Il circuito di Shanghai è situato nella nella periferia della metropoli cinese ed è uno dei “Tilkodromi” meglio riusciti all’Ingegnere tedesco nato a Olpe nel 1955. Un circuito spettacolare di oltre 5 km molto apprezzato dai piloti per la varietà di curve presenti: si parla infatti di curvoni veloci come le curve 7 e 8 o l’ultima che immette sul rettilineo del traguardo, la 16. Non mancano nemmeno delle staccate violente come quella alla fine del più lungo rettilineo del mondiale che porta alla curva 14 o quelle che portano alle curve 6 e 11. E non mancano nemmeno tratti dove il grip meccanico e la trazione saranno fondamentali, come in uscita dal 180° di curva 3 o in uscita dalla stretta curva 6. Per chi non lo sapesse il tracciato cinese è stato disegnato in modo da assomigliare al carattere cinese shàng che sta alla base del nome Shanghai. Dal 2004 è la sede del Gran Premio di Cina di Formula 1, con Rubens Barrichello e la sue Ferrari F2004 che sono i primi primi vincitori su questa pista.
Cosa successe l’anno scorso? Rosberg è in pole position, ma al via Ricciardo lo supera. Le due Ferrari si toccano per un Kvyat troppo irruento. Hamilton è costretto a partire dal fondo per un problema avuto all’ERS in qualifica. Rosberg attacca fin da subito Ricciardo, ma le cose si semplificano per lui quando l’australiano è vittima di una foratura. Rosberg vince in scioltezza; Hamilton con una strategia aggressiva risale fino alla settima posizione. Anche per Ferrari le cose si chiudono abbastanza bene, con Vettel 2° e Raikkonen 5°. Tra loro le due Red Bull di Kvyat e Ricciardo.
GP CINA: quello di Shanghai è un circuito dove è piuttosto semplice sorpassare, anche con le nuove F1? Nei ben 5451 metri di lunghezza del circuito di Shanghai sono presenti zone dove si può provare l’attacco nei confronti delle vetture davanti; le staccate di curva 1, 6 e soprattutto 14 dovrebbero essere quelle più favorevoli (teoricamente). Sarà fondamentale per tutti riuscire a capire se su una pista come quelle cinese, che ha garantito sempre un buon numero di sorpassi, le nuove vetture riusciranno a offrirci ancora un gran spettacolo.
A Melbourne non è stato cosi: solo 5 sorpassi in pista contro i > 30 del 2016. Per ora quindi i nuovi regolamenti, creati per migliorare lo spettacolo, sono bocciati ma Shanghai sarà una tappa fondamentale; se non si vedranno molti sorpassi, dal Gran Premio di Russia si metterà mano al DRS, con l’ipotesi del prolungamento delle zone di utilizzo o addirittura concedendo una zona in più rispetto alle canoniche due zone. Come per dirci:
abbiamo creato una nuova Formula 1, ancor più finta di quella precedente. Per quanto riguarda i tratti in cui sarà possibile utilizzare l’ala mobile sul circuito di Shanghai: rettilineo principale e nel lungo rettilineo presente nel terzo e ultimo settore.
Qualche numero per gli amanti delle statistiche:
RECORD giro prova: 1:34.012 di Barrichello (Ferrari) nel 2004
RECORD giro gara: 1:32.238 di Schumacher (Ferrari) nel 2004
RECORD distanza: 1h 29:12.420 di Barrichello (Ferrari) nel 2004
Vittorie pilota: 4 di Lewis Hamilton
Vittorie team: 4 di Ferrari e Mercedes
Pole pilota: 5 di Lewis Hamilton
Pole team: 5 di Mercedes
Podi pilota: 7 di Lewis Hamilton
Podi team: 10 di Ferrari
GP CINA: una nuova Esclusiva Sky ad orari leggermente più accettabili rispetto all’Australia
Nella prima parte della stagione 2017 di Formula 1, similarmente a quanto successo nel 2016, molti Gran Premi saranno trasmessi in esclusiva su Sky Sport F1 HD, canale 207 del bouquet di Sky. E anche il Gran Premio di Cina sarà uno di questi.
