Imola, il sogno
Formula 1 è definitivamente compromesso?
Il sogno sembra svanito, a
meno di rivoluzioni dai ricorsi che sono attualmente stati avviati: Imola resta
in panchina anche per il prossimo anno, perché il Gran Premio d’Italia di
Formula 1 resta assegnato a Monza, che vince quindi il duello tutto nostrano,
che però lascia molti strascichi. Ma per i piloti amatoriali ci sono buone notizie.
Sembrava l’anno giusto per riportare
finalmente la Formula 1 a Imola, all’Autodromo
Enzo e Dino Ferrari, ma alla fine il sogno (a meno di clamorosi
sviluppi) sembra essere definitivamente svanito. E invece, alla fine a vincere
è ancora una volta la pista di Monza, che si è
aggiudicata il rinnovo per altri tre anni della licenza per ospitare il Gran
Premio d’Italia:
la notizia è giunta proprio nel corso del weekend di gare in Lombardia, ed è
stata sancita da una stretta di mano tra i quattro protagonisti
dell’operazione, ovvero Bernie Ecclestone e Jean Todt sul fronte del “circus” e il
presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani e il governatore
lombardo Roberto Maroni, che hanno sponsorizzato le ragioni
dell’impianto brianzolo.
Ultima chance. A quanto trapela, però, non ci sarebbe ancora la firma dei veri
documenti, che forse sarà posta al termine della bagarre
legale avviata da
Formula Imola (la società che gestisce l’autodromo bolognese) contro la
decisione dell’ACI di sostenere le spese per il circuito
brianzolo attraverso
i soli “aiuti di Stato”, cui sono seguite azioni simili da parte di Codacons e
movimenti politici contro questo impiego di soldi pubblici.
Un compleanno speciale. Insomma, la questione ha uno spiraglio ancora aperto, che serve
a non spegnere l’idea di poter festeggiare degnamente i 70 anni
di vita dell’impianto di Imola, che cadono proprio nel 2017,
ospitando il GP d’Italia di Formula 1 come già avvenuto nel 1980, prima di
ottenere la licenza come “Gran
Premio di San Marino di Formula 1”, rinnovata fino al 2006. È
infatti ormai da 10 anni che il circus non sfreccia più a Imola,
nonostante appunto i tanti tentativi dell’organizzazione e i pareri positivi
che appassionati, addetti ai lavori e lo stesso Bernie
Ecclestone hanno
dato ai lavori di ristrutturazione di pista e impianto
complessivo.
Parabola discendente. Imola oggi è infatti una pista molto
differente da quella che è stata conosciuta in passato, e non poteva essere
altrimenti dopo i tragici e ben noti eventi del 1994, che hanno ammantato di
tristezza ogni gara successiva. Il terribile weekend in cui persero la vita Ayrton
Senna e Roland Ratzenberger, coinvolti in incidenti tremendi
durante il GP di San Marino, segnò
infatti l’inizio del declino, reso definitivo dai problemi finanziari
dell’organizzazione e, soprattutto, dalla decisione del patron
Ecclestone di
aprire la Formula 1 a nuovi mercati, impedendo di fatto lo svolgimento di due
Gran Premi nello stesso Paese (seppur
con titoli differenti, come succedeva appunto a Monza e Imola fino al 2006).
Cambio di look. Dicevamo, però, che la pista di Imola oggi ha una nuova conformazione, e difatti
è stata ricostruita per circa il 70 per cento della sua totalità: non ci sono
più le curve, vecchie e velocissime, chiamate “Villeneuve” e “Tamburello“,
sostituite da chicane e varianti che servono anche a ridurre la velocità, ma
anche altri punti mitici come la “Rivazza”, la “Variante Bassa” e la
“Piratella” hanno subito un imponente restyling, che
per fortuna non ha snaturato il tracciato, che resta ancora uno dei più
tecnici, complessi e affascinanti da vedere e da provare, nonché uno dei
pochi (e ultimi) a conservare il senso di marcia antiorario, che lo rende ancor
più speciale.
Il circuito di Imola per la
passione. Se, infatti, i driver di Formula
1 dovranno
rimandare l’appuntamento con l’asfalto bolognese, notizie migliori ci sono per
i piloti amatoriali, che invece possono sfruttare l’occasione offerta da Rse
Italia, società leader nel nostro Paese nel noleggio
di supercar, che ha inserito il circuito di Imola nel proprio vasto catalogo. Questo significa che è possibile noleggiare
una Ferrari, una Lamborghini o una Porsche per vivere l’esperienza da sogno di
mettersi alla prova lungo le curve e le staccate dell’impianto,
complesse e di difficile interpretazione, che garantiscono adrenalina ed
emozione.