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GP AUSTRALIA: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF70H?

Si ricomincia. Ovviamente da Melbourne, nello stato australiano di Victoria, sulla costa sud-ovest dell’Oceania.
Per chi non lo conoscesse troppo, il circuito di Melbourne si trova nello splendido Albert Park, da qui il nome dato al tracciato australiano.

GP AUSTRALIA: la prima edizione nel 1985 ad Adelaide, solo nel 1996 si passò a Melbourne
La prima edizione del Gran Premio di Australia (“100 miglia su strada”) si svolse nel 1928 e a vincerla fu il Capitano Arthus Waite. Solamente 32 anni fa questo Gran Premio fu inserito nel calendario del Campionato del Mondo, con la prima edizione svoltasi sul circuito di Adelaide. Dopo 11 anni la location cambiò e si iniziò a correre a Melbourne, contro la volontà di molti cittadini e ambientalisti per via del vicinissimo parco. Il record della pista è di Michael Schumacher con 1’24”125 alla media di 226,933 km/h fatto segnare in gara nel 2004. Per quanto riguarda la distanza, il record è sempre di Michael Schumacher nel 2004 quando percorse i 58 giri dell’Albert Park in 1h 24’15”757 alla media di 219,01 km/h. Il record in qualifica è di 1’23”529 fatto segnare da Sebastian Vettel nel 2011.


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Cosa successe l’anno scorso? Pessimo lo scatto al via delle Mercedes che vennero subito sopravanzate dalle Ferrari. Per riprendersi la testa della gara, Mercedes tentò una diversa strategia con Hamilton: gli montarono il compound Medium, mai provato nelle Prove Libere del venerdì. Grazie al terribile incidente di Alonso e la conseguente bandiera rossa, anche Rosberg in Pit Lane passò alla gomma Medium; per Ferrari invece la gomma corretta era la SuperSoft. Ma arrivare fino in fondo fu impossibile per la Ferrari che con una sosta in più scese in una brutta e immeritata terza posizione. Vinse Rosberg davanti a Hamilton e Vettel. Problemi tecnici per Raikkonen, costretto al ritiro.

Ora gustiamoci insieme la strepitosa partenza di Sebastian Vettel proprio nel Gran Premio d’Australia 2016 sopra descritto.

Nei ben 5303 metri di lunghezza dell’Albert Park purtroppo non ci sono grandissime possibilità di sorpasso con gli unici due punti favorevoli che sono l’approccio alla curva 1 e alla curva 3, tratti in cui sarà possibile utilizzare l’ala mobile. Il settore più veloce è quello centrale mentre quello più tecnico è molto probabilmente il terzo con le difficili Ascari, Steward e Prost..
GP AUSTRALIA: si parte subito con una Esclusiva Sky (saranno molte nei primi GP della stagione)
Nella prima parte della stagione 2017 di Formula 1, similarmente a quanto successo nel 2016, molti Gran Premi saranno trasmessi in esclusiva su Sky Sport F1 HD, canale 207 del bouquet di Sky. Si parte proprio dal Gran Premio d’Australia.
Ecco gli orari ITALIANI:
  • Prove Libere 1: 02:00 – 03:30 (dalle 08.15 su Rai Sport 1)
  • Prove Libere 2: 06:00 – 07:30 (dalle 10.30 su Rai Sport 1)
  • Prove Libere 3: 04:00 – 05:00 (dalle 08.15 su Rai Sport 1)
  • Qualifiche: 07:00 – 08:00 (dalle 14.00 su Rai Sport 1)
  • Gara: 07:00 (dalle 14.00 su Rai Sport 1)
GP AUSTRALIA: un primo banco di prova per l’affidabilità e le prestazioni delle Power Unit 2017
Dopo la grande novità motoristica dell’era ibrida dell’anno 2014, la FIA e lo Strategy Group hanno pensato per la stagione 2017 di rendere le vetture più accattivanti dal punto di vista estetico facendo aumentare l’importanza della parte aerodinamica e telaistica. Ma ciò non vuol dire che la qualità delle Power Unit conterà meno rispetto agli anni precedenti, anzi. Per via del notevole aumento della resistenza all’avanzamento, dovuto principalmente a degli pneumatici molto più larghi nel 2017, sarà fondamentale avere una Power Unit potente e soprattutto efficiente. Per via di un importante aumento della resistenza all’avanzamento, la FIA ha deciso di aumentare il consumo massimo di carburante a gara di 5 kg passando dai 100 kg delle stagioni 2014-16 ai 105 kg per il 2017.