Ecco gli orari ITALIANI:
Prove Libere 1: 04:00 – 05:30 (dalle 08.30 su Rai Sport)
Prove Libere 2: 08:00 – 09:30 (dalle 12.30 su Rai Sport)
Prove Libere 3: 06:00 – 07:00 (dalle 10.15 su Rai Sport)
Qualifiche: 09:00 – 10:00 (dalle 14.30 su Rai 2)
Gara: 08:00 (dalle 14.00 su Rai 1)
GP CINA: i compound saranno quelli del 2016 ma occhio al meteo
Le mescole scelte da Pirelli per il prossimo Gran Premio di Cina sono le stesse utilizzate dai vari Team nel 2016 ossia la SuperSoft sarà il compound per la qualifica e la Soft e la Medium gli altri due compound utilizzabili. Anche in Cina cosi come in Australia la scelta del numero di set dei vari compound è stata fatta interamente da Pirelli: tutti i Team avranno a disposizione 2 set di Medium, 4 set di Soft e ben 7 di SuperSoft.
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Ricordiamo che i nuovi pneumatici Pirelli hanno una finestra più larga anche se dal punto di vista della gestione non sembrano essere cosi semplici come in molti si aspettavano. Prendendo l’esempio di RedBull o anche Mercedes, si può notare come questi due Team abbiano sofferto in Australia anche le piccole variazioni di temperatura dell’asfalto, problemone simil Ferrari 2016. Vero quindi che la finestra di utilizzo è stata leggermente ampliata ma non tutti i Team sembrano aver apprezzato al 100% i nuovi pneumatici della casa italo – cinese. Quasi tutti tranne Ferrari che ha dimostrato in Australia di saperle utilizzare molto bene queste Pirelli 2017.
In Australia abbiamo avuto ulteriori conferme: gli pneumatici 2017 risultano essere molto costanti, con un picco più contenuto verso l’alto nelle prestazioni ma con una durata piuttosto elevata e con un degrado piuttosto contenuto. L’aver effettuato più di 30 giri con le UltraSoft in Australia se non da un lato mette in risalto la costanza dei nuovi pneumatici più morbidi, dall’altro ci fa capire come ci sia sicuramente qualcosa che non va, con compound ad oggi (per le attuali vetture) troppo duri con l’ovvia conseguenza che quelli più duri portati da Pirelli nei vari weekend di gara resteranno inutilizzati dalla maggior parte dei Team.
Parlando di
meteo, ovviamente servono ulteriori conferme con aggiornamenti quotidiani, ma
se verranno confermate le previsioni odierne sarà sicuramente un weekend di difficile valutazione tra possibilità di pioggia e soprattutto differenze termiche tra il venerdì e la domenica (in verde le temperature ambientali di venerdì, sabato e domenica pomeriggio). E’ proprio
quest’ultimo fattore che potrebbe stravolgere le prestazioni dei Team tra le simulazioni dei passi gara nelle Prove Libere 2 e le prestazioni vere e proprie delle vetture in gara. Ricordiamo che per esempio Mercedes si era trovata molto bene con i 32°C di asfalto delle PL2 di Melbourne ed è andata in difficoltà con i 35°C presenti in gara.
Come si comporteranno le varie vetture con circa 10°C in meno di aria tra il venerdì e la domenica cinese?
La Ferrari si presenterà in Cina, primo Gran Premio stagionale che si correrà su un vero e proprio circuito, con il morale alle stelle.
Quello che deve far sorridere gli uomini in Rosso non è solo la vittoria di Melbourne ma soprattutto la prestazione offerta da Sebastian Vettel che, insieme a “Gina”, è riuscito a creare un gran binomio. Seppur poco indicativo nel complesso, il tracciato dell’Albert Park ha nel terzo
settore un tratto di pista piuttosto indicativo per capire le reali potenzialità delle varie vetture. Ed è proprio qui che Vettel ha fatto la differenza sia durante la qualifica che in gara mostrando quindi ottimo carico aerodinamico ed un ottima trazione. Una Mercedes che invece arrivava a fine giro, soprattutto nelle qualifiche, con gomme roventi (overheating) e con quindi ben poca trazione “chimica” data dagli pneumatici.
