La seconda sessione di prove libere, disputate sul tracciato di Manama, ha messo in luce che nelle qualifiche di domani la Mercedes non avrà rivali; la W07 Hybrid soprattutto con la gomma supersoft ha dimostrato di avere un buon vantaggio nei confronti della Ferrari e soprattutto di tutti gli altri team che accuseranno dei gap molto elevati e lotteranno molto probabilmente solo per la terza fila. Con le prestazioni di oggi infatti, è difficile pensare che qualche vettura possa inserirsi nella lotta tra Mercedes e Ferrari.
Ricapitolando, le gomme che verranno utilizzate in questo appuntamento del Bahrain sono: medie (bianche), soft (gialle) e supersoft (rosse). Ognuno di questi compound si differenzia per il grado di grip e la resistenza al degrado nonché la finestra di funzionamento. Questi dati saranno fondamentali in gara per comprendere nel migliore dei modi quali saranno le gomme migliori in base anche e soprattutto alle temperature dell’asfalto.
In casa Ferrari, Kimi Raikkonen ha svolto un lavoro differenziato rispetto al compagno Sebastian Vettel. Infatti nelle fasi iniziali delle prove libere 2 ha effettuato un lunghissimo long run utilizzando il compound bianco, le medie, mentre Vettel si è concentrato su un run molto più corto con gomme soft.
Il ritmo tenuto dal pilota finlandese con le gomme medie è stato molto costante con un degrado molto contenuto degli pneumatici.
Lo stint realizzato da Raikkonen è stato di ben 20 giri girando con un passo medio (su 17 giri buoni) di 1:36.3. Ferrari ha voluto simulare la seconda parte di gara, quindi con un quantitativo di benzina a bordo intorno ai cinquanta chilogrammi. Da segnalare che in molti giri del suo lungo stint, Raikkonen ha utilizzato il DRS, a quanto ci è stato detto per due ragioni:
verificare che i problemi avuti sulla vettura di Vettel nelle FP1 non si verificassero più, e per simulare una seconda parte di gara nel traffico, con quindi il DRS aperto nella maggior parte dei giri.
In simulazione qualifica, con il compound soft, la Ferrari è rimasta abbastanza vicina alla Mercedes di Rosberg in quanto il gap accumulato da Sebastian Vettel è stato di soli 0,447 millesimi. Sorprende che nel secondo giro veloce effettuato, come potete osservare dalla tabella e dal grafico in basso, la situazione sia completamente capovolta con un Vettel più veloce di Rosberg di quasi 1 decimo. Dato interessante da tenere in considerazione per la gara.
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ROS | | VET | | GAP |
---|
92,173 | | 92,65 | | -0,477 |
93,424 | | 93,331 | | 0,093 |
Per quanto riguarda il passo gara, il pilota che ha dimostrato di essere il più veloce è stato Nico Rosberg che anche su questo tracciato dimostra di essere molto a suo agio con la nuovissima W07 Hybrid.
Con gomme supersoft usate ha simulato la prima gare di gara girando su un passo medio di 1:37,1. Il degrado con questo compound di gomme è abbastanza elevato su tutte le vetture: il pilota tedesco in soli 6 giri ha avuto un incremento di tempi sul giro di ben 2.2 secondi.
Hamilton nelle stesse condizioni, è riuscito a contenere questo incremento prestazionali in “soli” 1,8 s ma
si è dimostrato più lento rispetto al compagno di squadra di 3 decimi. Rosberg nel suo primo giro con il compound supersoft è riuscito a scendere sotto il muro del 36 ed è stato l’unico pilota in pista a riuscirci.
La simulazione di Vettel con il compound soft è stata interrotta anzitempo per dei problemi alla ruota posteriore sinistra che hanno costretto il pilota tedesco ad interrompere la simulazione gara e fermare la vettura in pista. Nei pochi giri che abbiamo da analizzare il passo della Ferrari è stato abbastanza buono, in linea con quello di Hamilton nonostante l’uso di una mescola meno performante. Il degrado delle gomme soft sulla vettura di Maranello sembra essere leggermente migliore della Mercedes infatti analizzando il tempo di attacco di Vettel e paragonandolo con l’ultimo giro effettuato (stint di 4 giri), prima di fermarsi l’incremento prestazionale dei tempi sul giro è stato di 1.1 secondi. Rosberg in 4 giri ha alzato i tempi di 1,8 secondi, cosi per un veloce confronto. Cosa abbastanza normale visto che la soft è costruita per avere una durata maggiore rispetto alla soft.
