Gran Premio del Giappone – Gara
CON UNA STRATEGIA DI DUE SOSTE NICO ROSBERG VINCE
UN GRAN PREMIO DEL GIAPPONE RICCO D’AZIONE
HARD, MEDIUM E SOFT SULLA GRIGLIA A INIZIO GARA:
LA FORCE INDIA LE UTILIZZA TUTTE E TRE DURANTE IL GRAN PREMIO
I PILOTI WILLIAMS A PUNTI CON UNA STRATEGIA DI UNA SOLA SOSTA
Suzuka, 9 ottobre 2016 – Il Gran Premio del Giappone ha confermato di essere una delle gare più avvincenti del Mondiale, con molti sorpassi e un’ampia varietà di strategie. Quella su due soste soft-hard-hard si è dimostrata la più popolare, utilizzata dai primi tre all’arrivo.
Nico Rosberg ha vinto il Gp dopo una partenza perfetta dalla pole e dopo aver resistito ai tentativi dei piloti Red Bull di fare un ‘undercut’ su di lui, anticipando i pitstop. L’altra Mercedes di Lewis Hamilton è rimasta in pista leggermente di più per guadagnare posizioni, finendo terza dopo essere scivolata all’ottavo posto per un errore al via. Negli ultimi pit stop ha poi passato Vettel, che ha montato le soft per l’ultimo stint. Hamilton ha scelto la durata extra delle hard per tentare di insidiare la seconda posizione della Red Bull di Max Verstappen nelle fasi conclusive, dando vita a un finale imprevedibile.
Ma non tutti hanno seguito una strategia su due soste: i piloti della Williams, Valtteri Bottas e Felipe Massa, hanno optato per un solo pit stop e sono entrambi arrivati a punti. Anche le Renault e le Sauber si sono fermate una sola volta.
A inizio gara si sono viste tutte e tre le mescole, con i primi 10 tutti su soft, mentre i piloti su una sola sosta sono partiti sulle medie o sulle hard. La Force India è stata l’unica squadra ad utilizzare tutte e tre le mescole in gara.
Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “Abbiamo assistito a molti sorpassi e a tante strategie, con le tre mescole disponibili che hanno offerto un’ampia varietà di opzioni in termini di tattica. Il fatto che la gara sia stata asciutta e l’assenza di safety car hanno portato a due soste per la maggior parte dei piloti, anche se ci sono state altre opzioni che hanno funzionato bene, inclusa quella di una sola sosta su uno dei circuiti più impegnativi dell’anno in termini di utilizzo dei pneumatici. Congratulazioni alla Mercedes per il terzo Titolo Costruttori conquistato”.
I tempi migliori della giornata per mescola
| Hard | Medium | Soft |
Primo | HAM 1m35.152s | PER 1m36.756s | VET 1m35.118s |
Secondo | RIC 1m35.511s | HUL 1m37.351s | ROS 1m37.112s |
Terzo | RAI 1m35.990s | MAG 1m38.036s | BUT 1m37.177s |
Stint più lunghi della gara:
Hard | Massa, Kvyat | 29 giri |
Medium | Nasr, Magnussen | 27 |
Soft | Vettel | 19 |
La previsione Pirelli: il sabato sulla carta la strategia su tre soste sembrava essere la più veloce. Nico Rosberg ne ha invece effettuate due per vincere il gran premio: partito su soft usate, si è fermato dopo 12 giri per montare le hard, che ha rimontato dopo altri 29 giri.
Gran Premio del Giappone 2016 – Gara – Infografiche