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24h Le Mans | Ferrari: Risi Competizione 2° in GTE Pro e Scuderia Corsa 1° in GTE Am, doppio ritiro per AF Corse

Foto: Ferrari
Una 84^ edizione che entrerà nella storia dopo quanto successo negli ultimi sei minuti di gara, con la Toyota che ha dovuto arrendersi per l’improvviso calo di potenza del motore, lasciando campo libero alla Porsche, ottenendo il 18° successo ed il secondo consecutivo.

In classe GTE Pro, invece, la Ford (dove ha schierato quattro vetture e ha ottenuto un nuovo BoP) riesce a trionfare con l’equipaggio #68 del Chip Ganassi Racing Team USA formato da: Sebastien Bourdais, Dirk Muller e Joey Hand.

La Ferrari #82 di Risi Competizione chiude al secondo posto con Toni Vilander, Giancarlo Fisichella e Matteo Malucelli, dopo essere stata gran parte delle ore in testa ed essersi alternata la leadership nelle prime ore di gara proprio con la Ford.



L’inizio della gara non si è rivelato particolarmente buono per una delle tre Ferrari, con la #51 di AF Corse che viene portata dentro al box per un sospetto problema al fondo dopo il contatto con il cordolo rialzato durante l’immissione verso la pit lane.


La vettura gemella di AF Corse, la #71, non riesce a sfruttare il massimo potenziale, causando delle particolari vibrazioni. Una gara in salita che lo è ancora di più quando a quattordici ore dal termine è costretta a fermarsi prima dell’immissione delle Esses (tratto di pista che precede Tertre Rouge) per l’esplosione del cerchio dello pneumatico posteriore sinistro. Lo stesso Davide Rigon esce dalla macchina, ufficialmente ritirata.


Foto: Ferrari
La Ferrari #82, invece, da subito riesce a contrastare lo squadrone Ford, specie con le vetture del Chip Ganassi Team USA, avversarie anche nell’IMSA del team di Giuseppe Risi in classe GTLM. Nelle prime ore di gara, entrambe le vetture si alternano la prima posizione in classe GTE Pro, regalando un alto livello di spettacolo.


Durante una Slow Zones nell’arco della notte, la Ford #68 non sembra rispettare il limite di 80 km/h, senza l’intervento in prima persona della direzione gara. Naturalmente entrambi i costruttori hanno effettuato le relative soste nel garage per il cambio del sistema frenante che, ricordiamo, è composto da dischi in acciaio rispetto a quello in carbonio delle LMP1. La stessa vettura riceve un drive through per essere uscita dal garage a motore accesso con il regolamento che prevede la ripartenza nella piazzola di sosta a motore spento.



A quasi tre ore dal termine, un testacoda di Toni Vilander in uscita dalla Curve Porsche, segnano la gara della Ferrari che, fino a quel momento, conduceva in testa.

Da quì fino alla fine, la gara sarà soggetta a delle polemiche. La Ford segnala alla direzione gara di una luce non funzionante sulla vettura del Risi Competizione, costringendola a ripararla. Il team di Houston non si ferma ai box e prosegue fino alla fine, arrivando al secondo posto, dietro alla Ford #68 e davanti alla Ford #69.



Nel post-gara la Ferrari viene penalizzata di 20 secondi e 5.000 Euro di multa per aver ignorato la bandiera nera e aran cio, mentre la Ford #68 viene penalizzata di 50 secondi per non aver rispettato il regime di bandiere gialle durante la Slow Zones notturna.

Non resterà che aspettare degli ulteriori chiarimenti, soprattutto a riguardo della regola del 7%, che Ford avrebbe violato con il divario prestazionale superiore agli altri costruttori.





Dopo il terzo posto dello scorso anno, Scuderia Corsa trionfa per la prima volta in classe GTE Am, riportando a vincere la veterana 458 Italia. Al trionfo: Townsend Bell, Jeffrey Segal e Bill Sweedler.
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT