Dopo aver introdotto un’ala anteriore rivista in molti suoi componenti durante il weekend del Gran Premio del Bahrain, la Ferrari è arrivata in Russia senza novità tecniche di spicco.
In un circuito di Sochi dove il carico aerodinamico è importante tra secondo e terzo settore, ma che include anche due lunghi rettilinei tra primo e secondo settore, la Ferrari ha iniziato a lavorare sul miglioramento dell’efficienza aerodinamica della SF70H. Oltre a portare in pista infatti la soluzione del doppio monkey seat già utilizzato durante le FP1 del Bahrain da Raikkonen e nei test post GP da Giovinazzi, ha portato al debutto un’ala posteriore da minor carico aerodinamico.
Si può benissimo vedere dalle due foto confronti come la corda del profilo principale è stata ridotta sulla nuova specifica di ala posteriore cosi come l’angolo di attacco dell’ala mobile (ha anche una < sezione frontale), molto più accentuato sulla specifica utilizzata dall’Australia al Bahrain.
Togliendo del carico aerodinamico dall’ala posteriore, guadagnando in resistenza all’avanzamento e quindi in velocità di punta (minor sezione frontale, principalmente), la Ferrari ha voluto cautelarsi per quanto riguarda il carico aerodinamico utilizzando un monkey seat principale a tre elementi (contro i due profili della specifica più “classica”) e soprattutto un secondo monkey seat ben mostrato nella foto successiva.
Ricordiamo che tale appendici, tecnicamente anche chiamate ali Y100, sono dei componenti collocati nei 200 mm centrali del posteriore delle vetture moderne di F1 che hanno la funzionalità di aggiungere qualche kg di spinta verticale (deportanza), migliorare la deportanza generata dall’ala posteriore in quanto si cerca di accelerare il flusso d’aria nel dorso dell’ala posteriore oltre a migliorare l’estrazione d’aria dal diffusore. Ma essendo delle ali non direttamente a contatto con l’aria (a differenza dell’ala anteriore) non vanno a produrre molta resistenza.