Le qualità relative all’elevato carico aerodinamico e all’ottima trazione saranno fondamentali in Cina in quanto il tracciato progettato da Tilke presenta quasi tutte le tipologie di curve nonché lunghi rettilinei. Oltre al carico aerodinamico e alla trazione
sarà fondamentale anche l’efficienza aerodinamica delle varie vetture e su questo lato tecnico Mercedes sembrerebbe averne di più rispetto a Ferrari.
Ancora una volta sarà fondamentale lo sfruttamento degli pneumatici visto che le temperature previste saranno diverse rispetto a quelle che i team hanno incontrato sia a Barcellona che in Australia. Sfruttamento delle gomme che è stato uno dei punti di forza su cui ha costruito la vittoria Vettel nella gara inaugurale. Per la prima volta in stagione Pirelli porterà in pista le gomme medie. Con questo compound, viste le difficoltà degli anni scorsi, la Ferrari ha svolto un lavoro molto meticoloso durante i test invernali dimostrando, almeno sul tracciato spagnolo, di aver compreso le difficoltà che non permettevano il giusto sfruttamento di questa mescola.
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Dettagli della Power Unit Ferrari 2017 |
Interessante sarà il comportamento della Power Unit che ha dimostrato di poter competere ad armi pari con quella della Mercedes. Nel 2016, su questo tracciato e su quello del Bahrain, erano emersi sulla SF16H dei fenomeni di “clipping” dovuti all’errato dimensionamento del gruppo turbocompessore (cliccate qui per approfondimenti – Post 1, Post2). Quest’anno gli ingegneri del Team italiano hanno lavorato molto sulla parte di recupero d’energia, ciò che ancora mancava alla Power Unit Ferrari per raggiungere quella tedesca nel 2016, visto che come potenza di picco i valori a fine anno erano piuttosto vicini.
Per quanto riguarda Mercedes sarà interessante capire se, dopo aver analizzato i tantissimi dati raccolti in Australia,
gli ingegneri sono riusciti a capire i problemi che ha accusato la W08 in gara. A differenza degli scorsi anni la W08 è sembrata avere degli importanti problemi nello sfruttamento delle gomme, soprattutto con Lewis Hamilton per via delle modifiche apportate tra il post Prove Libere 2 e la qualifica.
Una W08 che tende a sovrasterzare in uscita di curva mettendo in crisi cosi le nuove Pirelli 2017 (surriscaldamento). Da un punto di vista tecnico,
per garantire una piattaforma aerodinamica stabile sulle nuove vetture si potevano percorrere due strade: mantenere i bassi valori di rake utilizzati dal team tedesco sulle precedenti vetture andando però ad allungare il corpo vettura per generare più carico aerodinamico, o mantenere una vettura piuttosto “corta” alzando però il posteriore della vettura per generare più carico.
I tecnici Mercedes hanno scelto di percorrere la prima strada, quella più conosciuta e che gli comportava meno “punti di domanda” anche se ancora non sono riusciti a ricavarne il massimo
. La Ferrari invece, già dagli ultimi Gran Premi della scorsa stagione, ha scelto la seconda strada, allungando meno il corpo vettura ma aumentando l’assetto rake (
per saperne di più).
Tra i top team, quello che ha maggiormente deluso è stata la Red Bull. Una RB13 che, oltre ai classici problemi di potenza, sembra avere delle lacune anche a livello meccanico e aerodinamico che provocano un non corretto sfruttamento degli pneumatici. Proprio per questo motivo, in Cina, ci saranno degli sviluppi aerodinamici sulla RB13 per cercare
di incrementare il carico e allargare la finestra di funzionamento gli pneumatici aspettando sviluppi meccanici attesi per la Spagna e sviluppi motoristici attesi tra la Russia e il Canada (in ben due step).
Fare pronostici è molto difficile in quanto non si è ancora ben compresa la reale potenzialità delle varie vetture. Oltre a ciò c’è da considerare la non nulla possibilità di pioggia tra sabato e domenica e le differenze termiche che ci saranno tra il venerdì, giornata dove i Team assetteranno le loro vetture, e la domenica dove servirà avere la miglior vettura possibile per vincere il secondo Gran Premio della stagione.
Ma nonostante questo riproponiamo il sondaggio che ha avuto un grande successo nella prima gara stagionale e dove i lettori avevano visto corretto mettendo la Ferrari di Vettel come favorita.