Una Red Bull alla ricerca della massima velocità di punta. E’ questo quello che si evince analizzando le caratteristiche dell’ala posteriore che è stata portata in pista per questo appuntamento sul tracciato di Spa-Francorchamps che comunque potrebbe anche essere una specifica buona per il Gran Premio di Monza.
Seppur migliorata la Power Unit Renault paga ancora diversi cavalli di gap rispetto a Mercedes e per questo sulla Red Bull RB12 vedremo delle ali piuttosto scariche. RedBull può permettersi questo compromesso in quanto il corpo vettura è in grado di generare un ottimo carico aerodinamico senza bisogno di utilizzare ali più cariche che vanno ad aumentare la resistenza all’avanzamento e quindi, di conseguenza, penalizzano la velocità massima.
Ritornando ad analizzare l’ala posteriore si nota un profilo principale quasi piatto con un flap mobile di corda ridotta. Nella parte alta degli endplate sono presenti due soffiature con una soffiatura verticale che va a collegarsi con la prima soffiatura orizzontale.
Tale ala è la versione più scarica che la Red Bull ha portato in pista in questa stagione, una versione già utilizzata a Baku dove entrambi i piloti della scuderia di Milton Keynes avevano optato per un assetto aerodinamico molto scarico che gli aveva garantito un’ottima performance in qualifica ma che gli aveva penalizzati in condizioni di gara.