Nella prima mattinata di ieri vi abbiamo dato la notizia dell’utilizzo da parte di Ferrari nel prossimo Gran Premio di Sochi di un nuovo Internal Combustion Engine con modifiche alla camera di combustione. Sarà la terza unità delle cinque disponibili per Sebastian Vettel mentre Raikkonen utilizzerà la numero 2.
I tifosi Ferrari e non, si chiederanno il motivo dell’utilizzo della terza unità endotermica sulla vettura di Vettel soltanto alla gara numero 4 visto che, come ben sappiamo, il regolamento tecnico impone l’utilizzo di sole cinque unità per questa stagione 2016 caratterizzata da ben 21 gare.
Andiamo a capire se questa scelta potrà essere in futuro un problema per la Ferrari di Vettel costringendolo così, ad utilizzare, verso fine stagione, la sesta unità che comporterebbe una penalità in griglia di 10 posizioni al pilota tedesco.
Ci concentriamo esclusivamente sul pilota tedesco in quanto per Raikkonen, salvo problemi tecnici, non ci sarà sicuramente nessun tipo di problematica nel terminare la stagione con le unità (cinque) imposte dal regolamento.
La situazione attuale è descritta dalla tabella in basso. Raikkonen, come potete vedere, ha utilizzato l’unità a combustione interna (ICE) numero 1 in tutte le sessioni di prove libere, qualifica e gara delle gara sin qui disputate. Il chilometraggio raggiunto dal pilota finlandese è il seguente: 1858 km, compresi anche i giri di installation lap che vengono effettuati prima di schierarsi al via e il giro di rientro.
Vettel invece, a causa del problema tecnico avuto durante il giro di formazione del Gp del Bahrain, è stato costretto a sostituire il motore a combustione interna già in Cina. Quindi, l‘ICE numero 1 del pilota tedesco ha totalizzato soltanto 1015 km e a causa dei grossi problemi avuti non potrà essere utilizzato per il resto della stagione. L‘ICE numero 2, utilizzato per l’intero fine settimana cinese, ha totalizzato un chilometraggio parziale di 637,7 km.
Per capire se ci potranno essere dei problemi, soprattutto verso la fine della stagione, abbiamo “simulato” una possibile rotazione dell’ICE sulla vettura di Vettel calcolando il chilometraggio delle singole unità. Per farlo, abbiamo preso in considerazione, vedendo anche quanto fatto nella scorsa stagione, i seguenti dati:
- FP1 + FP2 = 250 km
- FP3 + Q + R = 450 km
- FP1+FP2+FP3+Q+R =700 km
Lo schema che vedete in basso è solo una IPOTETICA rotazione che potrà fare la Ferrari e quindi, non è detto che la PU4 venga introdotta a Silverstone e la PU5 a Monza.
Nell’eventuale rotazione abbiamo considerato il fatto che nei fine settimana dove verranno introdotte nuove unità ICE, quest’ultima venga utilizzata per tutto il fine settimana in modo da realizzare tutti i collaudi necessari. Questa pratica, molto comune nella scorsa stagione ipotizziamo venga ripetuta anche quest’anno.
Con una rotazione come quella che vedete in alto il risultato del chilometraggio finale sarebbe il seguente:
- Motore a Combustione Interna 2 (ICE) = 3137 km
- Motore a Combustione Interna 3 (ICE) = 3400 km
- Motore a Combustione Interna 4 (ICE) = 3500 km
- Motore a Combustione Interna 5 (ICE) = 3200 km
Questo dimostra che, salvo eventuali problemi al motore a combustione interna che possono riscontrarsi durante la stagione, la Ferrari, anche sulla SF16-H di Vettel, potrà concludere la stagione senza incorrere in nessuna penalità pur introducendo ICE numero 3 alla quarta gara stagionale.
Nella stagione 2015, il chilometraggio massimo raggiunto dalla Ferrari sul motore a combustione interna è stato di 3200 km quindi, per riuscire nella rotazione in questo 2016, bisognerà andare leggermente oltre a questo chilometraggio, cercando anche di utilizzare, durante le PL, delle mappature motore molto conservative in modo da non stressare oltremodo il motore endotermico.
Solo per portarvi un esempio, la Mercedes nella scorsa stagione è arrivata anche a chilometraggi superiori ai 5000 km, quindi le distanze ipotizzate per la Ferrari sono fattibili e non si tratta di numeri difficilmente raggiungibili.