Le varie Power Unit funzioneranno a pieno regime per più tempo nell’arco di un giro anche considerando che grazie al 20-25% in più di carico aerodinamico, molte curve dove nel 2016 si andava a parzializzare l’acceleratore, diventeranno curve da flat-out. Le Power Unit 2017 sono quindi progettate, insieme al telaio e alla trasmissione, per sopportare sforzi di flessione maggiori di quelli delle versioni 2016. Contando anche il fatto gli ICE permessi nelle 20 gare del calendario 2017 saranno solamente quattro contro le cinque unità del 2016, il che comporta passare da circa 3000 km a Power Unit nel 2016 ai 3500 km del 2017 con una percentuale di incremento del 17%.
E soprattutto, per quanto riguarda la parte elettrica delle unità motrici, sarà fondamentale il recupero di energia dal motore elettrico MGU-H poiché il recupero da MGU-K sarà inferiore quantitativamente rispetto alla stagione 2016 per via dei minori spazi di frenata (questa cosa era già ben visibile durante i test di Barcellona). L’importanza del recupero di energia si sposterà quindi più sul recupero di energia dai gas di scarico sfruttando per più tempo il motore elettrico MGU-H in rigenerazione.


Vero che l’affidabilità per molti Team come Mercedes, Ferrari e i clienti motorizzati con le unità motrici di questi due Team, non è sembrata un grosso problema ma è altrettanto pacifico che nessun Team ha sfruttato al massimo la sua unità motrice, sia nell’ipotetica simulazione di qualifica che in quella di gara. Sarà quindi interessante capire come si comporteranno le varie Power Unit al primo vero banco di prova dove nessun Team potrà nuovamente nascondersi.
GP AUSTRALIA: i compound non saranno quelli del 2016 ma…
Le prime tre mescole scelte da Pirelli in questa stagione 2017 di Formula 1, utilizzabili nel Gran Premio di Melbourne, sono le più morbide della gamma ossia UltraSoft, SuperSoft e Soft. Per evitare che le varie squadre scegliessero al buio i nuovi compound 2017, modificati sia nella struttura che nei materiali, e provati dai Team solo pochi giorni fa a Barcellona, la Pirelli ha deciso che nelle prime gare i set delle varie mescole saranno uguali per tutti.
Per quanto riguarda il Gran Premio d’Australia tutti i Team avranno a disposizione 2 set di Soft, 4 set di SuperSoft e ben 7 di UltraSoft.

In molti sono curiosi di capire come le nuove Pirelli si comportino in termini di finestra di temperatura; a detta di Pirelli i nuovi pneumatici hanno una finestra più larga ma c’è da considerare uno svantaggio rispetto agli pneumatici 2016 ossia che non danno segnali quando si sta per uscire dalla finestra, cosa che facevano invece le Pirelli dello scorso anno (tanto sofferte dalla SF16-H). E una volta fuori dalla finestra è più difficile tornarci dentro.
Capitolo mescole: Pirelli per non sfigurare ha scelto la strada più semplice, quella quindi più conservativa, andando ad indurirle (Ferrari ha comunicato che solamente la SuperSoft non è stata indurita). Pneumatici 2017 che risultano essere molto costanti, con un picco più contenuto verso l’alto nelle prestazioni ma con una durata piuttosto elevata e con un degrado piuttosto contenuto: si parla di 1 secondo ogni 10 giri circa. A grandi linee si può pensare che le mescole 2017 sono le mescole 2016 scalate verso l’alto in termini di durezza (la Soft 2017 è la Medium 2016 e cosi via). Ripeto: questo a grandi linee. Nei test di Barcellona si è notato una differenza di prestazione tra le mescole che verranno utilizzate a Melbourne di circa 0.3 / 0.5 secondi sia tra UltraSoft e SuperSoft che tra SuperSoft e Soft.

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Parlando di meteo, le temperature ambientali non saranno troppo elevate, attorno ai 27-28°C con la pista che potrà toccare anche i 40°C nel prossimo weekend. Da sottolineare come i Team abbiano testato finora le varie mescole con temperature dell’asfalto di circa 20-25°C; sarà quindi importante capire come le varie vetture si comporteranno in condizioni ambientali più calde.

GP AUSTRALIA: occhio alle partenze, ancora più insidiose rispetto alla scorsa stagione

