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GP AUSTRALIA: il Pagellone semiserio del Froldi

Vittoria Ferrari. Voto: 10 e lode. E così, comincia questo nuovo mondiale con un gran premio vinto di forza dalla Ferrari nella terra dei canguri. Lo scetticismo di tanti, fra i quali chi scrive, è stato spazzato via da una vittoria esemplare. Tanto di cappello.

Struttura orizzontale. Voto: 10 e lode. Avevo ironizzato pesantemente (e giornalisti e tecnici ben più titolati del sottoscritto avevano fatto lo stesso), con motivi più che fondati, su questa struttura orizzontale e sull’idea della promozione delle seconde linee a prime linee. Mi sembrava una scelta dettata dalla disperazione, dopo l’addio di Allison, e dopo il diniego più o meno garbato di altri tecnici contattati. Bè, confermo che “struttura orizzontale” suona davvero male. Però…facciamo così…qualsiasi cosa sia l’attuale organigramma Ferrari, per ora funziona egregiamente. Mi cospargo il capo di cenere. E lo faccio con piacere, visto che raramente la Ferrari è stata composta, nella GeS (gestione sportiva) da così tanti italiani in posizioni così importanti e delicate.

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Ferrari SF70H. Voto: 10 e lode. Non è una monoposto convenzionale o un copia incolla di altre. Ha anzi alcuni concetti sicuramente innovativi (vedasi pance). Viene da pensare che a Maranello abbiano saputo interpretare in modo eccellente il cambio regolamentare. E’ ancora presto per parlare di una monoposto da Mondiale. Ma è sicuramente un’ottima base. Impensabile sino a pochi mesi.

Hamilton. Voto: 8. Non sono stato l’unico a notare che Hamilton era nervoso, molto nervoso, in gara. In effetti probabilmente pensava ad una passeggiata solitaria sia per la gara che per il mondiale. Quell’antipatico di Rosberg s’è ritirato, c’è Bottas palesemente seconda guida…e invece…comincia la gara e quella macchia rossa, bella grande, non se ne vuole andare dagli specchietti retrovisori…
Mercedes W08. Voto: 7 e mezzo. L’impressione è che la monoposto sia meno facile da regolare rispetto alla precedente, e che tenda a far scaldare troppo gli pneumatici posteriori. Gufando ti viene da sperare che sia tornata la Mercedes mangiagomme che ammiravamo (si fa per dire), qualche anno fa. Accendo un cero in Chiesa.
Doppio pugno di Toto Wolff. Voto: 10. Molto cinematografico (chissà quanto vero o quanto fatto a favore delle telecamere, scusate la malizia). E’ subito diventato virale sul web con tanto di musiche ritmate e montaggi divertenti. Una goduria.
Raikkonen. Voto: 6. In Australia non ha trovato il giusto feeling con la sua monoposto. Ma a Barcellona girava su ottimi tempi. Speriamo in un incidente di percorso. Comunque il 4° posto non è da buttare. Permette ai ferraristi di cominciare da leader anche nel mondiale costruttori.
Mad Max. Voto: 7. Ci tenta sempre alla garibaldina, ma si vede che è più maturo. E una volta tanto, senza volerlo, ha dato una mano alla Ferrari. Contrappasso.
Red Bull. Voto: che bello vederli in difficoltà. Lasciatemi passare la cattiveria e lasciatemi pure pensare che dovendo rimettere mano alla sospensione anteriore perché cassati da mamma Fia (dopo suggerimento Ferrari), di solito molto buona con i bibitari, i nostri si siano trovati in difficoltà. Non credo ci impiegheranno molto a tornare a lottare assieme a Ferrari e Mercedes, ma per ora concedetemi questa perfida soddisfazione.
Mauri-Iron-Arrivabene. Voto: bravo. In molti (io stesso), avevano dato per finita la sua esperienza a capo del team di Maranello. Come gli altri ha lavorato sodo ed è stato parco di proclami. Va bene così!
Dichiarazioni di Hamilton e sua coerenza. Voto: 4. Direte…di che diavolo sta parlando? Nei giorni scorsi il talentuoso campione aveva detto la sua per rendere questa F1 più “cool”. Più donne, fra le altre cose, e maggiore apertura delle squadre e dei piloti verso i tifosi. Ecco…Lewis è uno di quelli meno disponibili verso i tifosi (sta quasi sempre rintanato nel suo motorhome) e la Mercedes ha un protocollo di sicurezza attorno ai suoi piloti da primato. Tra l’altro una torva vichinga affianca i due piloti del team pronta ad azzannarvi se vi avvicinate troppo…
Nuove monoposto. Voto: 10. Finalmente si può parlare di monoposto di Formula 1.
McLaren Honda. Voto: non voglio sparare sulla Croce Rossa. E’ sotto gli occhi di tutti il disastro Honda. E’ una debacle davvero senza precedenti, che forse ha la sua spiegazione nel particolare modo di lavorare dei nipponici, probabilmente non adatto ad una formula uno così complessa. Tutti pensavano a sfracelli, magari dopo un primo anno o due di apprendistato. Il precedente connubio con la Mc-Laren è stato da leggenda.
Invece ora è già una vittoria se finiscono un gran premio senza ritiri.
Alonso. Voto: bomba pronta ad esplodere. E’ probabilmente il pilota di Formula 1 più completo, si trova da tre anni a lottare nelle retrovie. Chi ama questo sport non può che sperare che riesca finalmente a lottare per vincere.
Giovinazzi. Voto: è un talento. Magari la Ferrari per il prossimo anno potrebbe promuoverlo ed affiancarlo a Vettel. Credo che un pensierino ce lo stiano facendo in quel di Maranello.
Felipe Massa. Voto: 10. E’ entrato nella storia. Il più breve ritiro della F1. Si, sono ironico ovviamente.
Ecclestone. Voto: desaparecido. Pensavamo fosse eterno. E invece, taac (come direbbe Pozzetto), lo hanno esautorato e si volta pagina. Il tempo, piaccia o no, passa per tutti. Ai posteri l’ardua sentenza su come abbia trasformato la F1.
Direzione di gara. Voto: 7. Credo tutti abbiano notato come i piloti siano stati abbastanza liberi di lottare fra di loro e come la Safety-Car non sia intervenuta. L’anno scorso sarebbe intervenuta almeno due volte. Un buon segnale. Speriamo bene per i prossimi gran premi.
Spettacolo. Voto: 5. Su F1AT avevamo ipotizzato che difficilmente le nuove norme avrebbero favorito i sorpassi. E ci abbiamo preso. Così siamo passati da sorpassi a go go, artificiosi, a mancanza quasi totale di sorpassi. Certo, troppo presto per vedere se questo sarà il trend di tutta la stagione. Comunque se devo scegliere fra pochi sorpassi studiati e memorabili, compresi quelli tramite pit-stop, piuttosto che decine di sorpassi causa gomme che degradano e DRS, preferisco la prima opzione. Se ci pensate bene negli ultimi 30 anni abbiamo avuto battaglie memorabili ma di certo non tantissimi sorpassi.
Gommoni Pirelli. Voto: 8. Da quando c’è l’ibrido, e anche negli anni del regime monogomma, non è che la Pirelli abbia proprio brillato. Tutt’altro. Con il dubbio che resterà sempre agli appassionati di qualche mondiale falsato proprio a causa delle gomme. Ma a quanto pare, quest’anno hanno realizzato pneumatici che hanno una finestra di utilizzo maggiore e soprattutto sono costanti nel loro rendimento. Lo chiedevano a gran voce i piloti. Credo siano stati accontentati. E meno male.
P.S.: E comunque il più felice di tutti per la vittoria Ferrari era Marc Gené. Ditemi che non è vero…
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT