Montreal, Canada. Settima gara della
stagione. In pole position troviamo
Lewis Hamilton, seguito dal compagno
di squadra Rosberg e da una super Ferrari di Vettel (a meno di 2 decimi),
quindi Ricciardo, Verstappen e Raikkonen che non ha trovato il feeling giusto
con la pista.
Ci
siamo: sulla griglia di partenza, tutto è pronto…. si accendono i
semafori…. tre, quattro, cinque….. VIA
VIA VIA, sono partiti!!
Incredibile partenza per la Ferrari di Vettel che brucia i due Mercedes e
si porta subito al comando! Il peggiore
al via è stato Hamilton; in curva 1
viene affiancato da Rosberg che
prova il sorpasso, ma l’inglese lo accompagna verso l’esterno e lo costringe a
passare sull’erba. Il tedesco precipita quindi in 10^ posizione. Verstappen
riesce a superare il compagno di squadra e si porta in 3^ posizione.
Vettel prova subito ad allungare, ma al termine del primo giro
va lungo all’ultima chicane; Hamilton gli si fa sotto, prova l’attacco, ma deve
desistere…
Tra i due si crea un distacco di circa 1.5/2 secondi, mentre il resto del gruppo rimane più attardato.
Al
giro 11 la McLaren di Button si ferma per problemi alla power
unit. Entra in pista la virtual safety
car ed ecco che accade l’imprevisto: Vettel
rientra ai box, seguito da Raikkonen.
Entrambi montano gomme supersoft,
quelle rosse, quelle che nessuno pensava di utilizzare qui. Rientra in pista 4°; mentre Raikkonen si ritrova in 15^ posizione. Ferrari
ha deciso di passare a due soste: pagherà? Vedremo…
La
gomma supersoft nuova garantisce più
prestazione alla Ferrari che in poco tempo raggiunge le due Red Bull: al giro 18 Vettel supera Ricciardo, al tornantino prima del lungo rettilineo,
e nel giro successivo si sbarazza
anche di Verstappen mettendosi così
alle spalle di Hamilton.
Giro 21: Verstappen va ai box e
monta gomma soft. Probabilmente
vogliono provare ad andare fino in fondo, ma 50 giri sono tanti…
Al
giro successivo tocca a Ricciardo fermarsi, anche lui monta gomma soft, ma rimanere in pista
così a lungo con la ultrasoft gli costa
la posizione su Raikkonen. Anche
Rosberg si ferma, gomma gialla e
via. Rientra in pista 9°.
Intanto
le due Williams sono salite fino alla 3^ e 4^ posizione, con Bottas decisamente
meglio del brasiliano.
Ma
arriviamo al giro 25: c’è la sosta per il leader della gara. Hamilton
rientra ai box, monta gomma soft e
riparte in 2^ posizione, staccato di
circa 13 secondi da Vettel.
Proverà
ad andare fino alla fine, ma se la gomma “crollerà” di prestazione, avrà pagato
la strategia Ferrari, altrimenti si prospetta un altro successo per lui.
Con
gomma nuova, il gap inizia a ridursi giro dopo giro.
Giro 35: Raikkonen si ferma per la seconda
sosta. Monta gomma gialla e
rientra in pista 8°.
Giro 37: Massa rientra ai box, ma non è un cambio gomme per lui. C’è un
problema sulla sua power unit ed è ritiro.
Ed
eccoci arrivare ad un momento importante della gara: giro 38, Vettel rientra
ai box per montare la gomma soft. Rientra in pista 2° senza problemi, ma adesso deve
sperare in due cose: la sua prestazione, che deve essere a livello di quella di
Hamilton e il crollo di prestazione Mercedes per sfruttare così un’eventuale
ulteriore sosta per loro oppure per fare un sorpasso in pista.
Poco
alla volta, ma Vettel guadagna tutti i giri nei confronti del leader, a volte
sfruttando anche i doppiati e il gap si attesta intorno ai 5/7 secondi, ad
elastico.
