Le prove libere odierne hanno messo in luce per l’ennesima volta una Mercedes W07 Hybrid stratosferica. Il tracciato di Sochi, per come è sviluppato, esalta le caratteristiche aerodinamiche della vettura teutonica oltre a quelle dinamiche per via di un asfalto poco abrasivo e temperature ambientali particolarmente basse. Ma qui a Sochi il grosso del vantaggio Mercedes lo trova sicuramente nella propria Power Unit che come ben sappiamo è molto efficiente nel recupero di energia elettrica: l’MGU-H, quel motore che ha dato molti problemi a Lewis Hamilton nel GP di Cina, in realtà ha tantissimi pregi e ben pochi difetti, riuscendo a ricavare da una perfetta gestione del gruppo turbocompressore parecchia energia da inviare o alla batteria o direttamente ad MGU-K. E non è per niente un caso se la Williams su questo tracciato sembra tornata la vera Williams, soprattutto sul passo gara.
Ma passiamo al sodo, e all’analisi quindi dei passi gara: Hamilton è stato il pilota più veloce in configurazione di qualifica e anche in simulazione gara se prendiamo in esame il run con le gomme più morbide utilizzabili sul tracciato di Sochi, ossia il compound SuperSoft. Il pilota inglese si è dimostrato finalmente a proprio agio con la W07 e molto competitivo girando con un passo medio del 1:41,8. Almeno per ora il compagno di squadra nonché Leader della classifica del Mondiale Nico Rosberg, non è riuscito a tenere il passo del campione del mondo 2015 girando con un ritmo 7 decimi più elevato (1:42,5). A differenza del compagno di squadra, il pilota tedesco della Mercedes ha effettuato anche un secondo stint con le gomme Soft usate come si può ben vedere dalla tabella in basso.
Dal punto di vista tecnico, come vi abbiamo mostrato nella giornata di ieri, Mercedes è arrivata un Russia con una modifica all’ala anteriore che però non sembra sia piaciuta troppo ai due piloti del colosso tedesco. Ritornando ad analizzare il primo stint di Lewis Hamilton, colpisce il fatto che il pilota inglese è riuscito a girare, come potete osservare dai grafici in basso, ben sei volte sotto il muro del 1:42,0 mentre Rosberg ci è riuscito solo 1 volta. Un altro dato molto chiaro sullo stato di forma dei due Mercedes è che Hamilton non è mai salito sopra l’1:43,0 mentre Rosberg ha girato sopra questo tempo per soli due giri.
Su quasi tutte le vetture, esclusa Mclaren e RedBull, le gomme SuperSoft hanno accusato un bassissimo degrado e quindi, il primo stint di gara sarà piuttosto lungo, un po come si fece ad ottobre 2015. A livello strategico non dovrebbero esserci quindi grosse sorprese in quanto le soste previste saranno solo UNA per la maggior parte dei piloti. Chi partirà con le super soft effettuerà l’ultima fase di gara con le soft mentre chi userà in partenza le soft farà un lunghissimo primo stint per montare le super soft negli ultimi 20 giri finali della corsa. Con la sorpresa di qualche top driver che potrebbe cercare il “tempone” nel Q2 con le “gialle” viste le termiche previste. Pirelli purtroppo non si è fidata a portare le UltraSoft già qui in Russia per via degli elevati carichi presenti soprattutto nella lunga curva 4.
Dopo Mercedes, stranamente a dire la verità, si è inserita in questo primo pomeriggio italiano la Williams che grazie a Bottas, per la prima volta in questa stagione ha dimostrato di essere piuttosto competitiva soprattutto sul passo gara. Entrambi i piloti del Team di Groove hanno realizzato un primo stint con gomme SuperSoft usate girando con un passo di 1:42,7 per Bottas e 1:43,3 per Massa. Tempi abbastanza buoni ma purtroppo per loro ed anche per gli appassionati di Formula 1, non confrontabili con il passo gara avuto da Lewis Hamilton.
Nel secondo stint con gomme questa volta Soft, il passo tenuto da Bottas è stato ottimo riuscendo ad essere di ben 3 decimi più veloce rispetto a Rosberg. Massa invece, pur girando su tempi abbastanza costanti, non ha dimostrato di avere il passo del compagno di squadra, prospettandosi quindi un altro, forse l’ennesimo weekend molto difficile per il pilota brasiliano che sta seriamente rischiando il posto per il 2017.
In casa
Ferrari quest’oggi è stata una giornata di duro lavoro per trovare il giusto assetto della SF16-H. Come vi abbiamo già mostrato nella giornata di ieri, e come avevamo anticipato nei giorni scorsi, la Ferrari è arrivata in Russia con delle modifiche alla parte termica della Power Unit oltre ad una nuova versione di ala anteriore che è stata oggetto di comparazioni con la versione precedente nelle prime prove libere. La notizia positiva è che la tanto attesa novità all’anteriore sembra sia piaciuta ai due piloti della rossa, tanto che l’hanno voluta utilizzare fin da subito nelle libere del pomeriggio.
Purtroppo però la SF16-H è ancora una vettura tutt’altro che affidabile, una vettura che quasi certamente non vincerà il campionato del mondo 2016 di F1 perchè senza la giusta affidabilità non si va molto lontano. Un problema di natura elettrica ha infatti colpito la nuovissima arma del Team italiano guidata da Sebastian Vettel, non permettendo quindi al Team e anche al pilota tedesco di completare il lavoro programmato che è fondamentale quando disponi di una vettura completamente nuova come la SF16-H.
Entrambi i piloti della Ferrari durante le seconde prove libere sono riusciti ad effettuare le simulazioni di qualifica dimostrando un buon potenziale pur lottando, un pò come tutti i piloti, con il corretto riscaldamento delle gomme SuperSoft che con le condizioni ambientali odierne hanno fatto veramente fatica a dare il meglio di sé soprattutto sul giro secco.
Per via del problema sopra descritto alla vettura di Sebastian Vettel, il lavoro in vista della gara è stato effettuato solo da Kimi Raikkonen; il pilota finlandese ha simulato solo la prima parte di gara con il compound supersoft. Il passo gara, in questo venerdì russo, non sembra per niente incoraggiante: oltre ad essere più lento delle due Mercedes, Raikkonen ha preso paga anche dalla Williams di Bottas. La SF16-H, pur con la grossa scusante di aver girato piuttosto depotenziata per salvaguardare il nuovo ICE oltre che il gruppo turbocompressore, ha dimostrato di non essere in palla dal punto di vista di assetto. E dei tre settori, quello in cui la SF16-H soffre maggiormente non è stranamente il terzo settore di questo tracciato, ossia il più lento. Quello è un settore dove si affrontano principalmente curve a 90° e dove i problemi di gestione del turbo-lag, uniti ad una vettura ancora non al top sulle curve più lente, ahimè si fanno molto sentire.
Parlando degli altri Team, la Mclaren si può dire che pur girando piuttosto scarica abbia destato una ottima impressione dimostrando per l’ennesima volta le buone doti telaistiche e aerodinamiche. Purtroppo i problemi di gestione del compound SuperSoft non sembrano completamente risolti, mentre un po meglio Button è andato con la mescola Soft che si è comportata meglio anche per via delle fresche condizioni ambientali. Il duo della Mclaren però può considerarsi piuttosto soddisfatto pensando che il gap motoristico è ancora molto, troppo ampio.
E la RedBull che tanto avevamo apprezzato in Cina, ha fatto già qualche passo indietro; ciò è da spiegare dalle condizioni molto diverse dell’asfalto oltre che a delle pressioni che quest’oggi hanno creato molti meno problemi di settings agli altri Top Team rispetto allo scorso Gran Premio. I maggiori problemi la RedBull li ha incontrati con la mescola più soffice, visto che Kvyat nella sua simulazione è stato il pilota in pista dei Top Driver con il maggior degrado (al di sopra del secondo contro i pochi decimi accusati da Mercedes e Ferrari). Problema che non si è presentato invece per Ricciardo nel suo run su gomme Soft di ben 22 giri (43.3, tempo molto vicino a quello fatto segnare da Sainz di Toro Rosso su un run da ben 24 giri), portato dal pilota australiano nel giusto range di temperatura ma come già detto poco sopra, far funzionare la Soft con queste condizioni ambientali oggi era molto più facile rispetto alla mescola SuperSoft. E’ proprio per questo motivo che la Ferrari ha preferito concentrarsi con Kimi Raikkonen sulla simulazione del passo gara con il compound più morbido poiché le condizioni che troveranno i Team domenica non saranno troppo diverse da quelle odierne dal punto di vista termico.
Concludendo l’articolo, c’è sicuramente da sottolineare come la favoritissima per la vittoria del Gran Premio di Russia in quel di Sochi è certamente la Mercedes e principalmente Lewis Hamilton che vuol da subito accorciare il grande gap che lo separa dal compagno di squadra. Per la Ferrari si sapeva che questo poteva essere un Gran Premio difficile, poiché le caratteristiche del tracciato non esaltano i tanti pregi della SF16-T; anzi mettono tanto in evidenza quel grosso problema di energia sprecata dal turbocompressore, che dovrebbe invece essere utilizzata dall’MGU-K per uscire più velocemente dalle curve lente soprattutto del terzo settore. Sarà una serata intensa nel motorhome del Team italiano dove piloti, e soprattutto ingegneri, dovranno trovare la giusta quadra per avvicinare nella giornata di domani, anche grazie a un po di CV odierni mancanti, la SF16-H alla W07. E’ si, perchè la rossa in Russia ha anche un nuovo motore endotermico che potrà garantire nella giornata di domani quei 5-10 CV che possono anche significare un decimo di secondo al giro. E poi per domenica bisognerà puntare tutto sulla costanza di Kimi (Vettel verrà penalizzato di 5 posizioni in griglia di partenza per la sostituzione del cambio) che dovrà fare un mezzo miracolo anche solo per centrare la seconda posizione! Mercedes e (forse) Williams permettendo!