioni di litio, al posto dei condensatori utilizzati fino alla scorsa stagione e il passaggio da 6 a 8MJ come sub-classe energetica, proprio come la Porsche.
Infine, dovremo aspettarci un nuovo sistema ibrido, ricordando che quello della TS040 era caratterizzato da un motore termico che sviluppava oltre 500 CV ed un sistema ibrido costituito da due motori elettrici (uno situato nell’asse anteriore ed uno in quello posteriore) da oltre 400 CV (ricordiamo che i dati tecnici in maniera specifica, non vengono mai rilasciati). Durante la fase di frenata, i due motori elettrici accumulavano energia che veniva immagazzinata tramite dei condensatori posti al lato guida, i quali rilasciavano la potenza su tutte e quattro le ruote.
Un ringraziamento a Cristiano Sponton (@spontonc), Piergiuseppe Donadoni (@RoboCoPJ) e Paolo Pellegrini, per il contributo tecnico.