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GP GERMANIA: Il pagellone “semiserio” del FROLDI


Red Bull. Voto 10+ (voto globale fra piloti, tecnici, strategie): solo Dio sa quanto mi costi questo voto. Prometto che andrò a confessarmi dal parroco di Maranello. Avranno trovato qualche furbata regolamentare, barato sul flussometro, modificato e stravolto la monoposto. Non ci interessa. Sono diventati prepotentemente seconda squadra, rivitalizzando un campionato zombie. Tanto di cappello. Vado a bermi una Red Bull…

Hamilton. Voto 10: Ha l’istinto omicida (“killer instinct” suona forse più figo ma non amo usare lingue straniere), del campione. Il re nero azzanna l’avversario al via, lo fa quando conta, e tanti saluta alla compagnia. Mai davvero impensierito.

Rosberg. Voto 5 1/2: Non ha l’istinto omicida del campione. E quando fa il cattivo, accompagnando Verstappen fuori pista, lo fa in modo così plateale che sembra il bambino beccato con le dita nella marmellata. Insomma…lo vedono tutti!

Ferrari. Voto 6+ La ferrari, in modalità terza forza conclamata, così è partita, terza forza è rimasta. Quindi ha fatto il suo. Cioè ha fatto il suo come terza forza del mondiale. No, scherzavo. La Ferrari merita 4: purtroppo al Cavallino sono nel marasma più assoluto. La confusione e la paura stanno letteralmente paralizzando la squadra. Urge che Arrivabene faccia il timoniere. Sul Serio. Mala tempora…

Jock Clear. Voto 3: mi sembra il re delle “sole”. Non so se sia un genio (anche se ha un curriculum di prim’ordine). So che il mago delle strategie (così ce lo propinano dall’inizio del mondiale i cronisti), per ora non ne ha azzeccata manco una: quando c’è da osare non lo fanno, quando c’è da non osare sbarellano. Se è pagato per quello, Dio ce ne scampi e liberi. Se non lo è, non sappiamo (o non abbiamo ancora capito) a cosa serva. Tertium non datur.


Marc Gené. Voto 6,5
: Il buon Marc ha la “sindrome dello zio Bergomi” quando in una telecronaca c’è la sua Inter; Se c’è la Ferrari il buon Gené non ce la fa ad essere oggettivo. Cerca sempre un modo per giustificare la debaclé. Soffre fisicamente con noi e ci mette il cuore…non possiamo non volergli bene.

Fia. Voto 3,5: anche questo fine settimana, norme che vengono variamente interpretate. Altro che 4 ubriachi al bar. Qui l’etilismo pare regnare sovrano. Ora, che il regolamento di F1 sembri partorito dagli “sgeni” di Bruxelles non è una novità. Ma che si faccia un po’ come si vuole, sta diventando una costante. Se c’è un regolamento deve essere rispettato. Da tutti e con tutti. Sennò azzeriamolo e liberi tutti (la speranza è l’ultima a morire).

Pirelli. Voto -10: Vi piace la Formula gomme? Non credo. Gli pneumatici dovrebbero essere una delle costanti del gran premio. Di ogni mescola si dovrebbe sapere quello che rende e quando è troppo usurata. Semplice no? Mica tanto. Il costruttore cinese fornisce gomme che praticamente nessuno riesce a capire. Ogni minima variabile, un refolo di vento, un gabbiano sfigato che attraversa la pista, il caschetto di Ecclestone impegnato a discutere per il rinnovo di Monza, magari anche le flatulenze dei tifosi o l’aumento di CO2 e mille altre cose, ne cambiano spesso radicalmente le prestazioni. In pochi minuti! In questo mortifero Gran Premio anche le Mercedes sono sembrate, almeno in parte, sorprese. Una piacevole novità. Unica scusante per la Pirelli: ci sono pochissimi test in pista. Ma loro hanno accettato di buon grado quando la Federazione ha imposto queste norme assurde. Voi vi mettereste delle scarpe scegliendo a casaccio il numero e il modello? Siamo a questo livello. Perciò…chi è causa del proprio male…

P.S.: gli ultimi due voti resteranno tali e quali per i prossimi appuntamenti del pagellone…sulla sfiducia. Nel caso ci fossero cambiamenti in positivo, ma solo in quel caso, ci si metterà mano (in questo sono un po’ come Catone “il censore”…). Speriamo che la pausa estiva serva al Cavallino Rampante a rimettere assieme i cocci.

Mariano Froldi

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT