Per la Mercedes è tempo di cambiamenti durante il weekend del Gran Premio di Spagna 2016. Dopo aver infatti confermato la nuova versione di ala anteriore introdotta a Sochi e aver introdotto un nuovo monkey seat al posteriore, il Team tedesco ha perfezionato anche il muso visto per la prima volta nei test invernali utilizzato poi in tutte queste prime quattro gare del mondiale.
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In alto la foto AMUS del nuovo muso |
La nuova versione di muso, come si può ben vedere dall’immagine confronto sopra mostrata, non è molto diversa dalla precedente se non nella punta, ora più affilata. Questa modifica, che ha necessitato probabilmente di un nuovo crash test, sarà utile per migliorare lo scorrimento dei flussi, grazie ad una migliore penetrazione aerodinamica, dapprima verso la zona dei turning vanes e poi verso parte centrale e finale della vettura.
Oltre a ciò il Team tedesco non ha confermato la piccola “aletta” nella zona davanti alle prese dei freni anteriori (in azzurro nella foto successiva) introdotta per la prima volta nel Gran Premio del Bahrain. Confermate invece le protezioni alla grossa presa dei freni anteriori, ora formate da delle piccole lame in materiale metallico (ora dipinte di nero), soluzione più efficiente della classica rete metallica utilizzata fino al Gran Premio di Cina.
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Foto Scarbs – GP di Spagna |
Come già detto all’inizio di questo articolo, la Mercedes ha confermato l’ala anteriore con gli endplate modificati introdotta durante le prove libere del Gran Premio di Sochi. Tale ala, che è stata proprio pensata per debuttare ufficialmente in questo GP, è molto probabile che verrà utilizzata soprattutto in circuito dove servirà tanto carico aerodinamico come nel caso della pista del Montmelò.
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Foto Fabrega – GP di Russia |
In conclusione, come descritto in
QUESTO articolo del pomeriggio,
Mercedes farà domani debuttare una nuova versione di monkey seat, una specifica da più alto carico rispetto a quello utilizzato nelle precedenti gare. Monkey seat che ha visto l’introduzione di una nuova piccola soffiatura sul ripiano più alto, utile ad evitare fastidiosi distacchi della vena fluida sul dorso dell’ala che farebbero crollare l’efficienza aerodinamica del componente stesso.