Gran Premio della Malesia 2016 – Gara
DANIEL RICCIARDO VINCE CON DUE SOSTE SULL’ASFALTO DI SEPANG
CHE HA RAGGIUNTO TEMPERATURE DI 59°C
STRATEGIE INFLUENZATE DA TRE VIRTUAL SAFETY CAR
DUE PILOTI FANNO UNA SOLA SOSTA E ARRIVANO A PUNTI
IN UN GRAN PREMIO RICCO DI COLPI DI SCENA
Sepang, 2 ottobre 2016 – Il Gran Premio della Malesia, vinto dal pilota della Red Bull Daniel Ricciardo, si è svolto con temperature della pista di 59°C: le condizioni di gara più calde di tutta la stagione.
La strategia vincente è stata su due soste, ma la tattica è stata influenzata da tre periodi di virtual safety car. Molti piloti hanno approfittato soprattutto del secondo periodo di virtual safety car per passare alla mescola hard (mescola obbligatoria in gara). Molti ma non Max Verstappen, che è stato l’unico nella top 4 a montare di nuovo le soft. Questo lo ha aiutato nell’undercut sui rivali prima di uscire dalla seconda sosta in quella che sarebbe stata la seconda posizione finale dopo il ritiro della Mercedes di Lewis Hamilton per un problema meccanico – e su quella che sembrava una strategia di una sola sosta.
Anche Ricciardo sembrava aver adottato la strategia di una sosta, ma ha sfruttato la terza virtual safety car per effettuare l’ultimo pit-stop, come hanno fatto diversi altri piloti, tra cui Verstappen, che ha chiuso alle spalle del compagno di squadra regalando una doppietta alla Red Bull.
Strategia alternativa quella del pilota della Williams Valtteri Bottas, partito 11° sulla griglia con le medie e arrivato quinto dopo una sola sosta. Il pilota della Renault, Jolyon Palmer, ha tentato qualcosa di simile: partito 19° con le hard, ha poi montato le soft chiudendo 10°.
Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “La differenza in termini di velocità tra una strategia a tre o due soste era davvero minima; abbiamo quindi assistito a una battaglia tecnica serrata tra Mercedes e Red Bull, con la Red Bull che ha diversificato le strategie per battere la Mercedes. Alla fine, sono state le virtual safety car a influenzare la gara. Abbiamo anche visto diverse strategie su una sosta, con alcuni piloti nelle posizioni dietro partiti sulla mescola hard e sulla medium. Questo è stato possibile grazie ad una gestione del degrado dall’inizio alla fine, nonostante le più alte temperature viste quest’anno”.
I tempi migliori della giornata per mescola
| Hard | Medium | Soft |
Primo | HAM 1m38.595s | MAS 1m39.920s | ROS 1m36.424s |
Secondo | ROS 1m38.757s | PER 1m41.040s | VES 1m37.376s |
Terzo | VES 1m38.930s | HUL 1m41.342s | RIC 1m37.449s |
Stint più lunghi della gara:
Hard | Palmer | 31 giri |
Medium | Nasr | 32 |
Soft | Palmer | 25 |
La previsione Pirelli: Avevamo previsto che la startegia più veloce fosse su tre soste. Alla fine Daniel Ricciardo ne ha fatte due, anche se la seconda è stata influenzata dalla virtual safety car. L’australiano è partito con le soft (come tutti i piloti tranne quattro), poi è passato alle hard nel giro 21 e alle soft nel giro 41.
Gran Premio della Malesia 2016 – Gara – Infografiche