La prima qualifica è ovviamente una delle più attese della stagione perchè finalmente si possono conoscere e vedere le vere prestazioni di tutti i Team. La Ferrari è arrivata in Australia con i favori del pronostico da parte di molti addetti ai lavori, Hamilton compreso, e per poco (meno di tre decimi
con un gran giro di Sebastian Vettel, pilota che oggi ha fatto la differenza) l’impresa non è riuscita.
La SF70H è risultata anche oggi una vettura molto ben bilanciata e soprattutto con una guidabilità simile, se non migliore, a quella della Mercedes W08 dal passo lungo; l’aver messo cosi tanta pressione addosso alla scuderia dominatrice degli ultimi tre anni di Formula 1 può essere già vista come una vittoria per il Team italiano. Peccato solamente per gli 8 decimi rifilati da Lewis Hamilton ad uno spento Kimi Raikkonen che non è riuscito a trovare il giro giusto al momento giusto (Q3). Una Ferrari SF70H che è meno veloce, intesa come velocità sul dritto, rispetto alla Mercedes W08, anche per via di una configurazione aerodinamica più carica sommata all’assetto rake più esasperato rispetto alla vettura teutonica che ha permesso alla vettura italiana di essere più veloce in curva della W08. Ci sarà da capire se questa configurazione non andrà a penalizzare la SF70H in gara poiché il maggior drag lo si paga in maggiori consumi. La gara di domani, con strategie per i Top Team di una sola sosta (UltraSoft e poi SuperSoft), salvo diversificazione delle strategie stesse (penso a Ricciardo che parte in decima posizione), saprà sicuramente chiarirci questo dubbio.
Per quanto riguarda Mercedes c’è soddisfazione, non senza continuare ad elogiare il lavoro svolto dalla Ferrari nel pre stagione appena terminato, poiché riuscire a confermarsi al top anche dopo un cambiamento di regolamento cosi importante significa che anche il lavoro all’interno del Team tedesco è stato molto positivo.
Poi c’è il vuoto con una RedBull irriconoscibile che paga carenze motoristiche importanti (è stata montata l’unità 2016 dell’MGU-K) ma non solo quelle visto che, almeno per quanto dimostrato finora, la RBR13 anche dal punto di vista aerodinamico e meccanico / telaistico non sembra più la vettura del 2016. Sembra proprio che la lettera inviata da Simone Resta alla FIA abbia dato i suoi grandi effetti soprattutto sul Team di Milton Keynes che a dicembre è dovuto intervenire sulla meccanica della RB13 e anche sulla trasmissione per rientrare nei regolamenti 2017.
Per concludere questa prima parte è bene sottolineare la grande prova del Team Haas, motorizzato Ferrari, che grazie all’ottimo Grosjean è riuscito a qualificarsi in sesta posizione a meno di quattro decimi da Max Verstappen. Toro Rosso e soprattutto Antonio Giovinazzi sono le altre sorprese di questa prima qualifica della stagione. Il pilota italiano, che ha saputo solo poche ore prima dell’inizio delle prime prove libere di dover guidare la Sauber C36 in questo Gran Premio d’Australia, ha subito rischiato di star davanti in qualifica al più esperto compagno di squadra Ericsson (ha commesso un errore nella penultima curva). Un gran segnale se consideriamo che Antonio è arrivato alle qualifiche con solo poco più di 10 giri effettuati su una pista non propriamente conosciuta.
Ma la stagione 2017 è anche quella dell’importante cambiamento regolamentare tecnico che doveva portare le vetture dell’anno corrente ad essere più veloci di circa 5-6 secondi rispetto a quelle del 2015, e di circa 3-4 secondi rispetto a quelle 2016. I prossimi due grafici vanno a mettere proprio in evidenza ciò:
Nel confronto con i Best Lap delle qualifiche 2015 in Australia si può subito notare il grosso miglioramento del Team Mclaren, giustificato dalle pessime condizioni in cui è arrivato il Team inglese all’inizio della stagione 2015. Al secondo posto una ottima Ferrari che ha guadagnato oltre 5 secondi di cui ben 2 tra la scorsa stagione e quella attuale. Mercedes solamente in quinta posizione ma c’è da considerare che sia la vettura 2015 (W06) e sia la vettura 2016 (W07) erano già due gran macchine e i margini di miglioramento erano sicuramente minore rispetto ad altri Team.
Per quanto riguarda invece i miglioramenti tra la stagione passata e quella attuale nella Top 3 c’è sempre la Ferrari con Mercedes sempre ferma in quinta posizione. Da notare le pessime prestazioni sia di Mclaren ma soprattutto di Force India, la vera grossa delusione di questa prima qualifica 2017.
Nel prossimo grafico a barre si possono notare invece i miglioramenti tra i Best Sector Time fatti segnare nel 2016 (Hamilton S1, Hamilton S2 e Rosberg S3) rispetto ai migliori tempi 2017 (Hamilton S1, Bottas S2 e Vettel S3).
Tornando a parlare di Ferrari ho voluto mettere in evidenza i miglioramenti del Team italiano nelle ultime tre stagioni disputate confrontando i crono fatti segnare da Sebastian Vettel nelle qualifiche del GP d’Australia 2015, 2016 e 2017. La linea di tendenza (teorica ovviamente) è favorevole al sorpasso di Ferrari nei confronti di Mercedes.
Per concludere ho confrontato i Best Sector Time di Ferrari, Mercedes, RedBull e Mclaren. Si può notare come la SF70H sia migliorata notevolmente dove la SF16-H faceva molta fatica, ossia nel tratto più guidato, l’ultimo del circuito di Melbourne.
Come abbiamo potuto vedere poco fa Mercedes ha fatto un salto in avanti meno accentuato (fortunatamente) di Ferrari andando a migliorare equamente primo e terzo settore con il secondo si migliorato ma non molto segno che la W08 Hybrid non è uno schiacciasassi come la sorella più anziana 2016.
RedBull è il Team che invece ha migliorato più di tutti il secondo settore di Melbourne palesando problemi nell’ultimo settore, quello più guidato, dove la RB13 non riesce ancora a viaggiare su dei binari come faceva invece la RB12.
Per il Team Mclaren una qualifica “normale” che ha mostrato ancora quanto la Power Unit Honda sia palesemente in difficoltà. La MCL32, come potete vedere dal grafico, non ha migliorato il secondo settore della MP4-31 2016, il che lascia veramente allibiti. Purtroppo per il Team inglese ci sarà da aspettare fino al prossimo mese di maggio per avere un aggiornamento della Power Unit giapponese anche se in molti addetti ai lavori si chiedono se il Team Mclaren riuscirà a pazientare fino a quella data.
Il PJ