Questo è quello che dicono i numeri ma analizzando fotograficamente le gomme, si direbbe che la Mercedes abbia accusato minori problemi con le gomme supersoft rispetto alla Ferrari. Come potete osservare dalle immagini in basso infatti, le gomme utilizzate dalla Mercedes sono risultate molto più “pulite” dal graining rispetto a quelle Ferrari. Il particolare e fastidioso problema del graining che si presenta spesso su una pista ancora molto “green” e sporca, è molto più evidente sulle supersoft utilizzate dalla SF16-h, a dimostrazione che forse le temperature di utilizzo non erano nella corretta finestra di funzionamento (per chi ha occhio, poteva notare come la SF16-H scivolasse molto).
L’ultimo stint confrontabile tra Ferrari e Mercedes è stato purtroppo effettuato con gomme diverse. I due piloti della Mercedes hanno infatti montato gomme soft mentre Raikkonen è passato alle supersoft. Mercedes pur utilizzando una mescola meno performante è riuscita a girare con un passo gara molto simile a dimostrazione che la SF16-H non sembra molto gradire la gomma rossa su questo tracciato. Ora sarà veramente fondamentale il lavoro che svolgerà il Team italiano durante la serata odierna per cercare di migliorare il comportamento della vettura con questa tipologia di gomme.
Per concludere il discorso sulla Ferrari, è bene sottolineare come oggi il Team italiano non abbia dato piena potenza alle due unità motrici, soprattutto nelle due simulazioni di qualifica, per non incorrere in fastidiosi problemi di affidabilità. Come già più volte scritto su queste pagine, il più grande problema del Team italiano è relativo alla
affidabilità della sua unità motrice, ancora purtroppo non a livello di quella del Team Mercedes. E se per vincere un Mondiale serve,
oltre che velocità e consistenza sul ritmo gara, anche una ottima affidabilità, possiamo dire che ad oggi Ferrari, a quanto sappiamo, non è in grado di vincerlo.
Ritornando a Mercedes dai dati emerge un cosa molto importante e cioè che lo stint effettuato da entrambi i piloti con la gomma soft è stato più lento rispetto a quello con la supersoft nonostante la vettura fosse più leggera di carburante. Questo dato ci fa capire che, con le temperature piuttosto basse presenti in pista, il compound giallo della Pirelli non è l’ideale ed è per questo che gli ingegneri ed i piloti del team anglo tedesco temono molto le temperature basse.
Mercedes, a quanto raccolto da FUnoAnalisiTecnica, crede di avere un vantaggio di 4-5 decimi a giro sul passo gara in questo circuito, che potrebbe essere leggermente minore se la pista risulterà più fredda del previsto.
Passando alla vera sorpresa della giornata, ossia la McLaren – Honda, era finalmente ora che vedevamo una MP4-31 cosi in alto. Fa bene alla F1 in primis, e ai molti tifosi della eterna scuderia di Woking che ha fatto in parte la storia della Formula 1. La Mclaren, per chi non fosse opportunamente informato, è riuscita infatti ad ottenere il terzo posto con Jenson Button.
La Power Unit nipponica, indubbiamente molto migliorata, è accoppiata ad una vettura che a livello di telaio e di carico aerodinamico non ha da invidiare molto alle Top Car come Mercedes, RedBull e Ferrari. Quello che sorprende, oltre al gran giro effettuato dal pilota inglese in configurazione da qualifica, sfruttando anche una nuova mappatura aggressiva della Power Unit Honda, è il passo gara; con gomme super soft Button è riuscito a girare con un passo di 1:38,5 che, seppur distante un secondo al giro dai migliori, è senza dubbio buono. Con le medie invece, il passo non è sembrato molto buono. Possiamo di certo concludere che l’obiettivo della McLaren nelle qualifiche di domani è quello di lottare per entrare in Q3 e giocarsi poi nella giornata successiva, i primi punti della stagione.
Concludendo l’articolo, qualche riga anche per RedBull, Toro Rosso e Williams che sembrano stare insieme a Mclaren e anche Haas, nel grande gruppone dietro al terribile duo Mercedes – Ferrari. Il grosso problema è che tutti questi Team risultano essere molto molto distanti dal duo di testa sia in condizioni di qualifica che sul passo gara. Ma pur distanti che siano, almeno guardando i numeri uscenti dalle prove libere 2, è possibile che ci si possa divertire di più guardando loro che le quattro auto di testa. Ovviamente, speriamo di sbagliarci.