Si sono da poco concluse le FP2 con l’ennesimo dominio stagionale della Mercedes che con Lewis Hamilton è stata la vettura più veloce sia in condizioni da qualifica che sul passo gara.
Il suo compagno di squadra, Nico Rosberg, non ha potuto prendere parte alle libere per un problema di perdita di acqua dal motore endotermico. I meccanici anglo-tedeschi hanno fatto il possibile per permettere al leader del mondiale di partecipare a questa sessione di prove, fondamentale per definire il giusto setup meccanico e aerodinamico in vista delle qualifiche e della gara, ma non ci sono riusciti in quanto l’inconveniente si è rivelato di difficile risoluzione in tempi brevi. Il tutto dopo circa un’ora dalla fine delle seconde prove libere si è risolto anche se secondo Toto Wolff il problema potrebbe ripresentarsi durante il weekend.
Oltre alla Mercedes ha destato parecchia attenzione l’ottima prestazione della Red Bull che, come ipotizzavamo alla vigilia, su questo tipo di pista caratterizzata da curve medio veloci va veramente forte. Il team di Milton Keynes è riuscito a piazzare in simulazione da qualifica entrambe le vetture davanti alla Ferrari. Soprattutto la simulazione in configurazione di qualifica di Ricciardo è stata molto buona in quanto è riuscito a rimediare un gap nei confronti di Hamilton di 4 decimi scarsi.
Una Ferrari che almeno nella giornata di oggi è sembrata essere la terza forza su questo tracciato. Come attenuante per i due piloti della Rossa va detto che il miglior tempo con le gomme soft lo hanno ottenuto con gomme usate mentre sia Mercedes che Red Bull hanno potuto sfruttare compound completamente nuovi. L’assetto delle due SF16-H scese oggi in pista a Silverstone purtroppo non ha convinto entrambi i piloti, tanto che servirà un grosso lavoro di analisi dei dati raccolti durante le FP2 per trovare delle soluzioni migliori e più efficaci. Per ultima cosa, c’è da sottolineare che la SF16-H, cosi come in altri appuntamenti, ha sofferto enormemente il forte vento che spirava sul tracciato di Silverstone nella seconda sessione di prove libere.
La simulazione di gara, effettuata da tutti i piloti nella parte terminale delle FP2,
non ha stravolto i valori che si erano visti con i serbatoi scarichi.
La Mercedes di Hamilton sembra irraggiungibile anche se il primo stint dell’inglese messo a confronto con quello del duo Red Bull non sembra così mostruoso. La spiegazione sta nel fatto che il pilota inglese ha girato prima nel traffico di Vettel e successivamente è stato parecchi giri alle spalle di Bottas. Se andiamo a vedere il tempo di attacco del 1° stint di Hamilton si può notare che è stato più veloce di oltre 1 secondo rispetto ai due alfieri della Red Bull. La Red Bull ha effettuato uno stint su tempi abbastanza buoni a dimostrazione che almeno nella giornata di oggi il degrado degli pneumatici non è stato un fattore cosi determinante per la RB12. Con il massimo quantitativo di carburante (minore di quello imbarcato da Ferrari e Mercedes) Verstappen è stato leggermente più rapido rispetto al compagno di team anche grazie allo stint più corto di alcuni giri.
Ferrari in questo primo stint ha effettuato un lavoro completamente diverso rispetto agli altri team in quanto ha girato con le gomme medie con Vettel e Hard con Raikkonen. E’ una scelta molto curiosa in quanto nelle prime fasi della gara di domenica le due SF16-H, salvo grosse sorprese nelle qualifiche, utilizzeranno il compound Soft.
Il passo medio dei due piloti è stato molto simile anche se lo stint di Raikkonen è stato relativamente corto rispetto a quello del pilota tedesco della Rossa. Il tempo di attacco di Vettel è stato di ben 3,1 s più lento rispetto a quello di Hamilton nonostante un divario tra gomma soft e quella media sia di circa 1,5 secondi. Questo gap noi ce lo spieghiamo con il fatto che la SF16-H fatica a riscaldare gli pneumatici portandoli qualche giro dopo rispetto a Mercedes nella giusta finestra di funzionamento. Analizzando l’intero primo stint si nota come i migliori tempi Vettel li realizzi verso la fine in quanto questo compound di gomme ha un bassissimo degrado. Stessa cosa vale per Raikkonen che però è riuscito a girare sotto 1:38 al sesto giro mentre Vettel ci è riuscito al dodicesimo passaggio. Questo potrebbe significare che la Ferrari su questa pista si trovi più a suo agio con la hard che a differenza della media è una high working range e quindi ha una finestra di funzionamento leggermente più elevata in termini di temperatura.
Il secondo stint è stato effettuato da Mercedes e Red Bull con gomma media mentre la Ferrari ha optato per la soft. Anche con questo compound la Mercedes è sembrata essere super competitiva in quanto Hamilton, così come nel primo stint, è stato l’unico pilota a riuscire a girare sul 1:35 basso. Anche la costanza dei tempi in casa Mercedes è stata molto buona: il campione del mondo è riuscito a scendere sotto il muto del 1:36 per ben quattro giri consecutivi.
Per RedBull va confermato quanto detto nel primo stint: anche con le gomme medie entrambe le RB12 si sono dimostrate veloci e costanti.
Lo stint di Ferrari con gomme soft è stato molto corto con Vettel, il quale è riuscito ad avere un ottimo tempo di attacco ma poi non è più riuscito a ripeterlo. Se andiamo a confrontare questi giri di Sebastian con i primi 5 di Hamilton effettuati con il pieno di carburante possiamo notare come la Ferrari sia stata più veloce rispetto alla Mercedes di Hamilton di soli 9 decimi nonostante il quantitativo di benzina della Mercedes fosse molto superiore.
Per quanto riguarda lo stint di Raikkonen c’è ben poco sa segnalare: il pilota finlandese non è sembrato particolarmente veloce pur non accusando un importante degrado degli pneumatici visto che a fine stint riusciva a ripetere gli stessi tempi fatti all’inizio della sua simulazione.
Queste prove libere hanno messo in luce il fatto che difficilmente nessun team riuscirà ad infastidire le Mercedes in questo fine settimana. La Red Bull, almeno per quello che si è visto oggi, è sembrata l’antagonista principale con la Ferrari che secondo noi sarà la mina vagante (anche per via di un possibile utilizzo di parti piuttosto vecchie della Power Unit). Oltre a ciò, non vogliamo dimenticarci che il Team di Maranello è una delle squadre che più riesce a migliorare le proprie prestazioni della vettura dal venerdì al sabato quindi non è così scontato vedere la SF16-H in lotta per la seconda fila nella giornata di domani.
Concludendo, vorremmo accennare ad un qualcosa che potrebbe anche avversarsi nella giornata di domenica e a cui stiamo cercando ulteriori informazioni: secondo noi non è cosi improbabile che anche qualche Top Driver possa tentare nella gara di domenica una strategia a singola sosta (SOFT – MEDIUM), che mostrerebbe una chiara scelta troppo conservativa del costruttore di pneumatici italo cinese.