Pirelli porta sul
mercato l’esperienza con le gomme in F1
Al Salone di Parigi 2016 la
ribalta l’ha conquistata di sicuro la Ferrari, ma ai più attenti non sono
sfuggite le novità proposte dalla Pirelli, che ha presentato la sua gamma di
modelli per il lusso, sviluppata anche grazie all’esperienza maturata nel
Mondiale di Formula 1.
Il Salone
di Parigi si è
confermato un grande appuntamento per il mondo dei motori, con la presentazione
in anteprima di numerosi modelli, specialmente nel segmento
del lusso e dei Suv:
se nel primo caso basta citare la partecipazione della Ferrari,
per le sport utility sono andati in scena marchi come Audi, Bmw, Land Rover,
Lexus e Mercedes. Eppure, al di là delle auto, l’attenzione degli addetti
ai lavori è
finita per essere catalizzata dalle coperture.
Brilla la stella Pirelli. A Parigi, infatti, ha brillato la stella di un’italiana, grazie
alla presentazione di una serie di soluzioni e progetti innovativi realizzati
dalla Casa della Grande P. In
attesa di vedere commercializzati in concreto i prototipi presentati, che
dunque seguiranno i modelli attualmente presenti nel catalogo aziendale e sui
rivenditori principali come Euroimport Pneumatici, andiamo
a vedere in dettaglio cosa ha presentato la
Pirelli al Salone francese (cliccate qui per consultare il catalogo
completo). Tra lusso e tecnologia. Innanzitutto, bisogna premettere che l’azienda milanese ha
calzato in primo equipaggiamento molte auto di prestigio, come
l’Audi Q5, la Porsche Panamera, la Land Rover Discovery e la Ferrari GTC4
LussoT, presentando in particolare delle innovazioni che consentono di dimezzare
il rumore all’interno del veicolo. Si chiama infatti “Pirelli Noise Cancelling System”
il sistema sviluppato dagli ingegneri italiani, che risponde all’esigenza di
abbassare le emissioni acustiche senza però diminuire la qualità della
gommatura del lusso.
Rumori dimezzati. Merito della tecnologia PNCS, che
riveste la parte interna della gomma con una schiuma poliuretanica in grado di
assorbire le vibrazioni in grado di ridurre la rumorosità
della cavità dello
pneumatico di circa 3 decibel: vale a dire dimezzamento della rumorosità
complessiva, con un conseguenziale notevole miglioramento del comfort di guida,
senza alterare le altre caratteristiche. Durante la marcia, infatti, la compressione
dell’aria all’interno
dello pneumatico causa delle vibrazioni, che si trasmettono al mozzo per
arrivare, attraverso sospensioni e sterzo, all’abitacolo: la tecnologia
della Pirelli consente
invece di limitare le vibrazioni e di attenuare il rumore che si percepisce,
sia all’esterno dell’auto che, soprattutto, all’interno.
Un giro in Ferrari. Si chiamano invece PZero Corsa Asimmetrico gli pneumatici
Pirelli studiati
per calzare la nuova LaFerrari Aperta, che come
detto è stata una delle premiere di punta dell’ultimo Salone di Parigi, con i
suoi quasi mille cavalli di potenza, monoscocca in carbonio e Kers,
direttamente derivato dall’esperienza in Formula 1. D’altronde, anche i tecnici
della casa milanese hanno messo a punto soluzioni testate proprio nel Circus,
realizzando così un nuovo pneumatico calzato in modo sartoriale sulla vettura
del Cavallino Rampante. Le
misure sono importanti: 265/30ZR19 all’anteriore e 345/30ZR20 al posteriore,
con un aumento dell’area di impronta che consente di migliorare le prestazioni
di guida, e in particolare il grip in percorrenza e l’inserimento in curva.
Pneumatici più larghi anche
in F1. Un incremento delle dimensioni delle gomme che,
dal prossimo anno, toccherà anche le dotazioni di pneumatici in Formula 1, a riprova di quanto sia importante
per la grande P l’esperienza come fornitore unico nel mondiale
di automobilismo: sono state infatti annunciate le novità per
la stagione 2017, che vedrà la comparsa di nuove invenzioni da parte di Pirelli,
che saranno più larghe di 8 centimetri al posteriore e di 6 sul lato anteriore,
con diametro del cerchio che resta invece invariato a 13 pollici. Come spiegato
nel corso della presentazione ufficiale, queste soluzioni dovrebbero
innanzitutto garantire maggiore aderenza, ma anche
una migliore velocità in curva, che potrebbe consentire di abbassare il tempo
sul giro di circa 4 secondi.