Mancano pochi Gran Premi alla fine della stagione e, come annunciato qualche settimana fa sia da Arrivabene che Vettel, la Scuderia Ferrari aveva in previsione per l’ultima parte di questa stagione di portare in pista gli ultimi aggiornamenti aerodinamici sulla SF16-H. Aggiornamenti che sono puntualmente arrivati tra il Gran Premio di Singapore e il Gran Premio di Malesia ma che in entrambi i casi sono stati subito accantonati dopo un utilizzo intenso nelle prove libere del venerdì.
Secondo il duo Ferrari, almeno inizialmente lo scopo di questi aggiornamenti doveva essere quello di migliorare le prestazioni delle vettura per poter lottare in modo più serrato con le due RedBull RB12, le vere avversarie di questo finale di stagione per la conquista del secondo posto in campionato. Salvo poi cambiare idea dopo che anche gli aggiornamenti della Malesia non hanno dato i risultati sperati, peggiorando la guidabilità della vettura 2016 italiana, passando quindi a parlare di aggiornamenti finalizzati solamente alla vettura 2017.
Secondo le ultime informazioni, come scrivevamo anche nell’anteprima tecnica del Gran Premio del Giappone di questa mattina, Ferrari vorrebbe portare in pista anche a Suzuka parte degli aggiornamenti introdotti negli ultimi due Gran Premi per vederli all’opera su un circuito da medio (per qualcuno medio-basso) carico aerodinamico rispetto agli elevatissimi carichi aerodinamici di Singapore e all’alto carico aerodinamico della Malesia.
Le prime conferme arrivano dalle fotografie in arrivo proprio dal circuito giapponese dove Ferrari ha mostrato fuori dai suoi box l’ala introdotta a Singapore che presentava una novità sui flap superiori: i tanto chiaccherati denti di sega che Mercedes utilizza sulla sua ala anteriore già dalla stagione 2015.
Denti di sega che fungono da piccoli generatori di vortice con la principale funzionalità di ritardare il distacco della vena fluida sul dorso sul mainplane, stabilizzando cosi il flusso per la parte successiva del flap (notare infatti come i denti di sega non siano messi sulla parte terminale dell’ultimo flap, in quel caso servirebbero a ben poco, generando della deleteria resistenza all’avanzamento). Tutto questo sempre per incrementare l’efficienza aerodinamica dell’ala anteriore, andando a generare più carico aerodinamico a parità di resistenza all’avanzamento.