La soluzione tecnica che ha destato più curiosità, in questo breve ma intenso pre stagione, è stato sicuramente il foro presente nella parte anteriore della RedBull RB13.
Dopo aver analizzato le prime fotografie vi avevamo scritto la scorsa settimana (
CLICCARE QUI per maggiori informazioni) che la soluzione studiata dagli aerodinamici del Team di Milton Keynes,
a quanto abbiamo potuto capire, non nasconde nessun trucco “illegale” ma risulta essere
una scelta molto intelligente e perfettamente legale per quanto riguarda l’aerodinamica anteriore della monoposto di Milton Keynes.
Inserire un foro in quella zona del muso permette a Newey & Co di eliminare il deleterio blocco aerodinamico che si crea nella parte anteriore della protuberanza e permette di sfruttare una maggior area di passaggio per portare (maggiore) aria sotto al nosecone.
Dal punto di vista regolamentare RedBull si è mossa molto bene nel senso che il muso della RB13 rispetta, a quanto capito, il regolamento tecnico 2017. Ma la vera domanda è: come RedBull garantisce la chiusura del profilo del proprio naso visto che un naso completamente aperto non è ammesso dal regolamento tecnico? Grazie ad una interpretazione del regolamento tecnico e inserendo all’interno della protuberanza dei piccoli profili inclinati (quello centrale a forma di V) lungo l’asse verticale della monoposto come si può notare dall’immagine in basso.
Ma mancava ancora un pezzo per chiudere il puzzle, ossia vedere se effettivamente l’aria sfogava nella parte posteriore del naso della RB13 come indicato nell’immagine che avevamo inserito nell’articolo della scorsa settimana (la prima di questo articolo).
Grazie ad una immagine in arrivo da Barcellona possiamo chiarire l’ultimo dubbio: lo sfogo d’aria del’innovativo foro presente sulla RB13 è situato solamente qualche cm dietro l’ingresso. Viene quindi confermata la soluzione con scopi puramente aerodinamici studiata dal Team anglo austriaco.