28 maggio 2017. Montecarlo, Principato di Monaco. Sesto
appuntamento con il mondiale di Formula 1.
Ferrari domina in lungo e in largo l’intero weekend sul circuito
monegasco con Vettel che vince la gara precedendo un ottimo Raikkonen che
completa una doppietta che mancava dal gran premio di Germania del 2010.
Seguono quindi Ricciardo, premiato dalla strategia, Bottas e Verstappen. Solo
7° un anonimo Hamilton, partito addirittura 13°. Ma cerchiamo di analizzare, squadra per squadra, quanto successo
nello scorso weekend:
Al via, la Ferrari di Raikkonen mantiene la testa della corsa.
Tutti scattano bene e le posizioni restano invariate. Il gap dei Ferrari nei
confronti degli avversari inizia ad aumentare giro dopo giro finché, attorno ai
giri 27-28 non iniziano ad esserci i doppiati da affrontare. Bottas e
Verstappen sembrano rifarsi sotto, tant’è che si fa largo l’ipotesi undercut
Mercedes. Ma le rosse riescono a superare le macchine più lente e a riguadagnare il tempo perduto. L’undercut viene provato da Verstappen su Bottas ma la Mercedes reagisce e il tutto sfuma. Rientrano però in pista alle spalle
di Sainz, che pur essendo autore di una fantastica gara, non ha il passo di
quelli che lo precedono e fa loro da “tappo”. Si ferma anche Raikkonen, ma
grazie al vantaggio in più che aveva accumulato, riesce a stargli davanti.
Ricciardo e Vettel provano ad allungare. Entrambi fanno registrare giri veloci,
ma a stupire sono i tempi del tedesco. Ricciardo rientra e grazie al “tappo”
Sainz, riesce a stare davanti a Bottas e al compagno. Nel giro successivo
rientra anche Vettel che grazie ai giri
record appena fatti riesce a guadagnarsi la testa della corsa.
Dietro Hamilton sfrutta al massimo la gomma ultrasoft per oltre
40 giri e grazie ad un passo migliore e alcune disgrazie altrui, riesce a
chiudere 7°.
Ferrari, soprattutto con Vettel,
domina l’intero weekend.
Raikkonen torna alla pole dopo 128 gran premi e in gara conduce un’ottima corsa
fino alla sosta. Vettel, sempre leader nelle libere, porta a casa il successo
quando conta, alla domenica. Gli è mancata solo la pole, ma questione di
millesimi. Non c’è dubbio: il passo corto, un miglior inserimento in curva e
una
macchina perfettamente bilanciata hanno aiutato la rossa a tornare alla
vittoria nel principato dopo 16 anni. Impressionante il passo di Vettel con
gomma Supersoft nuova: sempre almeno mezzo secondo più veloce di Raikkonen.
Mercedes a due facce: lato Bottas, un’ottima qualifica
nonostante un giovedì non entusiasmante con un setup non perfetto e una gara
discreta a difendersi dagli attacchi di Verstappen. Perde la posizione su
Ricciardo, ma se non avesse risposto alla strategia dell’olandese, forse
avrebbe perso anche quella. Lato Hamilton, invece, weekend del tutto anonimo.
In qualifica non è riuscito a mettere insieme un giro pulito e resta escluso in
Q2 (anche per il botto di Vandoorne); in gara giunge 7°, ma con una gara
incolore. Fine settimana da dimenticare.
Gara positiva in casa Red Bull: provano l’undercut con
Verstappen su Bottas, ma non funziona; decidono quindi di sfruttare il passo
più lento di Sainz per provare quello di Ricciardo su entrambi e portare quindi
a casa il podio. E il risultato arriva. Molto bene per Ricciardo la parte di
gara con la gomma Supersoft: recupera tutto il distacco da Raikkonen, anche se
non riuscirà mai ad impensierirlo.
Decisamente buona la gara in casa Toro Rosso e Haas. Per i
primi, weekend perfetto per Sainz; un po’ meno per Kvyat che viene colpito da
Perez durante un tentativo di sorpasso ed è costretto al ritiro; per i secondi
molto bene con entrambi i piloti a punti
(Grosjean 8°; Magnussen 10°).
In casa Williams si confermano i problemi cronici di sempre sul
circuito di Monaco. In qualifica è un disastro; in gara Massa limita i danni
portando a casa un 9° posto. Stroll si ritira nel finale, ma la domanda su cosa
ci faccia in Formula 1 continua ad essere presente…
Gara decisamente negativa anche in casa Renault e Force India,
al contrario di quanto visto in Spagna. Per il team francese, Hulkenberg si
ritira con problemi alla PU; Palmer è 11°, grazie ai problemi altrui. Per
l’altro team, invece, Ocon conduce una gara del tutto anonima in fondo al
gruppo; Perez parte 7°, ma è costretto ad una sosta anticipata per la rottura
del muso anteriore. Rientra nel traffico e dopo la safety car, nel tentativo di
superare Kvyat, rovina in definitiva la gara per entrambi.
Disastro anche in casa Sauber, con Wehrlein autore di uno
“spettacolare” incidente con Button e con Ericsson che sbaglia completamente
l’approccio a curva 1 mentre si sta sdoppiando in regime di safety car e e
colpisce le barriere. Per lui vale lo stesso discorso di Stroll…
Un particolare appunto positivo va invece fatto a McLaren che su
questa pista dove il motore conta meno riesce a qualificare entrambe le
macchine in Q3 (Button 9°; Vandoorne 10° per l’incidente in Q2). In gara le
cose non vanno come vorrebbero. L’inglese, partito dalla pit lane, è da subito
in difficoltà e dopo la metà della gara causa l’incidente con Wehrlein; il
belga è invece costretto al ritiro nel finale, dopo una gara sempre in zona
punti.
Prossimo appuntamento tra due settimane, sul circuito canadese.
Solitamente chi va forte a Monaco poi lo fa anche lì. Ferrari ci arriva da
leader nel mondiale con Vettel con una gara di vantaggio su Hamilton. Proseguirà
l’allungo? Wait&see…
di Alessandro Rana
(@AleRana95)