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GP BAKU: la cronaca del Gran Premio



Baku, Azerbaijan. Ottava gara della
stagione per il ritorno in Formula 1 del Gran Premio d’Europa. Pista nuova per tutti, ma in pole
position
troviamo sempre una freccia d’argento, quella di Nico Rosberg seguita da Ricciardo, Vettel e
Raikkonen. 2° si era qualificato Perez, ma la sostituzione del cambio lo
obbliga a partire in 7^ posizione. Solo 10° Hamilton che durante la Q3 ha
commesso un errore e non ha potuto far registrare una prestazione.

Ci
siamo: sulla griglia di partenza, tutto è pronto…. si accendono i
semafori…. tre, quattro, cinque….. VIA
VIA VIA, sono partiti!!

Partenza regolare davanti con Rosberg che mantiene la testa della gara. Bene
Perez
, che sale subito in 5^ posizione; nulla di entusiasmante invece per quanto riguarda Hamilton, che rimane in 10^ posizione.
Subito inizia però la rimonta dell’inglese che in poco tempo si sbarazza di Kvyat e
nel giro 5, sfruttando un errore in curva 1, di Verstappen (che viene superato anche da Bottas).



Red Bull entra subito in crisi con la gomma rossa: ecco
quindi che al giro 6 proprio l’olandese è il primo a fermarsi ai box e montare
gomma gialla.
Davanti
Ricciardo non sta facendo meglio e Vettel lo supera portandosi così in 2^ posizione. Nel giro successivo,
anche l’australiano va ai box e anche per lui è pronta la gomma soft.
Nel
giro 7 è da segnalare il primo ritiro di giornata: quello di Kvyat, per
problemi alla sospensione.

Giro 9: è la volta della sosta ai box per Raikkonen. Era stato infatti chiamato Vettel, ma lui ha risposto
via radio che sentiva bene la macchina e quindi gli hanno concesso di
continuare. Gomma soft per lui, rientra in pista alle spalle di Ricciardo. Dura
andare fino in fondo, ma ci proveranno. Sfruttando
le varie soste, Hamilton è risalito
fino in 5^ posizione e al giro 11 attacca
Bottas
, portandosi in 4^.

Giro 12: compare un’investigazione che riguarda Raikkonen. Ha superato la linea bianca
di ingresso pit lane e poi ha ripreso la linea di gara. Se la cava con poco:
solo 5 secondi di penalità per lui.
Al
giro 16 tocca ad Hamilton andare ai box. Gomma soft e riparte. Perez reagisce nel giro successivo.
Sosta per la gomma gialla e via. Rientra in pista ancora davanti all’inglese. La
situazione ora dice Rosberg leader seguito da Vettel, Bottas, Ricciardo e
Raikkonen. Poi Hulkenberg, Massa, Perez e Hamilton con Massa che gira più lento
e quindi Vettel può allungare il suo stint.

Giro 19: Raikkonen attacca Ricciardo e lo supera per la 4^ posizione. E’ evidente che la sua Red Bull è già andata in crisi gomme nuovamente. Nel
giro successivo anche Bottas si
ferma ai box. Monta la gomma gialla e rientra in pista alle spalle di Hamilton.
Perez, intanto, raggiunge e supera Massa che gli faceva “da tappo”.
La Ferrari deve quindi reagire per rimanere davanti al
messicano.
Ed
ecco che al giro 21 Vettel rientra
ai box, monta gomma soft e rientra in pista , dietro Raikkonen, ma davanti a Ricciardo (decisamente
importante visto il tempo che sta perdendo, con gomma in decadimento di
prestazione). Anche Verstappen è in crisi gomme: rientra ai box e monta la
gomma bianca! Scelta a sorpresa, ma visto il degrado, forse è l’unica gomma che
può arrivare fino alla fine.

Al
giro 22 abbiamo la sosta per il leader Rosberg. Grazie al vantaggio accumulato
rientra, monta la soft e riparte ancora in 1^
posizione
. Nel
giro successivo, seconda sosta per Ricciardo. Gomma media anche per lui; gara
negativa comunque per Red Bull. Davanti
Vettel gira più forte di Raikkonen
(che ha gomma con 12 giri in più). Si avvicina giro dopo giro, fin quando, nel
28° arriva l’ordine di scuderia per
il finlandese di lasciare passare il compagno.  Rosberg,
forse in gestione gomma, non ha più quel gran vantaggio che sembrava avere con
gomma supersoft, ma ormai è lontano.
A
questo punto abbiamo Rosberg in 1^ posizione seguito da Vettel, Raikkonen, Perez e Hamilton. Quest’ultimo non sembra avere un
grandissimo ritmo
oggi. E questo anche a causa di un problema che ha sul
volante, ma che il suo ingegnere non gli può dire con precisione.

Giro
33
: c’è il ritiro anche per l’altra Toro Rosso, quella di Sainz. Anche per lui
problemi alla sospensione. Tutto
prosegue tranquillo, con Raikkonen e
Perez
che giocano “al gatto con il topo”: il primo allunga un giro; l’altro
recupera il successivo. Tra loro il gap
resta sempre di 2.5/3 secondi.
Il
messicano è a conoscenza della penalità di Raikkonen e che così, in ogni caso,
gli finirebbe davanti.
Nel
giro 38 ecco che Alonso ha dei problemi sulla sua McLaren: in poco tempo viene infilato prima dal
compagno, poi da Nasr e quindi da Grosjean fino al giro 44 quando gli viene comunicato di tornare ai box per il ritiro.

Giro 49: Rosberg dimostra a tutti che oggi era il più forte e che nessuno
l’avrebbe battuto facendo registrare il giro
più veloce della gara in 1:46.485!



Giro 50: c’è tempo per un ultimo sorpasso in pista! Perez prende tutta la scia della
Ferrari di Raikkonen e sfruttando
anche il DRS lo supera sul
lunghissimo rettilineo!
Finisce
così: dopo 51 giri scende la bandiera a
scacchi
sul traguardo! Rosberg
domina
il gran premio d’Europa davanti
a Vettel
(a circa 16 secondi) e un fantastico Perez. Seguono poi Raikkonen e Hamilton.
Gran
prova di forza di Rosberg oggi, ma la prestazione da sottolineare è quella di
Perez! Una gran qualifica prima e una gara fantastica poi; peccato per
l’incidente nelle libere 3 che lo ha costretto a partire più indietro.
Decisamente
positiva anche la gara in casa Ferrari: in questa pista simile a Sochi ha
dimostrato che gli aggiornamenti portati in Canada funzionano bene e che il gap
da Mercedes è stato ridotto.
Week
end nel complesso negativo per Hamilton, che venerdì era sempre davanti, ma poi
si è ritrovato dietro.
Bruttissima
Red Bull. In qualifica Ricciardo ha strappato un buon giro, ma poi? Spariti…
Bene
anche Sainz fino al ritiro: partito 20° era in zona punti…. Peccato…
Prossimo
appuntamento tra due settimane, sul circuito austriaco. Rosberg oggi è tornato
ad allungare; vedremo se e chi proverà a fermare di nuovo la sua fuga…
di Alessandro Rana (@AleRana95)
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT