LEWIS HAMILTON VINCE DAL SECONDO POSTO AL VIA
PASSANDO DIRETTAMENTE DALLE WET ALLE DEBUTTANTI ULTRASOFT
L’INIZIO CON GARA BAGNATA STRAVOLGE I CALCOLI
DI STRATEGIA: USATI TUTTE E CINQUE LE MESCOLE DISPONIBILI
STRATEGIA A DUE SOSTE SCELTA DALLA MAGGIOR PARTE DEI PILOTI,
PARTITI SULLE WET, POI INTERMEDIE QUINDI SLICK
Monaco, 29 maggio 2016 – Il Gran Premio di Monaco ha preso il via dietro la safety car in condizioni di bagnato, il che ha rivoluzionato le strategie per la gara, con tutti i piloti che hanno dovuto obbligatoriamente partire con i pneumatici Cinturato Blue full wet.
La safety car è rientrata dopo sette giri e la maggior parte dei piloti è passata alle intermedie. Lewis Hamilton è stato uno dei due piloti a continuare con le full wet sul circuito che si asciugava, passando direttamente alle P Zero Purple ultrasoft dopo 31 giri.
Il poleman Daniel Ricciardo (Red Bull), che aveva già montato le intermedie, è passato alle P Zero Red supersoft un giro dopo, rientrando in pista alle spalle di Hamilton, scatenando un emozionante duello per la prima posizione.
Strategia alternativa adottata dalla Force India per Sergio Perez, terzo al traguardo dopo essere partito ottavo, passato dalle intermedie alle P Zero Yellow soft.
Tutti e cinque i tipi di pneumatici portati a Monaco – full wet, intermediate, soft, supersoft e ultrasoft – sono stati usati durante la gara. Visto che la corsa all’inizio è stata dichiarata bagnata, non c’era infatti obbligo di usare almeno due mescole slick. Il pilota della Mercedes ha percorso ben 47 giri sulle ultrasoft, cosa mai vista prima nei test o nelle prove libere, stabilendo anche il giro più veloce nelle fasi conclusive.
Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “A inizio gara, in condizioni di bagnato, i team hanno dovuto capire il punto di crossover tra full wet e intermedie, nonostante non avessero dati sul bagnato a Monaco con l’ultima generazione di monoposto. Di conseguenza, come spesso accade qui, le squadre hanno dovuto rivedere al volo le loro scelte strategiche. Abbiamo visto molte tattiche differenti, con Lewis Hamilton che è rimasto sulle full wet passando direttamente alle purple slick: un fattore-chiave per la sua splendida vittoria. Un mix brillante di strategie ha visto diversi piloti guadagnare posizioni rispetto a quelle di partenza, su un circuito dove i sorpassi sono notoriamente difficili”.
I tempi migliori della giornata per mescola:
| Soft | Supersoft | Ultrasoft | Wet | Intermediate |
Primo | VET 1m18.005s | RIC 1m18.294s | HAM 1m17.939s | HAM 1m30.844s | MAS 1m29.462s |
Secondo | PER 1m18.446s | SAI 1m18.519s | ROS 1m18.763s | WEH 1m33.794s | GUT 1m29.713s |
Terzo | HUL 1m19.232s | ALO 1m19.170s | GUT 1m19.131s | RIC 1m34.360s | MAG 1m29.802s |
Stint più lungo della gara:
Soft | Perez | 48 giri |
Supersoft | Button | 47 |
Ultrasoft | Rosberg | 47 |
Ultrasoft | Hamilton | 47 |
Intermediate | Nasr | 24 |
Wet | Wehrlein | 31 |
Wet | Hamilton | 31 |
La previsione Pirelli: Avevamo previsto che la strategia su due soste fosse la più veloce, quella su un solo pit stop la più probabile usando pneumatici ultrasoft e supersoft. La pioggia ha aperto a ogni tattica e Hamilton è passato dalle full wet alle ultrasoft alla fine del giro 31: unico pilota, a parte Pascal Wehrlein, ad adottare questa strategia con la Manor.
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