Giro 48: Verstappen rientra ai box.
La gomma gialla non riesce ad andare fino in fondo. Monta ultrasoft e torna in pista 5°.
Potrebbe essere un buon segnale per Ferrari questo.
Giro 52: Rosberg, alla fine del lungo rettilineo imbocca la pit lane. Si
tratta di una foratura lenta per
lui! Decisamente una gara no questa per il leader del mondiale. Monta gomma
soft usata e rientra in pista 7°.
Con
gomma fresca recupera velocemente terreno sugli avversari che gli stanno
davanti e al giro 55 supera Ricciardo,
poi è la volta di Raikkonen, nel giro 58.
Davanti,
Hamilton e Vettel continuano a girare su ritmi altissimi: i due non sono a
contatto, ma ogni giro è un giro da qualifica. Nessuno molla niente all’altro.
Rosberg fa registrare il giro più veloce della gara durante il
giro 61 con un 1:15.5
Giro 64: Rosberg vede a tiro Verstappen. Ci prova in fondo al lungo rettilineo, ma l’olandese si difende
bene e non riesce a passare! Ancora
una volta si è dimostrato un grandissimo staccatore Verstappen!
Giro 67: le speranze di un crollo di
prestazione per Mercedes si infrangono definitivamente: Hamilton fa registrare un 1:15.9
con ben 43 giri su quella gomma!
Incredibile!!!
Dietro
Rosberg non molla; al giro 69 ci prova nuovamente, affianca
Verstappen sempre prima dell’ultima chicane e tenta il sorpasso. Riesce a
mettere le ruote davanti, ma l’olandese stacca profondissimo, costringe
l’avversario a frenare più tardi del solito e Rosberg finisce così in testacoda! La sua Mercedes ha bloccato il
posteriore; fortunatamente con la via di fuga in asfalto e il vantaggio che
aveva accumulato su Raikkonen rientra in pista comunque ancora 5°.
Dopo
70 giri scende la bandiera a scacchi sul
traguardo! Hamilton vince davanti a
Vettel e ad un solitario Bottas,
che facendo una gara tranquilla tranquilla è riuscito a mettere la sua Williams
a podio. Seguono quindi Verstappen, Rosberg, Raikkonen e Ricciardo.
Da
sottolineare la grande gara di Carlos Sainz che, partito 20° per l’incidente della qualifica e la penalità per il
cambio, è riuscito a portare la sua Toro Rosso in 9^ posizione.
La
Ferrari ha dimostrato che l’aggiornamento portato qui alla power unit funziona
molto bene. Non solo il piccolo distacco della qualifica a sostegno di questo,
ma anche il distacco in gara: pur avendo fatto una sosta in più rispetto ad
Hamilton, si attesta solo a 5 secondi. Ora tutti criticano Ferrari, ma non sono
convinto che con strategia in fotocopia avrebbe vinto: se Hamilton si fosse fermato prima,
faceva undercut e passava in testa; se si fermava prima Vettel o i due insieme,
dubito fortemente che la rossa avrebbe fatto più di 35 giri sempre con un buon
ritmo. E questo è sottolineato anche dal fatto che Hamilton con 43 giri sulla
gomma ha fatto 1:15.9, mentre Vettel, con gomma più fresca di 13 giri, non è
mai sceso sotto 1:16.3.
Delusione
di giornata sicuramente Red Bull e Raikkonen che pur avendo gli stessi
aggiornamenti di Vettel, non ha mai trovato il set up/ritmo giusto. Male anche
Rosberg: ha fatto 100 punti nelle prime 4 gare e poi solo 16 in queste ultime
3. Non è così che si vincono i titoli…
Buona
gara per Bottas, così come ottima è stata la gara di Sainz.
La
Formula 1 non si ferma, appuntamento già per la prossima settimana a Baku.
Pista stretta, ma anche veloce con un lunghissimo rettilineo. Vedremo chi
tornerà ad essere il Re d’Europa…..
di Alessandro Rana (@AleRana95