Una modifica al regolamento tecnico che è passata abbastanza nel silenzio della rete è quella relativa agli Start delle varie vetture nella prossima stagione di Formula 1; modifiche che a detta di molti avranno un grande impatto sulla partenze. L’obiettivo è quello di rendere la primissima fase di gara ancora più imprevedibile.
Le restrizioni introdotte nella scorsa stagione di Formula 1 sono state bypassate piuttosto agevolmente dai Team grazie ad alcuni “trucchi” che aiutavano il pilota a cercare il punto di stacco della frizione. Trucchi come dei piccoli segni di riferimento sul volante, introdotti dopo aver provato più volte le partenze nelle Prove Libere o addirittura prima della gara se la condizioni erano mutate notevolmente. Se nel 2016 la posizione della leva della frizione andava a determinare la posizione della frizione, nel 2017 non sarà più cosi; la posizione della leva della frizione determinerà direttamente la coppia da trasmettere. Quindi si passerà alla soluzione a singola leva senza più punti di riferimento. Per facilitare il lavoro del pilota, alcuni Team hanno già pensato di aumentare in lunghezza le leve cosi che il movimento del pilota risulti essere meno sensibile. Relativamente a questo, sia Mercedes che Force India avevano proprio provato già delle nuove soluzioni sui loro volanti nello scorso Gran Premio di Abu Dhabi, che chiudeva la stagione 2016 di Formula 1.
Ora ci sarà da capire quale dei vari Team avrà lavorato meglio anche sotto questo punto di vista.
GP AUSTRALIA: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF70H?
Viste le prestazioni mostrate dalla SF70H nei test di Barcellona le aspettative verso il team di Maranello sono notevolmente cresciute. Le aspettative di cui parliamo sono quelle dei tifosi perché a Maranello continuano a tenere i piedi per terra consci del fatto che c’è ancora tanto lavoro da fare con il Team Mercedes, secondo loro, ancora favorito.
A differenza delle ultime stagioni arriviamo in Australia con le idee sicuramente maggiormente confuse poiché i test di Barcellona non hanno fatto totalmente chiarezza sulle prestazioni delle vetture. Quello che è mancato è un vero e proprio confronto tra Ferrari e Mercedes, sia per quanto riguarda la simulazione di qualifica che soprattutto quella di gara: il team italiano negli ultimi due giorni di test è andato a simulare una vera e propria gara mente gli anglo-tedeschi hanno voluto risolvere quei fastidiosi problemi di setup generati da un fondo non nelle migliori condizioni dopo i problemi incontrati nel Day 5. Mercedes aveva comunque svolto le loro simulazioni di gara durante i Test 1 svolti sempre a Barcellona, ed è proprio per questo motivo che non sono confrontabili con quelle svolte da Ferrari nei Test 2.
Confronto che c’è invece stato tra Ferrari e RedBull con il team italiano che ha dimostrato di essere più veloce di quello di Milton Keynes. Sappiamo però che RedBull ha dovuto affrontare parecchi problemi alla Power Unit e soprattutto ad MGU-K, con una nuova specifica del motore elettrico da 120 kW che verrà introdotta proprio a Melbourne. Non si è visto quindi a Barcellona il reale potenziale della RB13.
Per cercare una maggiore chiarezza sulle prestazioni delle vetture siamo andati ad analizzare i run più significativi dei top team realizzati durante gli ultimi 4 giorni di test. Purtroppo le variabili in gioco sono tantissime in quanto non siamo a conoscenza del quantitativo di benzina, mappatura della Power Unit e le condizioni della pista. Le uniche costanti a nostra disposizione sono i tempi sul giro e le mescole utilizzate.
Gli unici long run significativi con gomme viola sono stati realizzati da entrambi i piloti Mercedes con Lewis Hamilton (1.23.6) più veloce di Bottas di 640 millesimi su uno stint di 17 giri. Se i confronti con gli altri team sono difficili da analizzare si suppone che il lavoro fatto all’interno della stessa scuderia, sia stato similare e i dati analizzati dimostrano che il tre volte campione del mondo è risultato essere più veloce rispetto al nuovo compagno di squadra.

Le SuperSoft sono state utilizzate solo dal Team Ferrari con run di 17 giri per Vettel (1.24.8) e 14 per Raikkonen con il pilota tedesco che ha girato con un passo di 7 decimi migliore rispetto al compagno di squadra finlandese.

Invece su gomme Soft i dati da analizzare sono stati parecchi. Dall’analisi è emerso che la Mercedes, sia su run corti (da 5 a 10 giri) che su quelli intermedi (da 10 a 20 giri), si è dimostrata molto veloce, seguita da Ferrari e RedBull. Ripetiamo però: le variabili in gioco sono tantissime in quanto non siamo a conoscenza del quantitativo di benzina, mappatura della Power Unit e le condizioni della pista.
In conclusione, il nostro parere non è cambiato: la Mercedes arriva a Melbourne come favorita seguita dalla Ferrari e dal Team RedBull, vero grosso punto di domanda dell’inizio di stagione 2017. Analizzando il gap chilometrico degli ultimi Gran Premi 2016 (0.150 sec in media al km) possiamo dire che la Ferrari avrà guadagnato sul Team Mercedes nell’inverno appena passato se il gap in qualifica a Melbourne (5.3 km) sarà al di sotto degli 8 decimi.
Voi come la pensate? Per dare parola anche a voi lettori abbiamo aperto un sondaggio: vi aspettiamo numerosi.
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT